12 UN LUOGO DOVE IL SOLE NON TRAMONTA
Chelsea- ETCHIU’!!!!- Si pulì il naso con la
manica.
Sanzo- Tsk
Chelsea- Che c’è bonzo, ti fanno schifo i miei
modi rozzi?
Sanzo- ……….
Erano partiti da più di quattro ore ma Sanzo non
aveva praticamente aperto bocca. Non rispondeva nemmeno alle sue provocazioni.
Chelsea alzò lo sguardo verso i nuvoloni che si
stendevano imponenti sopra di loro. “Spero vivamente non piova”
Ad un tratto Sanzo si fermò e posò a terra lo
zaino.
Chelsea- Che succede? Sei forse stanco?
Non ebbe nessuna risposta. Il bonzo tirò fuori
l’ultima sigaretta che gli era rimasta.
Chelsea pregò di trovare un villaggio al più
presto. Qualcosa le diceva che Sanzo senza sigarette sarebbe stato più
insopportabile del solito.
Posò anch’essa il suo zaino e si riposò gli occhi
stanchi.
Sanzo- Sei stanca?
Chelsea- Cosa?…. No….è che… non so nemmeno
io…..si… forse sono un po’ più stanca del solito…..
Sanzo allungò una mano verso di lei- Hai la fronte
un po’ calda.
Chelsea allontanò la mano- Non ti preoccupare. Non
ti attaccherò niente- Rispose secca prima di alzarsi- ….. Vado a vedere se nei
dintorni c’è qualche bacca commestibile.
Sanzo- ………………..
******** ********
Goku- ETCHIU’- Si pulì il naso con la manica della
giacchetta.
Gojio- Che schifo scimmia. Usa almeno un
fazzoletto
Goku- E da quando avrei dei fazzoletti con me?
Gojio- Tsk…..
Hakkai- Ne compreremo un paio…. Infondo potrebbero
farci comodo a tutti….. Piuttosto Goku… come hai fatto a prenderti il
raffreddore?
Goku- Non so…- balbettò appena-…. Magari avrò
preso freddo ieri.
In realtà, non riuscendo a dormire, aveva aperto
la finestra e si era poi addormentato sul davanzale.
Gojio- Tutte scuse…. Scommetto che qualcuno sta
parlando male di te!
Goku- L’unico che può parlare male di me sei tu,
Gojio!
Gojio- Hai ragione……
Goku- Hakkai, quali sono i programmi di oggi?
Hakkai- Vediamo…- Si portò un dito al mento- ……
Potremmo visitare la città e fare le ultime provviste. Oppure utilizzare la
giornata per rilassarci.
Gojio- Io propongo l’ultima opzione. Non è mia
abitudine girare per fare shopping.. anche se- Girò lo sguardo verso una
ragazza che gli passava affianco- ..si potrebbero fare un mucchio di belle
conoscenze
Goku- -______-
Hakkai- Ehehehehe…. Bene… allora giornata libera
per tutti. In effetti anche io sono molto stanco. Vorrei trovare un posto
tranquillo e rilassarmi un po’……. Toh…. Missà che ho già trovato il mio posto!
Goku- Ma è una taverna?
Hakkai- Già
Gojio- Non vorrai darti al sakè già nel bel mezzo
del pomeriggio?
Hakkai- Il sakè può essere consumato a tutte le
ore ….allora.. ci vediamo stasera. Ciao ^__^
Goku&Gojio- -______-”
Gojio- Bene… allora vado anch’io.. ho già
adocchiato la mia preda. Bye!!!
“E così anche lui se né andato……. Ora mi ritrovo
nuovamente solo”
Quel giorno non avrebbe voluto stare solo. Sentiva
come un vuoto nello stomaco che lo divorava. Si sentiva risucchiare. Gli
mancava l’aria.
Goku- ETCHIU’- Sfregò il naso- ….. sarà meglio che
torni alla locanda….
****** ******
Chelsea camminava a fatica.
Sanzo aveva rallentato il passo per permettere
alla ragazza di stargli dietro.
Si fermò per un istante.
Chelsea- Che c’è?- Aggiustò la presa sul bastone
che teneva saldamente per appoggiarsi.
Sanzo-………
Chelsea- Posso continuare.
Sanzo- Bene- Riprese il passo.
Dopo una decina di metri Sanzo si fermò
nuovamente.
Chelsea- Che hai visto?- Chiese notando lo sguardo
più acceso del bonzo. Si avvicinò a lui- WOW!
