Disclaimer: i
personaggi citati non sono miei e non c’è scopo di
lucro; il titolo è ripreso da “Teenage
Dream” di Kate Perry mentre la citazione a inizio storia
è di “Hey Soul Sister” dei Train.
Note: SPOILER
su tutta la serie (e anche oltre).
Questa storia è stata scritta per la community 1frase, che
prevede di scrivere una frase soltanto per ognuna delle 50 parole
presenti nel set di temi scelto. L’ho sempre trovato
stimolante ma anche molto difficile, e ora ho capito che è
soprattutto molto divertente XD E’ la prima volta che mi
cimento in una coppia di maschietti, ma Kurt e Blaine sono
semplicemente adorabili e dovevo celebrarli in qualche modo (questa
raccolta ripercorre un po’ tutta la loro storia, anche se in
modo random). E ora che ho scritto mi farò un bel giretto
nel fandom visto che sono nuova e non volevo contaminazioni
esterne.
Spero possa piacervi, spero possa piacere soprattutto a Roby <3
(io ho dato, ora tocca a te!), e se volete fatemi sapere con un
commento, risponderò a tutti con piacere.
My missing puzzle piece
You're
the only one I'm dreaming of
You see I can be myself now finally
In fact there's nothing I can't be
I want the world to see you'll be with me
01. Anima
Mr Schue diceva sempre che se si cantava con il cuore si riusciva a
toccare l’anima di una persona, Kurt non sapeva se
considerarlo poetico, assurdo, o se quello era l’amore,
eppure alla fine la sua voce era davvero riuscita a toccare
l’anima di Blaine con la stessa intensità con cui
Blaine aveva toccato la sua.
02. Seconda volta
“Kurt, calmati, stavo scherzando, altrimenti non ti avrei mai
fatto notare che hai indossato per la seconda volta consecutiva la
stessa sciarpa, ma no, non ho intenzione di lasciarti per questo, e
sì, sei perfetto come al solito… e più
adorabile del solito”.
03. Uomo
Era tutta la vita che Kurt piangeva con una facilità
estrema, e si era sempre sentito un uomo più completo per
questo, un uomo capace di provare la stessa sensibilità di
una donna; e che fossero lacrime di paura, di dolore o di
felicità, Blaine aveva imparato ad asciugargliele piano,
accarezzandogli con delicatezza le guance e lasciandogli un bacio dolce
sulle labbra.
04. Denaro
Aveva sentito una volta dire a Quinn che un uomo doveva sempre pagare
al primo appuntamento, ma Kurt proprio non si aspettava che quella
magnifica serata da Breadstix con Blaine finisse in un litigio tanto
stupido.
05. Preghiera
“Blaine, ti
prego, dimmi dove hai messo la mia lacca per capelli, non
è divertente”.
06. Padrone
Blaine era un tipo tranquillo, non troppo coraggioso su ciò
che riguardava se stesso e decisamente imbranato su molte cose, ma Kurt
gli piaceva, ammirava la sua forza e la sua sensibilità, gli
voleva davvero bene; non si spaventò quando si accorse di
essersene innamorato, vedendolo così esposto e fragile
mentre cantava Blackbird,
e tantomeno quando capì che se gli fosse successo qualcosa, qualsiasi cosa,
una volta tornato alla McKinley, non sarebbe più stato
padrone di sé.
07. Attesa
Kurt aveva inconsciamente preso la mano dell’altro nella sua,
durante l’attesa del gruppo vincitore delle Regionali, e
Blaine l’aveva coscientemente stretta.
08. Migliore amico
Forse era davvero come per Harry e Sally, era impossibile avere un
migliore amico dello stesso sesso da cui sei attratto, e Kurt era ben
lieto che Blaine lo avesse capito in meno di dodici anni e tre mesi.
09. Notte
La notte di quell’orribile giorno in cui aveva ricevuto il
suo primo bacio, Kurt riuscì ad addormentarsi solo dopo
l’ennesimo messaggio – Coraggio
– ricevuto da Blaine alle tre del mattino.
10. Pazzia
“Portali tu per me” gli aveva detto con un sorriso,
dopo che Kurt gli aveva fatto notare quanto fosse una pazzia mettere
quegli occhiali rosa shocking con la maglia rossa che indossava quel
giorno.
11. Fidanzamento
“Davvero organizzi matrimoni da quando avevi due
anni?” gli aveva chiesto una volta Blaine, curioso,
sfogliando l’album di foto del matrimonio di Burt e Carole,
“Potrebbe tornarci inaspettatamente utile un
giorno”.
