La canzone è degli
Smith.
Parla di tutt'altro, è stata scritta dal cantante dopo che
il Dj Wright che dopo aver annunciato il disastro della
centrale nucleare annunciò festoso un insulso singolo degli
Wham! O almeno così mi hanno sempre detto xD
Quindi sto uccidendo cotanto singolo per trovare un po d'ispirazione,
sicuramente i fan degli Smith mi uccideranno a legnate in testa, ma non
posso farci nulla, ho il bisogno fisico di scrivere e dannazione da
qualche parte devo pur trovare l'ispirazione ù_ù
Ah, scrivete su Youtube Gabe Saporta dancing, se non l'avete
già fatto, e godetevi le scene che vi si presentano davanti
*-*
Vi avverto è ai limiti del demenziale.
C'è la collaborazione dei Fall out, dei Cobra e
credo basti.
Ma la posto qui perché mi piace di più come
sezione, visto che è tendenzialmente è una Ryden,
una RYden demenziale ma pur sempre tale.
See u soon.
Burn
down the Disco Hang the blessed D.J. Beacuse of the music
they constantly play
Brendon odiava le discoteche quanto odiava il cibo che Ryan
gli rifilava ogni volta a pranzo e a cena, con la sua nuova fissa del
mangiare poco
e sano.
Eppure non poteva sempre rifiutare, non poteva inventare
scuse su scuse pur di non entrare in quella discoteca, perennemente
affollata e puzzolente, e dimostrare a tutti di non saper ballare.
"Non puoi darci buca, stupidissimo essere." gli aveva detto Patrick,
minacciandolo con il coltello che stava usando per tagliare la torta.
"Ho capito ma posa quel maledetto coltello, vengo, ok? Ma non ballo."
"Oh Dio, Bren, sei una vecchia!" aveva urlato Pete dall'altra parte
della casa.
"Al massimo un vecchio, non so se te ne sei accorto, ma sono un
maschio." aveva tenuto a precisare.
"Forse non te lo ricordi, ma abbiamo fatto sesso, so benissimo
che sei un maschio." aveva risposto l'altro, urlando al limite delle
sue possibilità e calcando su quella parola.
Brendon era diventato rosso, nascondendo il viso tra le mani e
scuotendo la testa.
"Dovrai abituarti alle sue maniere, non si può dire che sia
una persona tranquilla o per lo meno riservata.." gli aveva detto Andy
poggiando una mano sulla spalla "Sei il suo nuovo giocattolino, lo
dovrà far sapere a tutti quanti."
"Quando dici tutti quanti, intendi tutti, tutti, tutti?"
"Si, intendo anche il circolo polare artico." aveva risposto l'altro
sorridendogli comprensivo "L'ha fatto anche con Pat, prima che lui gli
rompesse l'asta del microfono sulla testa."
"Hai smesso di raccontare tutto, Andy caro?"
Lo sguardo cattivo di Patrick, il coltello e la sua nota
instabilità mentale avevano spaventato Andy, che si era
diretto verso l'altra stanza, facendo segno di chiudersi la bocca.
"Davvero tu e Pete...?" aveva chiesto Brendon, esibendosi nella sua
migliore scena da "Nonnesapevoniente,ohmioDio".
"Si, strano eh? Un tipo sexy come me, con questo bellissimo corpo... si
è messo con un cesso come lui."
"Veramente io intendevo il contrario." aveva commentato Bren, scappando
poco dopo rincorso da Pat.
Ryan era entrato in quel preciso momento in casa, seguito da Spencer e
con tante buste di verdura fra le mani.
Si era visto passare davanti Patrick, con il coltello proteso verso il
corpo di Brendon che urlava come una femminuccia e che lo aveva appena
salutato con il sorriso migliore.
"Ci serve, è il nostro cantante! Pat, smettila!" aveva
urlato Spencer, posando a terra le buste e cominciando a rincorrere il
biondino.
"Posso ritirare la firma dal contratto?" aveva chiesto Ryan, sempre
più esasperato per via della convivenza.
"No, non puoi, ormai hai venduto la mia anima ed il tuo corpo a me."
aveva detto Pete.
Brendon si era bloccato in mezzo alla stanza, voltandosi verso di Pete.
Non aveva calcolato la capacità di reazione di Patrick, che
gli era caduto sopra, schiacciandolo con il suo dolce peso.
"Oh Dio!" aveva urlato, fissando il coltello a pochi centimetri dal suo
corpo "Brutto grassone rincoglionito! Non si corre con un cazzo di
coltello in mano."