Sanzo- Che c’è da entusiasmarsi così?
Chelsea- Beh.. ci sono almeno due validi motivi.
Uno è che finalmente abbiamo trovato una città! ….Due, questa è una bellissima
città! Hai mai sentito parlare della valle del Tegukù? Le sue case sono
costruite all’interno della gola dove prima soprassedeva un immenso lago.
Sanzo- E che c’è di così particolare?
Chelsea- Tsk, cosa ne può capire un bonzo così
gelido come te?!….. andiamo.
Fece qualche passo verso la valle ma inciampò in
una pietra e ruzzolò giù per qualche metro.
Chelsea- AHHHHHHHHH- Atterrò su un tronco di un
albero prendendo una forte botta.
Si sentiva tutta rotta. Il mondo intorno a lei
girava. Cercò di respirare un po’ più velocemente. Per un attimo non sentì più
nessun rumore. Fino a che udì il suo nome.
Aprì svogliatamente gli occhi. Davanti a lei c’era
il viso di Sanzo che gli urlava qualcosa in quel momento incomprensibile con un
tono più che adirato.
Chelsea aprì e chiuse gli occhi un paio di volte
prima di prendere piena coscienza.
Sanzo- …. Stupida.. sei solo una stupida… è una
strada in discesa… bisogna stare attenti a ogni singolo passo…. Solo un’idiota
come te poteva ruzzolare come una scema….. Meno male che c’era l’albero!
“Già… l’albero… se non ci fosse stato questo
arbusto mi sarei fatta tutta la valle rotolando -___-”
Cercò di tirarsi su appoggiandosi a Sanzo.
Chelsea- Che caduta da idioti
Sanzo- ………
Chelsea- Mi spiace… mi sento una stupida..
Sanzo- Tsk. Lo sei!
Chelsea- Grazie -____- …..- alzò gli occhi- …
certo che mi sono fatta proprio un bel pezzo…..
Sanzo- ………….
Chelsea toccò l’albero e lo accarezzò come per
ringraziarlo. Poi posò lo sguardo su Sanzo e fece un leggero inchino con il
capo.
Sanzo- E questo che significava?
Chelsea- Era un grazie…… per un attimo non ho più
udito alcun suono……ma poi la tua voce mi ha risvegliato……
Sanzo sgranò gli occhi.
~~ ~~
‘La tua voce era talmente insistente che non ho
potuto fare a meno di ascoltarla’
~~ ~~
Chelsea- Comunque ti ringrazio, anche se so che
non accetterai i miei ringraziamenti- Si pulì gli abiti. Posò lo sguardo sul
bonzo- Sanzo?
Sanzo- Tsk- Lentamente prese a scendere
Chelsea- Che tipo -___-
******* *******
Hakkai- Gojio? Sei tu?
Gojio- E chi altri dovrebbe essere?- Si sedette al
tavolo- Ma che ti prende?
Hakkai- Goku non è ancora arrivato….
Gojio- Stai tranquillo…. Al massimo quello stupido
può solo perdersi!
Hakkai- Forse hai ragione……
Gojio- Cominciamo a mangiare?
Hakkai- Non lo aspettiamo?
Gojio- Ormai sono quasi le nove…. Il ristorante
della locanda chiude a una certa ora. Goku si arrangerà dopo…. Oppure magari è
stato già qui prima….
Hakkai- Ok….Magari hai ragione tu..
---- ----
“Da quante ore sto percorrendo imperterrito questa
strada?.. ormai conosco ogni angolo… ogni negozio a memoria…….. Non ne ho
voglia di tornare alla locanda…. Non ne ho voglia di chiudermi in quella
stanza…….. non ne ho voglia di stare nuovamente da solo……… Che palle……. Non ho
voglia di fare proprio niente……..
Ogni tanto mi trovo a chiedermi quanto sarebbe
bello chiudere gli occhi e risvegliarsi in un posto dove il sole non tramonta
mai…… Si………. Sarebbe davvero magnifico……..
Però…….
So che questo non sarà mai possibile……….
Non esiste un luogo così bello…………le cose belle
sono destinate tutte a marcire…………… Mi chiedo perché esista la gioia se poi
viene sovrastata in qualunque caso dal dolore….. forse se non esistesse non la
potrei anelare così tanto…………..
Forse se non esistesse la gioia non mi mancherebbe
così tanto.
Forse se non avessi mai visto il sole non avrei
mai voluto riscaldarmi coi suoi raggi.