12. Vita
Non sapeva se era per quel discorso sul sesso tra gay fatto in officina
o per quella volta in cui lo aveva trovato ubriaco nel letto del
figlio, ma Blaine sapeva di non essere particolarmente simpatico a
Burt; fu quando dovette spiegargli che amava suo figlio che temette
davvero per la sua vita, tanto da promettergli solennemente che non
avrebbe attentanto all’onore di Kurt per i prossimi dieci
anni.
13. Noia
“Sì, ci sono solo
dei giocatori che inseguono una palla per mandarla da qualche parte per
fare punti, ma no, Kurt, non è proprio come nel quidditch,
e sono convinto che ti annoierai a morte considerando che la tua
concentrazione in fatto di sport sfiora appena i due secondi, a quanto
dicono tuo padre e Finn, ma se insisti tanto possiamo vedere la partita
di football insieme, d’accordo”.
14. Indifferenza
Anche se si era lamentato di non essere minimamente capace di
comportarsi in maniera sensuale, come poteva anche solo pensare Kurt di
essere indifferente a qualcuno,
tantomeno a lui, se continuava a rivolgergli quello
sguardo così fragile e quel sorriso sincero?
15. Letto
Non aveva neanche provato ad avvicinarsi a lui, quella notte,
né quando Blaine era agitato dalla sbornia né
quando quelle labbra sussurravano qualcosa che somigliasse a un nome;
non sapeva come c’era riuscito, ma era rimasto soltanto a
guardarlo dormire pensando che fosse la cosa più tenera del
mondo, finché non si era addormentato al suo fianco con un
sorriso sulle labbra.
16. Stelle
“So calciare un pallone da football e fare touchdown, e
allora? Lascia perdere quello che dice mio padre, è molto
più complicato prendere un Fa alto, credimi, Blaine, e io
diventerò una stella del canto proprio come te” magari insieme a te.
17. Minuto
Il primo bacio era durato nemmeno un minuto, ed era sembrato lungo
quanto una vita, il secondo, scambiato il minuto dopo, era durato
molto, molto
di più.
18. Limite
Da quando quel Jeremiah era stato licenziato, GAP era diventato
inspiegabilmente il negozio preferito di Kurt; e costringere Blaine ad
accompagnarlo con qualche lamentevole scusa solo per vedere quale fosse
il suo limite di sopportazione in quel posto era davvero senza prezzo.
19. Cuore
“Comunque non dovresti mangiarli” gli disse Kurt,
mortificato, “Non dovevo distrarmi così, e tu non
dovevi provocarmi a cantare” concluse con un timido sorriso,
mentre Blaine continuava imperterrito a mangiare quei biscotti
carbonizzati a forma di cuore.
20. Fede
Da quando Pavarotti aveva ripreso a cantare, Kurt aveva cominciato a
trattarlo come un vero amico, parlandogli, raddoppiandogli la razione
di cibo e comprandogli deliziose copertine da Burberry per non fargli
prendere freddo; non aveva smesso per un attimo di guardarlo con tutta
la fiducia di cui era capace, tanto da non accorgersi che Blaine
riservava lo stesso sguardo a lui fin dal primo giorno in cui si erano
incontrati.
21. Estate
Blaine gli aveva raccontato di quell’estate passata a mettere
a nuovo la Chevy del ‘59 solo per spiegargli del complicato
rapporto che lo legava a suo padre, di certo non si aspettava che Burt
lo sfruttasse per i lavori più disparati nella sua officina
solo per testare quanto fosse degno di suo figlio, e tantomento si
aspettava che Kurt, seduto accanto a loro ma ben lontano da tutti
quegli attrezzi sporchi di olio, gli rivolgesse appena un sorriso
compassionevole e una pacca sulla spalla prima di tornare a leggere
l’ultimo numero di Vogue come se nulla fosse.
22. Pioggia
Quando Kurt gli afferrò il braccio per ripararsi meglio
dalla pioggia, sotto quell’unico ombrello, Blaine non
riuscì proprio a non sorridere, soprattutto notando quel
manico firmato Versace che spuntava vistoso dalla borsa
dell’altro.
23. Cielo
Quella prima giornata di sole primaverile li aveva fatti stendere sul
prato, in un angolo tranquillo nel parco della Dalton Academy, e
avevano guardato quel cielo terso per ore, fino a quando non si erano
addormentati sull’erba fresca, tra gli spartiti e la gabbia
di Pavarotti, con le mani che appena si sfioravano e un sorriso fin
troppo pacifico sulle labbra, come se tutto non potesse che andare bene
per sempre.
