Lily
pose una mano gelida sul vetro, ancor più freddo, della
finestra. Poteva quasi sentire la consistenza della pioggia che
scorreva al di fuori di quelle quattro mura che, chissà
perché, le si restringevano improvvisamente addosso.
(You could be the final straw that brings me back to earth)
Una lacrima le scese lungo la guancia pallida, e gli occhi verdi
lanciarono un fugace brillio nel buio della camera immersa nella
mezzanotte. Il suo corpo era lambito dal respiro dell’ombra
mentre i capelli di un rosso spento dondolavano spettinati sulle spalle
magre, quasi ossute.
Lily
si voltò e corse, corse. Superò i compagni di
scuola, le loro espressioni sorprese e confuse, superò i
richiami di Mary e Alice, ignorò gli insegnanti,
passò attraverso quel mare agitato che formava la sua vita
scombussolata. E si ritrovò finalmente sotto il cielo, con
la pioggia battente che la stringeva nel suo braccio duro e gelato.
(My heart, my life will never be the same)
Gettò il capo all’indietro, le braccia aperte, e
chiuse gli occhi.
Forse
quella pioggia avrebbe lavato anche lei.
(Maybe she will save me in the oceans of her dream)
Gli studenti accorsi ad osservare la pazzia di Lily Evans si fermarono
ammutoliti sulla soglia del portone. Si lanciavano fra loro sguardi
indecifrabili, sussurri confusi, intrecciando le dita fra loro. La
prima a raggiungere la rossa fu Mary MacDonald, l’amica.
Sorridendo, superò il confine e si immerse nella pioggia.
Dopo lei, Alice, Frank, James, Remus, Sirius, i Grifondoro, i
Tassorosso, i Corvonero. Tutti, uno dopo l’altro, sfidarono
quella paura inconsistente che legava i loro piedi a quel terreno che,
in qualche modo, li avrebbe sempre protetti.
Lily
sentì braccia circondarla e sorrise, ridendo assieme agli
altri, non accorgendosi che Peter era rimasto al di là della
barriera invisibile che si era ormai eretta, dove sarebbe sempre stato,
assieme ai Serpeverde.
E
non valsero a nulla le urla degli insegnanti, mentre il Preside
osservava i suoi studenti dalla finestra in cima al loro mondo.
Rimasero
tutti lì. Sotto la pioggia, sorridendo.
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