Forse se non avessi mai incontrato Sanzo ora non
starei così male……..”
Una goccia di pioggia si confuse con le lacrime
già presenti sul suo viso.
Si odiava profondamente per quello che aveva
appena pensato.
Lui……….. era felice……. Era felice di ogni singolo
attimo che aveva passato con Sanzo……………E…… ora che lui non c’era più…….. non
poteva permettere al dolore di offuscare il suo ricordo con l’odio………..si………….perché
lui odiava Sanzo………… non gli poteva perdonare di essere morto e di averlo
lasciato solo…………..ma soprattutto non poteva perdonare se stesso di averlo
colpito……..e poi…… di averlo abbandonato al suo destino……………..ora che ci
pensava bene………..la persona che odiava più di tutti era proprio se stesso.
Osservò con indifferenza le persone che correvano
da una parte all’altra della via cercando un riparo da quella pioggia che si
faceva sempre più forte.
Passava il suo sguardo tra una persona all’altra
senza però vederli davvero.
Ci fu però un qualcosa che attirò la sua
attenzione.
Una persona che passò dalla parte opposta della
strada correndo e tenendosi sulla testa un sacco di tela. Spuntava solo una
tunica che sembrava beige e una specie di striscia bianca sopra le spalle. Il
sacco gli cadde per un attimo appena lasciando spazio e dei capelli biondi
ormai fradici.
Goku sbarrò gli occhi.
Restò immobile per qualche secondo a fissare il
vuoto.
Il suo cuore emise un battito più accelerato.
Goku- S……San……- Non riuscì a pronunciare quel nome per intero.
Lentamente le sue gambe cominciarono a muoversi…
velocemente…. Sempre più velocemente………. Correvano dietro quella persona…….
Correvano come dietro la speranza di un qualcosa che si sa già di essere
perduto per sempre…..
Goku corse all’impazzata fino allo sfinimento.
Arrivato a un incrocio si bloccò.
Intorno non c’era nessuno.
Cercò di riprendere fiato ma la violenta pioggia
non facilitava il tutto.
Alzò gli occhi al cielo. Strinse i pugni.
Goku- SANZOOOOOOOOOOOOOO- il suo gridò disperato
fu coperto da un fulmine che picchiò vicino.
******* *******
Chelsea- Sanzo!
Sanzo- Tsk…. Questo sacco di tela non è servito
proprio a niente- Lo buttò irritato in un angolo della stanza.
Chelsea- Ti conviene metterti subito qualcosa di
asciutto. Guarda- Indicò una sedia dove sopra erano riposti un paio di
pantaloni- … Li ha portati la proprietaria della locanda… anche questi sono
suoi- Si guardò la maglietta, piuttosto corta e aderente che portava e i
pantaloni sottili.
Sanzo afferrò i pantaloni e si infilò nel bagno.
Chelsea- Hei??? Che diavolo stai facendo?
Sanzo- Mi sembra ovvio
Chelsea- A me per niente. Ti ricordo che questa è
la MIA stanza e quello il MIO bagno.
Sanzo- Tsk
Chelsea- E questo che significa?
Il bonzo sembrò come un attimo pensarci- ..
Significa ‘TSK’- Entrò nel bagno.
Chelsea- Quanto mi fai rabbia- Afferrò un cuscino
e lo tirò verso la porta chiusa del bagno- …. Se la metti così allora io userò
la tua stanza.
Aprì la porta e se ne andò sbattendola.
La camera che prima era di Sanzo si trovava poco
più in la della sua.
Chelsea si affacciò dalla finestra- Cavoli…. La
vista era più bella dalla mia finestra….. Da qui si può vedere solo la
foresta…. Quanto odio quel dannato bonzo… prima o poi lo faccio a fettine e me
lo mangio a colazione- Strinse i pugni.
Si lasciò cadere sul letto.
Un tuono proruppe nella stanza con suo eco
assordante.
Chelsea- AHHHHHH!!! IO ODIO I TUONI >______<
Prese un cuscino e lo spinse sulla testa come per
nascondersi.
Ma era praticamente inutile. Il temporale sembrava
vicino e il rumore non si poteva in alcun modo nascondere.
Chelsea aprì di scatto la finestra incurante
dell’acqua che entrava nella stanza- RAZZA DI STUPIDO TEMPORALE, SE NON TE NE
VAI SUBITO GIURO CHE TI AMMAZZO- Urlò sperando che il vento portasse il suo
messaggio.