24. Nero
Avevano così tante cose in comune che proprio non capiva
perché non dovessero condividere anche questo, ma quando
Kurt aveva riempito quel caffè medio nero con
così tanto zucchero Blaine gli aveva sorriso, lo aveva
abbracciato e soprattutto gli aveva impedito di berne anche solo un
sorso, mettendogli davanti il suo amato cappuccino con latte scremato.
25. Medico
Il medico della Dalton Academy aveva cominciato a prendere in simpatia
quel nuovo ragazzino con gli occhi azzurri, soprattutto quando per
un’intera settimana Kurt gli aveva chiesto preoccupatissimo
una quantità di medicine pari alla metà della sua
scorta per curare il banale raffreddore di Blaine.
26. Parole
C’era almeno una tonnellata di parole che avrebbe voluto
dirgli in quel momento al Lima Bean... qualcosa come scusa, tanto per
cominciare, avrebbe poi continuato con sono un idiota e non avrei
dovuto avere quegli stupidi dubbi con Rachel, e non mi piace per niente litigare
con te sarebbe stata la degna conclusione, ma di fronte al
sorriso di Kurt e al caffè che gli porgeva, Blaine
capì che tra loro non c’era bisogno di dire
proprio nulla.
27. Uccidere
All’inizio voleva uccidere lo stilista della Dalton per
impedirgli di mostrare a tutti quanto un cappello o una sciarpa
potessero essere fashion, ma cambiò idea quando
capì che quell’uniforme rigida gli permetteva di
vivere la stessa vita di Blaine, senza contare che indosso
all’amico stava decisamente
bene.
28. Posto
Era un po’ come se Rachel gli avesse restituito il bacio che
aveva rubato a Blaine poco prima, al Lima Bean, come se tutto fosse
tornato al proprio, perfetto posto, per questo quando l’altro
tornò dal bagno Kurt non ricordò di essere mai
arrossito di più.
29. Credere
Fu quando Blaine lo prese per mano, un pomeriggio qualunque fatto di
duetti, caffè e sorrisi, che Kurt si accorse di credere in
qualcun altro oltre suo padre.
30. Lontano
“Kurt, non credi sia un po’ inquietante che tuo
padre debba essere trascinato via da Carole da dietro la porta della
tua camera ogni volta che ci vediamo per studiare, e studiare soltanto?
Lo sai che tra i Warblers c’è chi fa scommesse su
quanto resterà lontano questa volta?”
31. Barca
“Non salirò su questa cosa galleggiante
nemmeno per tutto il grasso d’oca del mondo, Blaine, nemmeno
per il prossimo assolo, nemmeno per una cena con Diana Ross, nemmeno
per... Ok,
ma remi tu” capitolò, vedendo quel sorriso e la
mano tesa che l’altro gli tendeva.
32. Ricordi
Se qualcosa lo stupiva, Blaine metteva le mani in modo da formare una
specie cornice, come se potesse scattare una fotografia, e Kurt lo
aveva stupito così tanto da riempire tutto il suo album di
ricordi.
33. Morte
Non era stato quando la coach Sylvester lo aveva chiamato con quel
nome, proprio con quello stupidissimo nomignolo, Porcelain, davanti
a Blaine, ma solo più tardi, dopo aver sentito la risata
dell’amico, che Kurt aveva voluto davvero morire.
34. Peggio
Blaine era assolutamente convinto che non sarebbe stato un gran
problema se Kurt non prendeva una A al prossimo compito di matematica,
perché era peggio, molto
peggio, tentare di resistere al suo sorriso mentre gli
dava ripetizioni.
35. Braccia
Tutte le volte in cui avevano percepito quella chimica ad ogni
occhiata, il loro sorridersi in modo così caldo, gli
appuntamenti da amici, quei pomeriggi nella sala comune a tentare di
studiare sedendosi più vicino del consentito, le cene da
Breadstix, le prove dei Warblers e i duetti in cui lasciavano che le
loro mani si sfiorassero appena, proprio come in un musical di
Broadway... Non c’era più spazio per
l’imbarazzo, ormai, non era più il tempo dei
dubbi, e lì, tra le braccia di Blaine, Kurt aveva finalmente
trovato la sua felicità.
36.
