Albus non seppe mai per quanto tempo resto’ a fissare quella figura cosi’ cambiata, cosi’ diversa da come se la ricordava.
I capelli piu’ lunghi e spettinati, il fisico piu’ muscoloso e asciutto, i lineamenti piu’ marcati e decisi, la camicia portata slacciata fuori dai jeans, e quella sigaretta sulle labbra rosse schiuse appena appena. Un’altra persona.
Solo una cosa non era cambiata dalla fine della scuola a quel giorno d’estate. I suoi occhi. Loro sarebbero rimasti sempre del colore impercettibile e cristallino dei ghiaccio, proprio come lui se li ricordava.
Loro non avrebbero mai lasciato il volto di Scorpius. |