E
se la Guerra Fredda non fosse finita come tutti sappiamo? Se avesse
vinto Russia, cosa sarebbe successo? Io sinceramente non ho visto la
cosa in modo molto allegro...
Questa fic non è niente di che, non so neanche come mi sia
uscita e con che coraggio la sto pubblicando, in fondo non è
nenache il mio genere... vabbeh, buona lettura.
►Axis Powers
Hetalia © Hidekaz Himaruya.
To
kill. To
regret.
Russia
guardò il diciannovenne steso a terra senza vita.
Guardò la divisa militare diventata rosso sangue all'altezza
del petto imbottito di piombo. Poi salì con lo sguardo e
osservò il volto pieno di graffi e le tempie che aveva
trafitto con il suo stesso fidato rubinetto. Si soffermò
ancora sui capelli biondo grano del giovane imbrattati di sangue, poi
vide i suoi occhi azzurri e profondi, o almeno li immaginò,
visto che non si sarebbero mai più riaperti e
la colpa era solo sua. Notò
anche che quel ciuffo ribelle sempre rivolto verso l'alto, che lo aveva
sempre caratterizzato e fatto distinguere fra tutti, era ora abbassato
e "spento".
Ma che ti aveva fatto quel ragazzino per meritarsi tutto
ciò?
Assolutamente nulla di sbagliato, lui voleva solo difendere quello in
cui credeva; ha cercato fino all'ultimo di esserti superiore e sai che
l'ha fatto solo per proteggere i suoi Alleati, amici che probabilmente
non si ricorderanno neanche del suo sacrificio presi come saranno dalla
battaglia che ora dovranno affrontare contro di te.
Però a te ha dato fastidio.
Ti ha dato fastidio vedere che lui nonostante non fosse sempre
accettato e sopportato riusciva ad aiutare gli altri e a ricevere
qualche apprezzamento.
Ti ha dato fastidio l'allegria e l'originalità con la quale
tirava le redini del suo stato.
Ti ha dato fastidio vedere che lui riusciva in qualche modo a
primeggiare, ad essere sempre un passo più avanti, a essere
sempre il primo a provare qualcosa.
Era appena un adolescente quando ha conquistato l'indipendenza, eppure
in poco tempo era arrivato al livello di chi era più grande
di lui e aveva superato tutti.
Eppure c'era ancora qualcuno, qualcuno
che per modernizzarsi aveva versato il sangue di centinaia di migliaia
di innocenti che
doveva ancora battere. Sembrava quasi un sogno il suo.
Ma si sa che alla fine tocca tutti risvegliarsi.
Tu avevi solo fatto suonare la sveglia, vero?
Ivan staccò in malo modo la bandiera a stelle e strisce dal
bastone a cui era attaccata, poi con l'aiuto di qualche goccia della
sua bevanda preferita gli diede fuoco, buttandola subito sul cadavere e
chiudendo la porta della sala presidenziale, uscendo come se nulla
fosse successo.
Già il mattino dopo i giornali portavano sulla testata
inquietanti titoli annuncianti che gli
Stati Uniti d'America non esistevano più.
Ora dimmi Russia, sei felice di aver fatto crollare come fosse un
castello di carte quell'idea di democrazia, indipendenza, libertà che
quello che non era neanche un uomo finito era riuscito a realizzare
concretamente, in modo migliore di tutti voi vecchietti? Di aver ucciso
il più grande dei sogni? No, non lo sei. Quelle che vedo
scendere dai tuoi occhi sono lacrime, non dire di esserti bagnato il
viso per via della pioggia che sta scendendo incessante
perché non ti credo. Ma non
si piange sul latte versato.
Potevi renderti conto di quello che stavi facendo invece di torturarlo
e ucciderlo, perché si sa che tu non vuoi solo eliminare il
nemico, ma vuoi
vederlo prima implorarti di ucciderlo pur di non soffrire più,
ma la tua ultima vittima aveva fatto un grande errore
Non si era arreso.
Aveva lottato contro di te finché gli era rimasta una goccia
di vita, aveva lottato per difendere la sua Nazione, i suoi ideali, i
suoi amici e in qualche modo anche quelli che non considerava tali.
Non si era arreso subito come i Baltici, ma, come Finlandia ai tempi
della Guerra Mondiale, aveva provato a contrastarti. Ma lui a
differenza di Tino era forte, era l'unico capace di intimorirti, anche
se non lo davi a vedere. E tu amavi questo suo lato. Eppure l'hai
ucciso.
Hai distrutto il nemico che amavi di più.
Hai strappato al mondo un ragazzo un po' sbruffone, con pregi e difetti
come ogni essere umano, ma con una determinazione e un coraggio degni
di un eroe. Perché,
anche se ancora nessuno pareva rendersene conto, lui era il
più grande degli eroi.
Potevi arrivarci almeno tu, prima che fosse troppo tardi.
Bene,
innanzitutto ringrazio chiunque abbia concluso la lettura e sta
leggendo queste note a piè pagina. Poi chiedo scusa per come
ho trattato Ivan... non lo odio (beh, non mi sta neanche
simpaticissimo) ma qui rendeva di più così. E non
odio neanche il povero Alfred (perché anche se non ho fatto
nomi l'avevate capito subito che era lui, vero? Tutti: Ovviamente -.-),
ma era perfetto per questo ruolo. Anche perché poi 'sta
robaccia nasce da un sogno che ho fatto stanotte in cui c'erano proprio
loro, era inutile cambiare i personaggi XD Beh, grazie anche solo per
aver letto, ma vorrei anche il vostro parere, quindi recensite :D
Kira Evans
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