Si
fa presto
a cantare
che il tempo
sistema le cose
si fa un po'
meno presto
a convincersi
che sia cosi'
io non so
se e' proprio amore
faccio ancora confusione
so che sei
la piu' brava
a non andarsene via
a convincersi
che sia cosi'
io non so
se e' proprio amore
faccio ancora confusione
so che sei
la piu' brava
a non andarsene via
forse ti ricordi
ero roba tua
non va piu' via
l'odore del sesso
che hai addosso
si attacca qui
all'amore che posso
che io posso
e ci siamo mischiati
la pelle le anime
le ossa
ed appena finito ognuno
ha ripreso le sue
tu che dentro
sei perfetta
mentre io mi vado stretto
tu che sei la piu' brava
a rimanere mania
forse ti ricordi
sono roba tua
Non va piu' via
l'odore del sesso
che hai addosso
si attacca qui
all'amore che posso
che io posso
Non va piu' via
l'odore del sesso
che hai addosso
si attacca qui
all'amore che
posso
che io posso
ti dico solo
non va piu' via davvero
non va piu' vianemmeno se non va piu' via
salve a tutti!
eccomi di nuovo qua! comincio subito a dire che questa era nata come
one-shot e poi è diventato qualcosa di piu lungo
=) non so piu o meno quanti capitoli prenderà ma spero
comunque che vi possa piacere, vi faccio un po un resoconto..
siamo durante la
registrazione di Elcipse ma mi ero stancata di vedere sempre Jackson a
soffrire perchè Ashley è fidanzata o non se lo
fila, inizialmente, ho deciso che questa volta Jackson sarà
un po il bastardo di turno, spero che vi possa piacere
perchè subito dal primo capitolo si capisce cosa prova lei
per lui ma cosa non prova lui per lei ma un ultra.
si è un
po un casino ma leggete e sarà tutto chiaro spero!
la stronza di
turno si chiama Jennifer sta volta =) a presto, aspetto un
vostro commento con consigli o solo per dire che fa schifo! grazie per
avermi sopportato, ecco il capitolo!
ero
euforica, le riprese
per Elipse stavano per ricominciare e avrei potuto finalmente
rivedere Jackson. al solo
pensiero
il mio cuore fece
ua capriola e nel mio stomaco si levò un volo libero di
farfalle,
era chiaro che mi piaceva e
forse
provavo qualcosa di
piu che un semplice amore, ero innamorata persa di lui, fin dal primo
giorno che entrò in
quel
capannone arredato
alla meno peggio per fare il provino, mi ricordo ancora la sua prima
frase, la prima che ci
scambiammo
piu di tre anni
fa - che parte provi? - la sua voce era pura musica nelle mie
orecchie, ricordo che rimasi a
fissarlo
per qualche
secondo prima di rispondergli.
l'idea
che domani sarei
tornata sul seti del terzo film non mi faceva dormire, continuavo a
rigirarmi nel letto
matrimoniale
mentre
sognavo che al mio fianco ci fosse lui.
mi
alzai incapace di
chiudere occhio, mi buttai sotto la doccia e di nuovo immaginai che
ci fosse lui con me, magari ad
insaponarmi
la schiena.
dovetti
uscire dalla
doccia se non volevo impazzire, mi vestì e mi misi in
viaggio verso
l'aereo porto, la avrei incontrato
tutti
gli altri, le mie
migliori amiche e lui, quel biondo che mi fa impazzire da morire.
parcheggia
la macchina nel
garage dell'aereo porto quando sentì qualcuno chiamarmi,
Kellan.
mi
sbracciai per salutarlo
e quando fu abbastanza vicino lo salutai come si fa con le persone
civili. insieme ci
dirigemmo
all'entrata dove
gli altri ci aspettavano - allora con Jack? - avrei voluto dirgli
bene, lo sogno tutte le notti ma
dovetti
ripensare un
attimo alla domanda che mi era stata fatta - Jack cosa? - domandai
stizzita, mi prese a braccetto
come
fanno le vecchie
comare di un paesino e cominciò a gallinare
-
ma come, non ti sei
ancora dichiarata Ley?- lo
guardai
strabuzzando gli
occhi e arrendendomi all'evidenza, sbuffai mesta e ammisi la
verità
- si vede tanto? -
domandai
sconsolata
levandomi gli occhiali dalla faccia mentre si entrava in aereo porto
- allora era vero - gongolò
felice.