"Ma non ti ho fatto male e poi hai appena detto che non sono abbastanza
per Pete, cazzo! Saresti già dovuto essere morto, cazzo
cazzo e cazzo!" aveva urlato " e poi sei tu che ti sei fermato
all'improvviso."
"Forse che sei geloso di Ryan?" aveva chiesto Pete, cominciando ad
accarezzare la testolina del chitarrista.
"Pete non correre a conclusioni affrettate." aveva detto Brendon
cercando di tirarsi su "Ero solo stanco di correre."
"Oh, si. Uno che fa Jogging tutte le mattine e tutte le sere, deve per
forza essere stanco dopo aver corso tre minuti, Brenny."
"Non chiamarmi Brenny." aveva detto, guardandolo con il suo sguardo
peggiore ed uscendo teatralmente dal salotto.
"Ah, Brenny, stasera sei dei nostri? Non vorrai mica che io sevizi il
povero piccolo Ross su un divanetto sporco della discoteca?"
"Non sevizieresti nessuno, Pete. Sei troppo poco dotato." aveva
risposto acido, sbattendo la porta della camera.
Ed ora era una questione di principio, lui doveva andare in discoteca,
in quel posto puzzolente e pericoloso, ma soprattutto doveva imparare a
ballare decentemente.
Quale migliore insegnante di Gabe Saporta?
Aveva composto il numero senza neanche pensarci, in fondo erano amici
da un bel po, quindi non doveva preoccuparsi della sua bocca larga e
delle sue, continue, prese per il culo.
"Gabe ho un problema." aveva commentato lapidario.
"Che problema, Brenny?"
"Eh basta! Posso venire a casa tua?"
"Ah, ho capito, Pete non ti fa più entrare nel suo letto e
quindi...hai pensato di venire da me....Ryan ti ha dato buca?"
"Gabe, fottiti il palo della luce." aveva risposto "Posso o no?"
"Vieni."
Brendon aveva chiuso il cellulare e si era diretto fuori, senza passare
dal salotto.
[..]
"Amore, lo sai che io ti amo tanto, che sei il mio Brenny preferito, ma
mi hai mai visto ballare?"
"Si... ma ti assicuro che balli molto meglio di me."
"Oh, Santo Wentz. Allora abbiamo un bel problema qui... ma
perché vorresti imparare? Cioè in discoteca non
si deve per forza ballare..."
"Pete ha intenzione di...si insomma..."
"Di?"
"...le sue mire espansionistiche si sono diffuse anche su di Ryan.."
"Oh! Questo è un bel problema..." aveva commentato " Ma
è l'unico che non sia ancora passato nel suo letto, quindi
prima o poi succederà, Brenny."
"Ma che cazzo è? Una tassa?! Tutti devono andare con Pete?!
E che cazzo." aveva urlato distruggendo il pezzettino di carta che
teneva fra le mani.
"Calmati, ok? Cercherò di fare qualcosa, aspetta qui."
Era tornato poco dopo con un paio di Cd di musica da discoteca.
"Vediamo quello che sai fare."
Brendon aveva tentato di ballare, ma il risultato era stato pessimo.
"Dio, Brenny! Hai una voce stupenda, sei un bellissimo ragazzo,
sexy...ma a ballare fai dannatamente schifo." aveva commentato,
uccidendo l'amor proprio di Brendon.
"Grazie, eh.."
"Secondo me dovresti lasciare che Ryan se ne vada con Pete,sai?" aveva
commentato ad alta voce infierendo ancora un po "Anzi, dovresti proprio
lasciar perdere. Non avrai mai quel bellissimo ragazzo, non fa per
te...anzi, dovresti proprio lasciar perdere con tutti e farti
frate...anzi peggio.."
"Gabe?"
"Mh?"
"Vaffanculo!"
"Dai scherzavo, vieni qui, ti insegno io a ballare."
[....]
Erano le otto, ovvero due ore prima della serata in discoteca. Brendon
era tornato nella villa che divideva con i Fall out boy, più
stanco di quello che era dopo il suo quotidiano allenamento.
Si era gettato sul divano, lamentandosi del dolore alle gambe come un
vecchio.
Ryan gli si era seduto accanto, guardandolo come un alieno.
"Dove sei stato fino ad ora?" aveva chiesto
"Da Gabe." aveva risposto evasivo, continuando a lamentarsi per il
dolore sempre più acuto.
"E che avete fatto?"
"Non si può dire."
