Lazy Princess

di JohnnyMignotta
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Lazy Princess

L'ambientazione č sempre la stessa da tre anni: una caverna illuminata solo da focolari sbilenchi, le pareti di roccia, il soffitto altissimo. Anche i personaggi principali, ovviamente, non sono certo finiti per cambiare i loro principali connotati: Kabuto č sempre una spia che fa la spia per conto di un'altra spia, Orochimaru continua imperterrito con la sua ossessione per i ragazzini e Sasuke non ha smesso neanche per un attimo di comportarsi da principessina viziata e passiva.
Verosimilmente, qualcosa allora deve essersi rotto sul serio.
Si č nel bel mezzo di un allenamento duro e stancante e come sempre Sasuke sta per sfoderare qualcuna delle sue bravate da tosto, unico ed irripetibile ragazzino prodigio. Ma tutto d'un tratto si ferma, getta a terra la katana, volta le spalle e se ne sta giā andando.
"Ne ho le palle piene!", protesta, alzando le spalle. Orochimaru con la lingua a mezz'aria lo guarda come se stesse scherzando.
"Ah?", solleva lo sguardo Kabuto, come si fosse appena svegliato.
"Sasuke, caro, ma che ti prende?", riesce appena a chiedere Orochimaru con un filo di voce, provando senza successo a spogliare Sasuke con la lingua.
"Basta, sono stanco!", quasi urla Sasuke, rimettendosi la parte superiore della sua nuova tenuta in stile samurai cucitagli apposta dal suo maestro per il suo sedicesimo compleanno ed avvicinandosi all'uscita del covo, "sto qui da quasi tre anni tra virgolette per allenarmi e qua non si fa altro che perdere tempo! Uno sbava solo guardandomi, quell'altro ha inventato l'Unguento Culo Senza Fondo: ma stiamo scherzando? Io prendo le mie cose e me ne torno a Konoha col primo varco dimensionale!".
Attraversa il corridoio che porta all'uscita del nascondiglio di Orochimaru e, un attimo prima di andarsene, si ferma, si mette entrambe le mani in vita e guarda negli occhi prima il suo maestro e poi Kabuto. Solleva le sopracciglia, sorpreso che l'abbiano seguito come per accompagnarlo alla porta.
"E non pensate di potermi fermare voi due! Io adesso me ne torno dal mio ragazzo!" dice lentamente, ma evidentemente su tutte le furie, "ho chiuso definitivamente con i pedofili, le spie, le tinture istantanee e i tatuaggi! Basta!".
"Sasuke mio, tesoro, pensaci bene", balbetta Orochimaru, con tono di palese disperazione, "come farai ad uccidere tuo fratello Itachi se non ti aiuto? Io sono la chiave della tua vittoria!".
Sasuke lo guarda e scoppia in una fragorosa risata.
"Visto che in tre anni non hai fatto altro che infilarmi l'iompossibile su per il culo, Orochimaru-sama, non vedo veramente come possa essere tu la chiave della mia vittoria, visto che potevo benissimo subire questo stesso trattamento anche a casa mia, a Konoha, possibilmente da qualcuno che non usasse ombretti!".
Sbatte la porta del nascondiglio e se ne va.
"Abbiamo ancora qualche mese per trovare un altro ragazzino, Orochimaru-sama, non pianga!", provō a rassicurarlo Kabuto rientrando nella grotta, ma quello sembrava davvero inconsolabile.




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