Dimmi che mi ami

di Lovely Grace
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Prologo
Jacob Pov

Ero masochista: stare lì era doloroso, ma senza non potevo vivere.
Come tutti i giorni, ero seduto al tavolo della cucina di Bella, accanto a Renesmee, che faceva i compiti.
Passavo così le mie giornate: a guardarla studiare.
Erano ormai passati quattro anni da quando avevo avuto l’Imprinting con lei e non avevo smesso per un solo minuto d’amarla.
Ormai Nessie aveva diciassette anni, ed era bellissima.
Altro che Rosalie!
Aveva i capelli castani con riflessi dorati, riccissimi, che le arrivavano sopra le spalle; i suoi occhi marroni erano più belli di quelli della madre, e le sue labbra erano così rosse e così carnose, da sembrare un bocciolo di rosa.
Dio solo sa quanto avrei voluto poterle sfiorare con le mie.
Chissà se un giorno ci sarei riuscito. Questo era il mio pensiero fisso, il mio incubo in pieno giorno. Io l’amavo, ma non sapevo se lei ricambiasse. L’Imprinting doveva essere seguito da tutti e due, ma non esistevano regole precise, e lei poteva anche essere l’eccezione. Insomma, Nessie era Nessie, era quasi unica, ed era l’unica ad avere un legame con un mutaforma come me.
Mi ero promesso di starle vicino, sempre, vederla crescere e aiutarla in ogni momento, senza aspettarmi altro, ma non era facile. Da piccola mi vedeva come un fratello con cui giocare o confidarsi, ma ora che era cresciuta, era cambiata.
Nonostante i suoi quattro/diciassette anni, ne dimostrava molti, molti di più. Era un piccolo genio, a volte più intelligente di quel succhiasangue di suo padre.
Era più consapevole di ogni cosa: rifletteva attentamente, non dava mai niente per scontato.
Nonostante ciò, non aveva ancora capito di amarmi.
Spesso, quando alzava lo sguardo dai compiti e mi guardava con quell’espressione intensa, carica, come se fossi la cosa più bella al mondo, m’illudevo, ed ero pronto a baciarla, a farla mia. 
Ma quel giorno, sembrava non arrivare mai.
 





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