-
in aereo mi racconti
tutto - disse posando la sua valigia al metal detector - e se non
siamo accanto ?- domandai
distratta
facendo lo
stesso, mi venne accanto alzando le sopracciglia - è chiaro
che
ancora non mi conosci -continuo a
fare
su è guiu con le
sopracciglia irritando l'agente di sicurezza.
-
lo ammetto, mi piace e
non poco - confessai, mi ero liberata del bagaglio che adesso giaceva
nella stiva dell'aereo,
di
nuovo Kellan
assottigliò lo sguardo e comincio a fare su e giu con le
sopracciglia calandosi nella parte di Sherlock
Holmes
-
bene Watson - disse
imitando l'accento inglese - abbiamo un problema - disse.
cominciai
a raccontargli
come mi era presa la cotta per lui e da come cotta era divenuta,
amore platonico era diventato.
-
hai mai provato a
dirglielo - mi domandò sempre imitando l'accento inglese,
scossi la
testa diventando triste, lui non
ricambiava
i miei
sentimenti, mi vedeva come una collega, forse come un amica massimo -
elementare Watson - urlò
saltando
per aria e
schioccando le dita - lascia fare a me - disse, nono, no gli avrei
fatto fare nulla a lui, avrebbe solo
peggiorato
le cose, di
nuovo si calò in u altra parte, abbandonando il ruolo di
detective e
diventando Kellan-cupido,
roteo
su se stesso facendo
finta di scagliare frecce mentre correva per la sala di attesa del
Gate - che sta facendo
adesso
lo scimmione? - la
voce di Nikky, esasperata, vedendo Kellan non cambiare mai mi fece
spostare lo sguardo
da
Kellan-cupido - Nikky
-, la abbracciai forte e le chiesi come stava - io bene, lui mi
sembra piu stupido del solito -
disse
ridendo mentre
finiva il suo caffè starbucks - e tu, tesoro come stai? - ci
sedemmo
sulle seggioline, Kellan era
sparito
-bene - mentì,
chissà se anche lei aveva notato come guardavo Jackson
ultimamente -
e con Jackson? -
diventai
granitica, anche
lei, ma era così palese? - Ash, riprenditi tesoro - mi
sfregò il
braccio per darmi conforto
mentre
mi abbandonai sulla
seggiolina blu - non glie l'hai detto? - disse sconvolta, in risposta
mugolai scuotendo la
testa
- Ashley, forse non
ti sei accorta come ti guarda - alzai un sopracciglio poco convinta -
non mi guardare con
quegli
occhioni - disse
abbandonando la scatola del caffè vuota - alla fine delle
riprese gli confessi il tuo amore, vi
sposate
e fate tanti
bambini - la guardai ancora peggio mentre lei rideva come una matta.
piano
piano arrivarono
anche gli altri quindi abbandonammo l'argomento Jackson.
mancava
solo Jackson, non
era da lui tardare specialmente a lavoro , anche se per noi quello
non era piu un lavoro ma
un
semplice motivo per
stare insieme, quando finalmente si decise ad arrivare tutto il mio
entusiasmo si spense, era
accompagnato
da una
ragazza.
entrò
tutto sorridente
salutandoci con una mano, sia Nikky che Kellan, tutte e due al mio
fianco pronti a spingermi verso
di
lui non appena avesse
fatto il suo ingresso ma tutto andò a monte per quella
ragazza
bellissima e bionda, ma
sopratutto
alta.
e
già, era alta quanto
lui senza tacchi, - non oso immaginare quanto sia alta con i
trampoli? - pensò a voce alta Kellan
facendomi
stare ancora
peggio, Nikky invece vedendo il mio umore scendere sotto i piedi
tirò una patta nella nuca
ordinandogli
di stare
zitto.
non
dovevo essere
invidiosa di lei o semplicemente gelosa, Jackson era felice ed era
questo che doveva essere
importante
per me ma non
ci riuscivo ad essere felice anche io, proprio no.