Ryan lo aveva guardato con gli occhietti spalancati ed il viso
arrossato.
"Ma non sono il tuo migliore amico? Perchè non me lo puoi
dire? Sei cattivo." aveva commentato, esibendosi nella sua migliore
opera di lecchinaggio.
"Ci sono cose che neanche i migliori amici possono , Ryro."
"Ma quando l'hai fatto con Pete...si insomma, quando lui ha abusato di
te...me lo hai detto.."
"Non ha abusato di me io ero consenziente."
"Quindi stai ammettendo di aver fatto qualcosa con Gabe."
"Oh, Cristo! Santissima ciccia di Patrick no!!!" aveva urlato tirandosi
in piedi "Io non sono stato a letto con Gabe, oggi!"
"Ma se hai detto oggi siginifica che ci sei già stato!"
"Ryan che ti interessa? " aveva chiesto
"Non mi interessa, cioè si...cioè sono il tuo
migliore amico quindi queste cose mi interessano, perché se
tu vai a letto con Caio, io non posso andarci e quindi potrei andare a
letto con Tizio, ma se anche tu vai a letto con Tizio allora io
dovrò andare a letto con Sempronio...a meno che tu non provi
più nulla per Caio, allora sarebbe tutto a posto, almeno che
tu per non farmi del male dica che non sei più innamorato di
lui, ma in realtà lo sei...capisci il concetto?"
"No, mi sono fermato al fatto che non ti interessa, Ryan." aveva
commentato,ai limiti del triste, prima di uscire dal salotto e
dirigersi verso la doccia.
"Hey, Brenny, l'odore delle tue ascelle potrebbe essere comparato ad
un'arma di distruzione di massa."aveva commentato Pete avvicinandosi a
lui "Se continui così Ryan non si avvicinerà mai
al tuo corpo.."
"Non lo voglio vicino, infatti, Wentz."
"Oh, si certo, quasi quanto lui non voglia me." aveva commentato
sorridendogli malizioso.
"Vaffanculo, Pete." aveva sibilitato prima di entrare nel bagno e
chiudersi la porta a chiave alle spalle.
Il comportamento di Pete non era mai stato così fastidioso e
cattivo, eppure erano due o tre anni che si conoscevano, quindi non era
poco tempo.
Aveva aperto l'acqua e si era spogliato, aspettando che diventasse
abbastanza calda da non morire congelato.
[...]
Come al solito erano le dieci meno cinque e di Ryan non c'era neanche
l'ombra.
Erano tutti pronti, profumati e ben vestiti, tranne Andy naturalmente,
e si trovavano già nella Limo che Pete aveva noleggiato
volendo fare le cose in grande stile.
Ryan si stava ancora preparando, e dall'enorme quantità di
urla che provenivano dalla sua stanza, si poteva capire che ne avrebbe
avuto ancora per molto.
Brendon chiacchierava tranquillamente con Gabe e con Patrick,
accompagnando le chiacchiere ad una buona dose di nicotina e di alcol.
"Ci farà bene bere tutta questa roba?" aveva chiesto Gabe
indicando il cuba libre che teneva fra le mani.
"Tu non devi sopravvivere in questa casa." aveva sospirato Patrick
"Puoi anche farne a meno, a noi ci dà la forza per
sopportare quel genio dai capelli neri e lunghi di nome Pete che rende
le nostre giornate sempre insopportabilmente imprevedibili."
"Ah, giusto. Allora alla vostra sopravvivenza!" aveva urlato Gabe
alzando il calice.
"Alla nostra sopravvivenza." avevano risposto gli altri come due zombie
in preda alla catalessi.
"Si prospetta una serata briosa, non trovi Brenny?" aveva chiesto Pete
avvicinandosi a lui "Ballare con Ryan deve essere divertente."
Gabe aveva tossito, indicando il fatto che l'oggetto dei loro discorsi
stava scendendo le scale.
Brendon si era voltato fissando il ragazzino con gli occhi leggermente
truccati di nero, una semplice polo grigia ed un paio di pantaloni
estremamente stretti e bianchi.
C'era qualcosa in quel ragazzino che lo rendeva impotente, forse il
sorriso sincero, forse le guance paffute, oppure l'espressione da
bambino oppure il suo fottuto genio artistico.
"Ryro, come sei bello stasera." aveva commentato Pete prendendo
sottobraccio. "Sei perfetto, non trovi Brenny?"
Brendon aveva grugnito entrando nella limo senza neanche girarsi.
