AH, ECCO.

di __WeatherlyGirl
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A: Gli amici. 


J: Che amici?


A: No, nessuno.


J: Ah, ecco.


A: Ma chi sono gli amici?


J: Nessuno.


A: Ah, ecco.


J: No, veramente sono qualcuno.


A: Chi?


J: Non mi ricordo.


A: Li hai mai avuti?


J: Forse.


A: Dai, non puoi essertelo dimenticato.


J: Invece sì.


A: Ma quanto tempo è passato?


J: Non molto. Forse due anni. Forse tre.


A: Da quanto sei qui?


J: Non me lo ricordo.


A: Quando te ne andrai?


J: Non me l’hanno detto.


A: Ma tu chi sei?


J: Uno come te.


A: No, dico veramente.


J: Credo di chiamarmi Johnny.


A: Bel nome.


J: Non lo so.


A: Hai sorelle o fratelli?


J: Qui? No...


A: E fuori.


J: Chi se ne importa del fuori? Ora sono qui e devo sopravvivere qui.


A: Pensa ampio.


J: Cosa?


A: Niente. Ma non ti ricordi niente?


J: Qualcosa, a tratti.


A: Cosa ti è successo?


J: Un tonfo, poi più niente.


A: Ma perché sei qui.


J: Dov’è qui?


A: Boh.


J: Tu non lo sai?


A: Io non posso uscire.


J: Come no?

A: No! 


J: Ah.


A: Ti ho deluso?


J: Niente mi delude più.


A: Neanche se ti dicessi che ho saputo una cosa su tuo padre.


J: E tu che ne sai di mio padre?


A: Lui ti ha rinchiuso qui.


J: No, lui è buono!


A: Non lo è.


J: Lo è!

A: No, davvero!


J: BASTA!


J alza un pugno e colpisce A che non dà segni di vita, J vede che arrivano gli infermieri ed un medico, ma non c’è più nulla da fare.


J: Non volevo! Noooo!


A: Sì che volevi.  





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