ci
venne vicino per
salutarci e presentarci la bionda che lo accompagnavi - ciao ragazzi
- disse alzando una mano, il
quadretto
sembrava piu
quello di un funerale, Nikky con le braccia incrociate e gli occhi
verdi ridotte a fessure, Kellan
con
le mani in tasca e lo
sguardo basso ed io, ed io? che cosa avrei fatto? mi veniva da
piangere, mi limitai a
sorridergli
prima di
afferrare il cellulare e simulare una chiamata da parte della mia
agente.
mentre
facevo finta di
parlare guardavo lei stringersi al suo fianco e mi sarebbe venuta la
voglia di staccargli la mano a
morsi
- io sono Jennifer -
disse con voce da bambina, mi morsi le mani, sembrava la barbie e lui
era il suo Ken.
chiusi
la finta
conversazione e fui costretta a subire la presentazione - Ash - no,
Ash no ti prego pensai, mi voltai e
mettendo
su una maschera
che nemmeno credevo e gli sorrisi - voglio presentarti, Jennifer - la
biondona mi porse la
mano,
ben curata, il
french rosa orrore pensai, ma come faceva a stare con quella barbie?
- Jennifer lei è la mia
mogliettina
- disse felice
sorridendomi, gli sorrisi di rimando mentre la ragazza, Jennifer
aprì
la bocca in modo
decisamente
stupida pronta
a piantare una scenata - come tua moglie? - domandò
stizzita, mi
affrettai a rimediare il
danno
di Jackson come al
solito- nel film Jennifer - sembrò capire e far tornare in
quel viso
tondo e vuoto, dove non
c'era
niente di vero
l'espressione da bambina stupidina.
era
piu finta di una marca
tarocca e con piu gomme a dosso lei di un canotto, ad occhio
avrà
avuto una quinta, il seno
prosperoso
che stentava a
stare nella maglietta super attillatta, le gambe snelle e il sedere
sodo faceva girare la testa
a
tutti gli uomini che
passavano da li nell'aereo porto, mentre io che cosa ero in confronto
a lei?, io ero bassa, avevo una
seconda
scarsa e il mio
sedere era tutto tranne che paragonabile al suo.
chiamarono
il nostro volo
e noi tutti ci avviammo verso l'imbarco, mi fermai ad aspettarlo ma
lo trovai in tento a salutare
la
sua ragazza - mi
mancherai piccola - disse sulle sue labbra, cercando di fare
l'indifferente davanti agli altri presi e
braccetto
Nikky e ci
imbarcammo.
lo
evitai per tutto il
viaggio in aereo e per tutto il tragitto fino all'albergo dove cercai
in tutti i modi che qualcuno
intrapendesse
una
discussione con me.
un
po di pace la trovai
entrando nella mia stanza d'albergo, buia e terribilmente vuota,
accesi la luce all'ingresso e
posai
la valigia ai piedi
del letto, mi sfilai gli Ugg e mi buttai sul letto tappandomi gli
occhi con il dorso della mano
sperando
che le immagini
di quel bacio tra Jackson e Jennifer svanisse dalla mia memoria ma
non ci riuscivo a
metterlo
via, mi misi a
sedere sul letto e presi l'iphone, feci scorrere il dito verso
destra per sbloccare lo schermo,
Screensaver,
io sulla sua
schiena durante una premier in italia, trattenere una lacrima fu
impossibile anche perchè la
mia
mente tornò a quella
sera quando ubriachi persi, tutte e due ci baciammo e finimmo a
letto.
respirai
profondamente e
presi una decisione, no non buttare l'iphone, aprì la
cartella
immagini e cercai una foto che
non
riguardasse lui o noi
o qualcosa che mi riconducesse comunque a lui.
-
Ashley ci sei? - spaventata alzai la testa dal cellulare, era Nikky, lo
misi da parte
e andai ad aprire, dalla faccia che
fece
si capiva che aveva
capito che non stavo bene - vuoi parlarne? - mi domandò
comprensiva,
scossi la testa, non
volevo
già essere un peso
ad inizio riprese, mi domandò se fossi sicura, le sorrisi
incoraggiante e sembro convinta
-
non vieni a cena? - mi
domandò cambiando completamente argomento - non ho fame -
incrociarlo dopo non averlo
considerato
per tutto il
giorno e vederlo a cena, dove sicuramente la sua donna l'avrebbe
chiamato? no grazie - non
puoi
morire di fame per..