Elettricità
Fu solo dopo molte ore dal guasto alla corrente elettrica durante le
prove dei Warblers, che Blaine notò che anche se Kurt era
inciampato su di lui, nel buio, non si era affatto spostato.
37. Cellule
Di fronte alla tomba di sua madre, quel giorno di otto anni prima, suo
padre lo aveva preso per mano e gli aveva detto che se si amava una
persona in modo così totalizzante, allora quel sentimento
sarebbe continuato a vivere ancora; di fronte alla piccola sepoltura di
Pavarotti, con la mano stretta in quella di Blaine, Kurt sperava
davvero che quell’estrema felicità che percepiva
in ogni cellula del proprio corpo quando l’altro lo sfiorava
potesse durare per sempre.
38. Promessa
“Se mi lasci finire di vedere la partita di football senza
distrarmi standomi volutamente troppo vicino, ti prometto che
venerdì guardiamo di
nuovo insieme Billy Elliot”.
39. Speranza
Esiste un momento nella vita in cui ci si accorge di essere innamorati,
un momento in cui le cose semplici – il caffè dopo
le prove, i duetti improvvisati, i sorrisi complici, Kurt –
sono le più belle, un momento in cui “E vissero
felici e contenti” diventa l’inizio della vera
storia e il “C’era una volta”
è solo un ricordo lontano; un momento che entrambi speravano
durasse per sempre.
40. Buco
Blaine pensava davvero che gli occhi di Kurt fossero come un enorme
buco nero di colore azzurro, o non riusciva proprio a spiegarsi
perché perdeva così facilmente il filo dei suoi
pensieri ogni volta che li guardava.
41. Rivelazione
“D’accordo, lo ammetto, so il francese anche meglio
dell’inglese, una volta ho anche fatto un medley di Celine
Dion per quattordici minuti consecutivi, ma non per questo non ho
bisogno delle tue
ripetizioni”.
42. Volontà
Blaine non era bravo in questo genere di cose, per niente, tanto da
essersi convinto con tutta la sua volontà che Kurt fosse
solo il suo migliore amico, anche quando l'altro continuava
ingenuamente a guardarlo con quegli occhi così sinceri da
essere quasi illegali; appena si rese conto che stava continuando ad
aspettare una persona che era già arrivata capì
che era il momento di imparare questo
genere di cose, e di smettere di pretendere.
43. Facile
Era facile ascoltarlo per ore, anche per una diva come lui, era facile
cantare duetti insieme, bere caffè, ricevere consigli e
flirtare di continuo, era stato facile innamorarsene subito, facile
come scegliere la miglior crema idratante per le sue mani o abbinare i
colori della moda di quella stagione; era stato meno facile accettare
solo la sua amicizia, a San Valentino.
44. Terrore
Quando lo aveva visto corrispondere il bacio di Rachel e poi sorridere
in quel modo che sognava perfino la notte, tutto il terrore subito alla
McKinley gli era parso nulla.
45. Fuoco
Dopo quella giornata si ritrovarono d’accordo che la prossima
volta che sentivano freddo avrebbero preferito cantare Light my fire,
piuttosto che tentare di accendere il camino e rischiare di incendiare
un’ala della Dalton.
46. Risposta
“Kurt, pensi che dovrei cantarti una qualche canzone in modo
plateale o stavolta potrei evitare di mettermi in imbarazzo e chiederti
semplicemente di uscire con me?”
47. Chiaro
Non riusciva a pensare che Blaine potesse essere tanto ingenuo da
credere di essere l’unico al mondo ad avere il permesso di
scompigliargli i suoi preziosi capelli solo perché era il
suo migliore amico, ma finché non si accorgeva quanto fosse
chiara la sua vera intezione a Kurt andava decisamente bene
così.
48. Insieme
“Non devi avere più paura di niente,
Kurt” gli aveva sussurrato, prendendogli il volto tra le
mani, “non finché siamo insieme”.
49. Mente
Nonostante quello che aveva detto Mercedes una sera a casa di Rachel,
il modo in cui si guardavano complici per poi distogliere lo sguardo
nello stesso momento, con quel sorriso dolce che nasceva sulle labbra
di entrambi, definitivamente non era solo nella mente di Kurt.
50. Strada
Si ricordarono per giorni la volta in cui avevano cantato a
squarciagola Teenage
Dream in quella strada deserta, si ricordarono per anni quanto erano innamorati
l’uno dell’altro in quel momento, e quanto lo
fossero ancora ogni giorno di più.
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