Abbassò per un attimo gli occhi sulla stradina che
conduceva verso il bosco sottostante.
Un ombra attirò il suo sguardo.
“Ma chi può essere tanto idiota da inoltrarsi
adesso verso il centro del temporale?”, Si chiese pensierosa.
Strinse gli occhi per scrutare meglio quella, non
così lontana, figura.
Un lampo illuminò per un attimo la strada.
Chelsea- Ma quello è……….
Senza pensarci un attimo staccò il lenzuolo dal
letto e si avvolse in esso. Uscì come una furia dalla stanza e corse fuori
dalla locanda cercando di raggiungere il bosco.
Corse come una forsennata. Non le fu difficile
raggiungere la figura.
Tentennò un attimo prima di chiamarlo-……..
GOKU?????
Nessuna risposta.
“Forse con questo dannato temporale non mi ha
sentito”
Corse ancora di più ma il ragazzo si era inoltrato
nel bosco.
Chelsea- Accidenti…..- Entrò anche lei.
“Ma che cosa sto facendo?….. Credevo che niente
potesse farmi avvicinare a un temporale……e invece…. Sto inseguendo un ombra di
cui non so nulla…….. maledizione”
Si fermò un attimo. Respirava a fatica. Tossicchiò
appena.
Sentì un’altra persona tossire.
Chelsea- Di là.
Corse nella direzione da dove aveva udito il
suono.
Una piccola scavatura all’interno di una roccia si
estendeva ora di fronte a lei. Era un’insenatura molto stretta e bassa. Dentro
essa era come rannicchiato qualcuno. Si avvicinò.
Chelsea posò il lenzuolo, anche se zuppo, su
quell’essere tremante.
Il ragazzo alzò gli occhi.
Due pozze dorate la guardarono con stupore.
Chelsea- Goku…….- Sorrise mentre riprendeva fiato.
***** *****
Freddo.
Sentiva un gran freddo.
Quella provvidenziale insenatura non serviva a un
gran che ma almeno gli aveva permesso di riprendere un po’ di fiato. Quella
dannata pioggia sembrava rubargli come l’anima.
Quella pioggia……. Che Sanzo odiava tanto.
Socchiuse gli occhi come per rivedere il volto del
giovane bonzo mentre si accendeva una sigaretta e si piantava per ore dalla
finestra a guardare ogni singola goccia di pioggia che cadeva all’esterno. In
quei momenti Goku veniva avvolto da un dolore immenso…. Il dolore di Sanzo lo
travolgeva.
Aprì gli occhi sfregandoseli con una manica.
In lontananza scorse una figura.
Sgranò appena lo sguardo.
Era lei. Era nuovamente lei…… Non avrebbe mai
creduto di poterla rivedere… invece.. lei era li……… Lo aveva coperto con un
lenzuolo e se ne stava dritta con occhi gentili a fissarlo.
Il suo respiro era chiaramente affannato.
Chelsea- Goku……
Gli regalò un bellissimo sorriso.
---- ----
Goku scattò in piedi- Ch… Chelsea- Balbettò
imbarazzato.
La ragazza annuì appena.
Goku- Ma che… ci fai qui?
Chelsea- Mi sembrava di averti visto venire qui…
così ti ho seguito… vedi… alloggio in questo paese…
Goku- Capisco- Si aggiustò i capelli con fare
impacciato- Ma non stare lì sotto la pioggia. Entra qua dentro
Chelsea- Non ci stiamo entrambi. Questo posticino
è troppo piccolo.
Goku- Allora entra tu- Uscì deciso
Chelsea- No, l’hai trovato tu questo posto…. E
poi… io sono solo un’intrusa- Sorrise.
Goku- ….Non sei affatto un intrusa….
La pioggia continuò a bagnarli per qualche secondo
mentre i loro occhi non riuscivano a staccarsi gli uni dagli altri.
Chelsea- Perché….- Tentennò nel parlare.
Goku- Entriamo entrambi- L’anticipò
Chelsea- Era giusto quello che volevo proporti….
Presero il lenzuolo e lo posarono sopra le loro
teste.
Si avvicinarono e riuscirono a entrare in quella
stretta insenatura.
Goku- Ci stai?
Chelsea- Certo. Non sono poi così grassa.
Goku- Io… non vol…. non volevo affatto dire
questo- Balbettò.
Chelsea- Lo so ^^
Il silenzio calò appena.