Il viaggio era stato molto lento e snervante, almeno per Brendon, che
continuava a fissare quei due piccioncini tubanti sentendo il fuoco
salirgli nelle vene.
Se Gabe non l'avesse fermato, avrebbe sicuramente tirato il secchiello
dello spumante ancora pieno di ghiaccio e di bottiglie sulla testa di
Pete.
"Devi calmarti e provare...come dire...a fare qualcosa?" aveva detto
Gabe ironico.
"Ma guardalo! è totalmente preso da Pete...sarebbe inutile."
"A me sembra scoglionato." si era intromesso Patrick "Non sembra preso,
Brenny."
"Smettila di chiamarmi Brenny, Dio Santo!"
"Ok, Ok. Bren, sembra scoglionato non preso."
"Così va già molto meglio."
"Siamo arrivati, mie galline d'oro." aveva commentato Pete, osservando
il resto della combriccola.
"Grazie dell'informazione, ratto d'avorio." aveva risposto Patrick
uscendo dalla limo e mandandolo mentalmente a quel paese.
Era da un po che quell'uomo, nonché in suo ex-ragazzo, si
comportava da vera bagascia.
Sempre se non si calcolava il fatto che trattasse di merda Brendon e
facesse di tutto pur di farlo incavolare, ingelosire, perdere le
staffe, insomma di dargli fastidio.
"Ratto d'avorio? Ma come ti è uscita?" aveva chiesto Joe
ancora impegnato a ridere insieme a Jon.
"Non lo so." aveva risposto Pat, entrando nella discoteca e
cercando la sua prossima vittima.
Brendon invece si era buttato in pista con un Gabe, cercando di tenere
a mente i suoi consigli e di non fare la figura di un tronco d'acero.
Ryan era rimasto seduto sui divanetti a parlare con Pete, tenuto
d'occhio da Brendon che non si sa come riusciva a ballare, parlare ed
osservare Ryan, tutto nello stesso momento, un record personale.
[...]
La serata era quasi finita e Brendon non aveva ancora avuto il coraggio
di avvicinarsi a Ryan e chiedergli di ballare, nonostante i complimenti
che gli altri gli avevano fatto.
Anche Joe, il più restio, si era complimentato con lui per
l'enorme progresso che aveva compiuto.
Il coraggio per chiedergli di ballare gli mancava, ma non gli mancava
quello per uccidere Pete, lo avrebbe fatto anche lì, in
mezzo a tutta quella gente.
"Ancora non glielo hai chiesto?" aveva chiesto Patrick assaggiando un
drink dalla bocca del povero ragazzo che era caduto nella sua amata
trappola.
"No."
"Quando pensi di farlo? Quando si troverà a letto con Pete.
C'è una cosa che devi sapere, Pete ottiene sempre quello che
vuole e usa mezzi subdoli."
"L'avevo capito."
"Fai come vuoi, ma non puoi lamentarti se Ryan ci sta, insomma non fai
nulla per stare con lui."
"Grazie Pat, ho capito."
"Bene."
Brendon se ne stava ancora al bancone quando il Dj aveva detto qualcosa
di incomprensibile, aveva capito solo Pete Wentz.
Era partito una specie di ballo lento e la pista si era praticamente
svuotata mentre al suo centro c'era Pete che invitava Ryan a ballare.
In quel preciso istante Brendon, aveva avuto la voglia di uccidere quel
fottuto di Dj del cazzo che si lasciava corrompere da i milioni di
Pete, odiava Pete stesso e odiava la volubilità di Ryan.
"Io uccido quel cazzo di Dj e le sue musiche del cazzo." aveva urlato,
attirando l'attenzione dei ragazzi che si trovavano vicino al bancone.
"Credo che sia giunta l'ora di fargli vedere che sei bravo a ballare,
Brenny." aveva commentato Andy indicandogli la pista.
"Con chi?"
"Vai lì e rubagli Ryan."
Brendon aveva annuito, correndo verso la pista.
Si era messo di fronte ai due ragazzi e, dopo un veloce inchino, aveva
invitato Ryan a ballare.
Ryan gli aveva sorriso, mentre Pete si faceva da parte scomparendo
dalla pista e dirigendosi verso il resto della combriccola che lo
aspettava a braccia aperte.
La canzone era durata relativamente poco, ma non abbastanza da coprire
la fuga dei due ragazzi.
Si erano diretti, infatti, all'esterno del locale, dove tra una
chiacchierata ed un finto ballo, si erano dati il primo bacio mentre
gli altri si complimentavano con Pete ed il suo "geniale" piano...
|