- si zittì improvvisamente, Jackson apparve dalle scale e
venne
verso di noi - Nikky - salutò, lo
folgorò
con lo sguardo ma
non se ne andò - Ash, scusa se oggi ti ho considerato poco -
disse
passandosi una mano
sui
capelli - ma i ragazzi
mi hanno tartassato con mille domande e..- i miei occhi tornarono
rossi – ma sarò tutto per te a
cena
- disse sorridendo -
buonanotte - dissi bruscamente e chiusi la porta in faccia a tutte e
due.
rimasi
con la fronte
contro il legno ghiaccio della porta, fuori li sentivo parlare, o
meglio, sentivo Jackson domandare a
Nikky
che cosa avessi - ha
litigato con il fidanzato- rispose fredda, sentì che si
stava
allontanando dal rumore dei tacchi
mentre
Jackson rimase li,
bussò alla porta, ma perché doveva complicare le
cose -Ashley apri
- mi girai con la schiena
contro
la porta, perché
non capiva che così facendo mi faceva stare male - scusa ho
da fare
- dissi, mi diressi verso il
bagno
e aprì l'acqua
della doccia e cominciai a spogliarmi, sapevo che era rimasto la
fuori, continuò a bussare un paio
di
volte, al terzo rifiuto
se ne andò.
dopo
la doccia mi
addormentai subito senza nemmeno mangiare, il giorno seguente avevamo
il meeting con il resto
della
troup, mi decisi che
almeno a colazione mi sarei dovuta presentare altrimenti avrei fatto
una pessima figura.
mi
sarei dovuta mettere il
cuore in pace, oramai.
in
corridoio una volta
fuori dalla mia stanza incontrai Kellan
-
buongiorno Ley - disse
tutto contento - abbiamo detto a
Jackson
che avevi litigato
con il tuo attuale fidanzato e che non avevi voglia di vedere nessuno
- lo ringraziai ed
entrando
in ascensore
trovammo Jackson.
mi
dette il buongiorno
sorridendomi mentre capivo che cercava di capire il mio umore
giornaliero
-
e così sei fidanzata -
affermò rompendo il silenzio nervoso e imbarazzante che si
era
creato, Kellan lo guardò come
se
volesse ucciderlo - già
- risposi, la scusa funzionava a meraviglia - non vi ho mai visti
assieme - disse di nuovo, fu il
turno
di Kellan di
parlare, anche se a sproposito - spero ci siano le uova, adoro le
uova. voi no?- nella mia mente non
potevo
che ringraziarlo,
stava facendo tutto questo per me,era come una specie di fratello
maggiore.
-
nemmeno io vi ho mai
visti insieme - risposi sarcastica ignorando il discorso sulle uova
di Kellan - anche il becon -
aggiunse,
stava per
cominciare una lite tremenda, e l'ascensore era anche piccola - come
si chiama? - mi domandò,
pensai
rapidamente a un
nome di una persona non famosa e mentre mi spremevo le meningi pensai
al Ben che usavo
con
la mia migliore amica
quando alle medie fantasticavamo sul ragazzo ideale - Ben, fa il
chitarrista in un gruppo -
dissi
tutta contenta - e
la tua ragazza dove lavora? - ero diventata acida di punto in bianco,
ero gelosa come un cane a
cui
hanno sottratto
l'osso. ero gelosa del mio osso si - in un bar - fece spallucce -
nightclub? - azzardò Kellan, dalla
faccia
sembrò colpire e
affondare, decisi di sferrare il mio attacco finale - e dove vi siete
conosciuti alle risorse
umane?-
ok forse questa
era troppo cattiva - nel suo locale - disse incattivendosi, questo
voleva dire che a lei ci teneva
e
la cosa mi rese di nuovo
triste - e voi? - domandò Kellan rivolgendosi a me, sperava
in una
battuta ad effetto ma non
mi
venne in mente niente
così sparai la prima cavolata che mi passava per la testa -
in
palestra - Kellan sorrise a
Jackson
mentre mi indicava
come a dire vedi lei frequenta brava gente ma lui sapeva, Jackson
sapeva che io no
frequentavo
palestre
infatti alzò un sopracciglio dubbioso. il viaggio in
ascensore fini
grazie al cielo e uscimmo, per un
fortuito
caso del destino
il mio cellulare squillo, risposi fingendomi euforica, ebbene si
avevo deciso di farlo soffrire, di
farlo
stare male come
aveva fatto stare male me per tutto questo tempo e specialmente per
il giorno prima, - pronto
Ben
- cinguettai
allontanandomi, dall'altra parte Nikky cercò di capire che
stessi
dicendo - amore mi sei mancato - dissi
facendo
la vocina da
gattina mentre Nikky perdeva la pazienza - ma dove sei amore -
domandai mettendo il broncio, ero
proprio
una brava attrice
- come al bar - urlai, sarebbe stato un disastro, Nikky venne a passo
spedito verso di noi
chiudendo
la conversazione
ma io finì la mia recita - senti amore, devo andare, ti amo
- riposi
l'iphone e mi dedicai a
Nikky
- ma sei impazzita?