Chelsea- Posso chiederti una cosa?
Goku- Di… Dimmi….
Chelsea- Come mai sei qui?…. si…… - Girò lo
sguardo- ….. E’ che mentre ti ho visto venire nel bosco ho avuto come una
strana sensazione….. i tuoi passi erano insicuri…. Sembravi come seguire
qualcosa…………. Ahhhh, scusami… sono troppo fantasiosa.
Goku- …………- Si rannicchiò ancora di più- ….. In
effetti…. Stavo seguendo qualcosa…
Chelsea- Hn?
Goku- Io… stavo seguendo il richiamo dei fulmini
Chelsea- …….- Non ci stava capendo molto.
Goku- Ti ricordi del mio amico di cui ti avevo
parlato?
Chelsea annuì lentamente.
Goku- Io…. Credevo di riuscire a vivere col solo
suo ricordo…. Invece….- Strinse i pugni- ….. io sono solo un debole….. io non
riesco a farmi una ragione della sua scomparsa…… io… non ho fatto niente per
salvarlo…… non ho mai fatto niente per lui…. Lui… lui invece…….
Chelsea- Smettila- Lo zittì
Goku sgranò gli occhi.
Chelsea- Come puoi parlare così?….. Sono sicura
che se il tuo amico potesse sentirti ti tirerebbe un pugno…………. Dici che tu e
questa persona eravate così legate? Allora sicuramente anche lui ti avrò voluto
bene…. Sai, non si tiene affianco a se una persona inutile. E’ intrinseco del
genere umano contornarsi di gente a cui si tiene…… Altrimenti… le si allontana
senza troppe spiegazioni.
Goku tenne a stento una risata.
Chelsea- E adesso che ti prende?
Goku- Niente niente…… eheheh…… è che il mio amico era solito tirarmi pugni per qualsiasi cosa
dicessi….. se fosse qui direbbe sicuramente ‘Zitto o ti ammazzo’…. Già….
Sarebbe proprio da lui………. Sarebbe…….- La sua voce era diventata rotta.
Mentre il sorriso non accennava a lasciare le sue
labbra piccole lacrime iniziarono a scendere- ……..proprio da lui………… hn……-
Strinse i pugni.
Chelsea poteva in qualche modo avvertire il suo profondo
dolore. Sicuramente il rapporto che c’era tra i due era molto più forte di
quello che Goku lasciasse intendere…………
Quel ragazzo………. Stava male……. Sembrava quasi…….
Che la sua anima stesse morendo con quell’amico che se n’era andato.
La giovane maledisse quell’uomo che aveva
provocato quel dolore così tremendo.
Lentamente cinse con le braccia le spalle di Goku
e lo portò a se.
Lui si lasciò trasportare da quel caldo abbraccio
e si sfogò sbraitando e urlando il suo dolore lasciando che la pioggia si portasse
via quei lamenti strazianti.
Anche Chelsea pianse. Lacrime di dolore………..
Poteva capirlo….. poteva capire quello che provava………….. Ma……… proprio perché
lo capiva stava ancora più male……….
******* *******
Sanzo sorseggiò un bicchiere di sakè che si era
fatto portare dalla locandiera.
Si trovò a osservare le singole gocce che cadeva
incessanti.
Ogni volta che pioveva provava dentro di lui un
sentimento di rancore e impotenza.
Un qualcosa che gli attanagliava lo stomaco e lo
rendeva più vulnerabile del solito.
Ma……. Non capiva se quella sensazione era dovuta
all’avvenimento che era legato alla pioggia, cioè la morte di quello che
credeva fosse stato il suo maestro, oppure……….
~~ ~~
- Sanzo…… Perché sei sempre così scorbutico quando
piove?…….
Sanzo- Sta zitto. Non rompere razza di stupido.
- Ma io sono preoccupato per te……. Mi fa star male
vederti così…
Sanzo- Tsk
- Sanzo…. Sai che penso?…… Che può piovere
all’infinito ma prima o poi questa pioggia lascerà spazio a un bellissimo
sole…… non credi anche tu Sanzo?
Un sorriso genuino illuminò la stanza.
~~ ~~
Il monaco finì il liquido contenuto nel bicchiere
e lo posò sul davanzale.
“A poco a poco sto ricordando……. Mi mancano ancora
mille tasselli ma so che scoprirò tutto quando ricorderò cosa è successo quella
dannata sera e chi è quel demone dagli occhi dorati……..”
Continua………