When we collide,sparks fly

di yourtenderlips
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Finita anche questa estenuante mattinata a scuola, non ce la facevo più.
Per fortuna che esco alle 12.30 e mai alle 13.20 sennò morirei mi ritrovai a pensare mentre vagavo più o meno consciamente verso l’atrio della scuola,
le mie amiche mi circondavano e parlavano con me senza che io sentissi nulla, era un periodo strano,
non ero mai stata una di quelle amiche passive che non proponevano mai nulla e se ne stavano in un angolo alle feste,
tutt’altro io ero quasi sempre il centro indiscusso delle feste,ma da 3 mesi a quella parte dicevano «Ashley hai perso la tua brillantezza»
che poi io mi dico è vero,ma cosa vuol dire?Starò così per sempre? Scesi l’ultimo gradino della scalinata e percorsi a braccetto con Holly il vialetto che portava al cancello.
Possibile che nessuno si accorgesse di come stavo? Non ero tipa da far notare queste cose,odiavo far pesare i miei problemi sugli altri
e  non l’avrei mai e poi mai fatto, però un po’ di solidarietà l’avrei voluta. Diedi un bacetto a Holly, anzi me lo diede lei sporgendosi verso la mia guancia che semplicemente non ritrassi.
Misi le cuffie e premetti play,il momento migliore della giornata, da sola, musica e il verde degli alberi del parco.
Andavo a scuola alla Central Park High School da due anni e adoravo il fatto di potermi perdere a Central Park dopo scuola.
Mi sedetti su una panchina solo dopo essermi comprata un milkshake al cioccolato doppio.
Gli scherzi del destino mi piacciono molto,cosa c’è di più azzeccato di Nick Jonas nelle orecchie dopo una giornata stressante? Nulla fidatevi.
Chiusi gli occhi mi distesi sulla panchina e cominciai ad ondeggiare la testa a ritmo di Olive & An Arrow.
Mi sentii strana,forse perché dopo un giorno intero la musica aveva creato una curva con le punte in sù sul mio viso, un sorriso, espressione ormai rara.
Due erano le persone che in quel momento avrebbero potuto farmi sorridere anche senza cuffiette, una era e restava un sogno, appunto Nicholas l’altra era Mark il mio migliore amico,
che si era dovuto trasferire in Montana due anni fa, proprio prima delle superiori, fu una disgrazia.
Non so perché ma con lui avevo sempre avuto uno strano rapporto, non era assolutamente un brutto rapporto, solo strano.
Tutti quelli che ci vedevano dicevano che eravamo fidanzati ma nulla di tutto questo era mai passato per l’anticamera del mio cervello, e credo neanche della sua,
perché sennò non saremmo potuti essere amici in questo modo, uno dei due non avrebbe retto se ci fosse stato quel qualcosa in più.
Lo volevo così tanto che mi ritrovavo a chiamarlo alle ore più impensate,
dovevo contare anche il fatto che avevamo fusi orari diversi ma a nessuno dei due sembrava pesare se l’altro lo chiamava anche alle 4 di notte.
Mi misi istintivamente la cannuccia in bocca e deglutii con calma, aaaah il cioccolato,sostanza divina davvero.
Bere un milkshake da distesi con gli occhi chiusi era una sensazione fantastica,
Ashley segnati cose imparate oggi IN:bere milkshake da distesi con gli occhi chiusi. OUT:stare distesi su una panchina a Central Park senza distenderci nulla sopra.
Infatti avevo la strana sensazione di avere qualcosa fra i capelli,ma non volevo preoccuparmene adesso,continuai ad ondeggiare la testa a ritmo.




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