- disse sbraitando? Jackson ci guardava sospetto mentre Kellan si
metteva le mani nei
capelli
- Nikky su via non
mi sono presentata a cena ma sono viva - risi nervosamente, il mio
piano perfetto stava per
essere
mandato a l'aria
per colpa sua, la girai di spalle e la diressi verso la sala da
pranzo - andiamo muoio di fame-
dissi
spingendola verso la
sala.
sperai
con tutto il cuore
che Jackson cominciasse a credere a queste sceneggiate, quando lo
spiegai a Nikky sembrò
ben
felice di partecipare.
i
giorni cominciarono a
susseguirsi tutti uguali, la mattina colazione e poi subito riprese,
pranzo di nuovo riprese, cena e
poi
tempo libero se non
dovevamo girai scene di notte.
dissi
a Nikky di passare
se ne aveva voglia, il giorno dopo lo avremmo avuto libero quindi
potevamo andare a letto
tardi,
nessun set ci
aspettava il giorno dopo.
sedute
sul letto a
guardare un film romantico cademmo nel discorso " Jackson"
- sembra proprio innamorato - dissi
mangiando
un biscotto al
cioccolato, sullo schermo la donna stava piangendo l'amore che se ne
era andato - già, però
stanno
male insieme -
rispose Nikky passandomi il gelato - non è vero - dissi non
troppo
sicura - ma tu da che parte
stai
- si alzo mi guardò
negli occhi diventati maliziosi, troppo maliziosi.
spense
la televisione e mi
levò il gelato dalle mani - allora Ash - disse sedendosi a
gambe
incrociate, aveva qualcosa
in
mente glie lo leggevo
negli occhi - è mai successo qualcosa tra voi? - spalancai
gli
occhi, non era successo niente.
-
Nikky - dissi
scandalizzata - Ashley - mi fece il verso prima di riprendere - non
ci credo, siete sempre insieme anche i
giornali
pensano che voi
stiate insieme e mi dici che non è mia successo niente? -
non ci
credeva nemmeno lei,
sospirai
e mi decisi a
confessare - ok qualcosa è successo - presi un boccone di
gelato, al
cioccolato ovviamente.
-
allora? - mi incalzò
allora cominciai a spiegare.
una
volta alla festa di
capodanno di Kellan forse un po sulla scia degli eventi ci siamo
baciati ma niente di piu, e Nikky
non
sembrava troppo
dispiaciuta - c'é dell'altro?- annuì con il capo,
presi un altro
boccone e ripresi il racconto, dopo la
festa
della premiere di
Twilight l'autista portò per ultimi noi due e prima che
scendessi mi
ha acchiappata e mi ha
baciata
- e siamo a due.
qualcosa mi dice che c'è anche un tre - ripresi di nuovo, ad
una
festa ci siamo trovati, non
conoscevamo
nessuno degli
invitati così siamo stati tutta la serata insieme, si era
offerto di
accompagnarmi a casa e
niente
di piu, come al
solito prima di scendere ci siamo baciati, ululò come un
cane -
niente sesso? - disse super
eccitata
- Nikky! - la
ripresi imbarazzata ma aveva colto di nuovo nel segno.
