Era strano guardarsi allo specchio,
senza vedere quella cascata d'oro ricadere sfiorandole delicatamente
i fianchi per poi proseguire per diversi metri sul pavimento.
Ammirò il suo riflesso e una
ragazza dai corti capelli castani e due grandi occhi verdi ricambiò
il suo sguardo. Notò anche quella lieve spruzzata di
lentiggini sul suo nasino e sorrise appena passandosi una mano fra le
ormai corte ciocche.
Ora era quella la sua vita, a corte con
Eugene suo sposo e i suoi genitori.
Fece scivolare piano quella mano
sfiorandosi il collo per poi scendere a posarsi sul suo ventre che
custodiva il più grande dei tesori.
Le sue forme ormai arrotondate celavano
il più meraviglioso dei misteri.
Sì... era decisamente strano
guardarsi allo specchio senza vedere quella cascata d'oro.
Ma era meraviglioso ammirare ciò
che le era stato donato e che lei avrebbe messo al mondo di lì
a poco.
L'ex ladro la guardò di nascosto
appoggiato al muro, in silenzio senza voler spezzare quel momento.
Rapunzel era diventata una donna forte
e matura e presto sarebbe diventata madre e regina del regno.
Ed era fonte di gioia per lui, sapere
che quella era la sua donna, sua moglie e la madre del suo futuro
figlio.
-Sai cosa pensavo?- mormorò alla
fine avvicinandosi alla giovane che sorrise dolcemente voltandosi
verso di lui.
-Che le brune sono proprio il mio
tipo!- sussurrò prima di posare un lieve e casto bacio sulle
labbra di sua moglie.
-Ma se dovesse nascere una bambina,
bionda bruna che sia, possa essere anche rossa o castana, il primo
che le gironzola intorno dovrà vedersela con me!- esclamò
-Gli aizzerò contro Max se oserà avvicinarsi a mia
figlia!-.
Rapunzel ridacchiò scuotendo
appena la testa -Se fosse maschio?- domandò alzando un
sopracciglio.
-Beh, in quel caso dovrò
insegnargli lo sguardo che seduce!- disse tutto orgoglioso Eugene.
La bruna scosse la testa fingendosi
disperata -Non ha funzionato con me quella smorfia!- gli ricordò
avviandosi verso la porta.
-Ma ti ho sedotto ugualmente!- ribattè
prontamente lui guardandola.
E l'erede al trono nacque nella figura
di due splendidi gemelli.
Un parto estenuante che aveva fatto
venire al mondo un principe ed una principessa.
Così simili ma anche così
diversi fra loro.
Rapunzel sorrise guardando i suoi figli
e posò la testa sulla spalla di Eugene.
Non c'erano parole in quel momento, ma
solo l'estasi nel guardare ciò di cui era capace la vita una
volta che il destino ha giocato la sua partita.
Pascal saltò nella grande culla
infilandosi sotto le coperte per poi mettersi a dormire nel mezzo dei
due bambini.
La bruna ridacchiò appena prima
di guardare negli occhi il marito e sorridere dolcemente.
Da allora non fu raro sentire Rapunzel
cantare un motivetto che Eugene conosceva fin troppo bene.
L'aveva udito quando lei gli aveva
curato la mano, ma anche quando aveva tentato di salvargli la vita.
Quando la melodia riempiva le stanze
del castello era chiaro segno che gli eredi al trono non volevano
dormire.
La vita era diversa adesso. Era
meravigliosa e ricca di avventure.
E Eugene non avrebbe scambiato quei
momenti nemmeno per tutto l'oro del mondo.
Note finali: Allora allora... Un
minuscolo omaggio alla fiaba originale, dove Rapunzel partorisce due
gemelli, un maschio e una femmina per l'appunto XD
Spero vi sia caldamente piaciuta, senza
contare che scrivere alle 2.32 del mattino dopo che si è
appena finito di vedere per la millantavesima volta Rapunzel non fa
bene ù___ù un saluto a tutti .*O* mi lasciate un
commentino?
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