-
a casa sua - ammisi
rossa in viso, urlò di nuovo - la mia tesora, e poi solo
quella
volta? - sembrava convinta ma non
era
così , scossi la
testa e lei spalancò gli occhi - quante? - fece delle
ipotesi di
numero e tutte le bocciavo, arrivate
a
quattro feci si con la
testa mentre lei mi guardava basita - eravamo tutte le volte ubriachi
- cercai di discolparmi - e lei
lo
sa? - lei chi? a gia
Jennifer - voglio sperare di no -.
così
anche le sapeva,
adesso, che per ben quattro volte siamo stati a letto insieme - e
così siete stati addirittura a letto
insieme
- disse
sfregandosi il mento con la mano - e come è stato? - ma che
razza di
domande, tornai di nuovo rossa
in
viso e cercando di
sviare il discorso mi aggrappai ad una su recente presunta relazione
- non cambiare discorsi
carina
- il ghigno
vittorioso mi fece capire che dalla mi espressione si leggeva la
risposta, è vero l'ammetto mi era
piaciuto
e non poco ma non
avevamo mai affrontato il discorso seriamente, subito appena faceva
mattina, raccattavo
la
mia roba e sgombravo -
quindi era solo sesso- era solo sesso, dopo non ne parlavamo mai -
solo sesso - ripetei
con
meno entusiasmo, a me
sarebbe piaciuto ci fosse stato qualcosa di piu ma..ormai era troppo
tardi.
passarono
altri giorni, le
riprese continuavano senza nessun' intoppo, se continuavamo
così il
film sarebbe uscito
puntuale
come promesso, io
e Nikky non eravamo piu tornate sull'argomento "Jackson ed il
sesso".
fummo
lasciati liberi per
l'intero week-end, questo si sarebbe prospettato divertente, una
serata tra di noi, un salto a
ballare
infatti Kellan
stava già organizzando tutto - perchè no -
sentì dire da Jackson alle mie spalle - ottimo allora,
prenoto
per sei? - domandò
contandoci mentre prendeva il cellulare dalla tasca dei jeans -
meglio per sette, viene
Jennifer
per il week- end
- il mio entusiasmo andò in mille pezzi come la mia
autostima, me
la sarei, me li sarei dovuti
subire
per tutta la serata
, le loro occhiatine, baci e carezze - allora una bella pizza per
tutti - esclamò chiamando, mi
sarebbe
sicuramente andata
di traverso.
mi
infilai nell'ascensore
insieme a Nikky che non perse attimo per escogitare un piano -
l'operazione conquista
Jackson
è appena iniziata
- trillò alzando le braccia al cielo stile "alto la al
sudore"
le rivolsi un occhiataccia - no?- disse
abbassando
le braccia,
uscimmo dall'ascensore e ci avviammo verso le nostre camere - non
capisco perchè devo farli
lasciare
- dissi estraendo
dalla borsa la chiave magnetica - semplice Ash, sei innamorata -
cosa? ma che diceva?
scossi
la testa - non
voglio che si lascino a causa mia - entrai in camera e Nikky mi
segui, si sedette sul letto mentre mi
guardava
aprire la valigia
e prendere qualcosa di carino - e allora perchè ti metti il
vestito
che ti ha regalato lui? - mi
guardai
allo specchio,
cavolo era vero, avevo il vestito che mi aveva regalato per il
compleanno di due anni fa, lo riposi
in
valigia e ne presi un
altro in questo modo mi guadagnai un occhiataccia da nikky che si
alzò e lo riprese - Ashley, fai
le
cose per bene - mi
porse di nuovo il vestito - dammi retta - lo presi e inviperita mi
infilai nel bagno - andiamo a
mangiare
una pizza -
protestai - passami i tacchi - dissi sempre dal bagno - allora
perchè
la regina delle ballerine si
mette
i tacchi per
mangiare una pizza? - mi porse i tacchi e senza ascoltarla me li
infilai e uscì dal bagno, con i tacchi
ero
alta quanto lei, senza
però.
mi
feci largo tra borse e
valige e raggiunsi quella dei trucchi e accessori - e adesso che fai?
- mi domandò
seguendomi
con lo sguardo
- se lo devo fare - dissi, presi degli orecchini lunghi di brillanti
e me li infilai, presi poi la
trousse
e tornai nel
bagno, passai un po di Fard sulle guancie e per finire un bel
rossetto rosso, mi voltai una volta a
lavoro
finito verso Nikky che mi sorrise raggiante.
presi
la pochette e mi
avviai con lei verso la sua stanza per permetterle di prepararsi
anche a lei mentre già
pregustavo
la seratina,
molto interessante.
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