Glass Slipper of
Cinderella
Fushigiboshi.
Onisama no kuni. Rein no
beddorumu.
“È
ora
di andare, principessa Rein.”
“Sì,
Camelot.”
Da
quando sei diventata così diligente, Rein? Da quando in qua
ti atteggi ad
essere “la principessa leggermente principesca di
Fushigiboshi”?
Forse
da quando hai notato che qualcosa, anche se impercettibilmente,
è cambiato?
Sorridesti
guardandoti allo specchio. Prima cominciava quel stramaledettissimo
ballo in quel regno, prima finiva e
meglio era.
Qualche
ultimo tocco di quel trucco quasi invisibile, una leggera sistemata ai
capelli
ed eri a posto.
Da
quando hai cominciato ad essere così perfetta?
Fushigiboshi.
Tsuki no kuni. Hoshi no
izumi.
“Onisama
no kuni, le principesse Fine e Rein!”
Vi
annunciarono come sempre. La cosa non ti sorprese poi così
tanto, erano tanti
anni che entravate in scena in quel modo. Anche se non inciampavate
più.
Tu
sorridesti
calorosamente a tutti, e andasti dritto per la tua strada.
Non
ti
importava cosa pensassero le persone. Quel giorno non volevi sapere
nulla,
preferivi passare una serata piacevolmente tranquilla.
Qualche
chiacchierata con gli amici, un paio di balli a chi lo concedevi
sarebbe stato
perfetto.
E
così
fu.
Prima
di
ritornare al tuo palazzo, c’era ancora un evento –
il motivo di quel ballo – in
programma.
Il
Hoshi no izumi era la
festività del Tsuki no kuni
per eccellenza. Le stelle,
l’acqua e l’amore si intrecciavano per formare
un’unica magia.
Fissasti
l’acqua del lago, senza desiderare di sapere cosa ti
riserverà il futuro.
Proprio
te, che sei quella romantica, non provi alcuna emozione di fronte a
qualcosa
come questo?
“Ti
diverti, Rein?”
Ti
voltasti per incontrare le iridi del possessore di quella voce che
conoscevi
fin troppo bene. “Oh, Eclipse.”
“Com’è
che non fai un’espressione estasiata di fronte ad uno
spettacolo come questo?”
ti chiese con la sua solita voce tagliente. Tu sorridesti:
“Non sono più una
bambina.”
“Hai
ragione.” Era la prima volta che ti dava ragione, non era
così? “Quindi –
continuò – immagino che avrai una persona da
ammirare veramente, non come quel
damerino.”
Ci
pensasti per qualche secondo. “Sì.”
“Chi?”
“Cenerentola.”
Lo
vedesti che faceva una faccia stranita, e ridesti. “Non avevi
detto che non eri
più una bambina?” ti ricordò.
“Certo. Però l’ammiro per la sua azione
lo stesso.”
“Ovvero?”
“Lei
ha
fatto a credere tutti che aveva perso la sua scarpa di cristallo
accidentalmente. Però, scommetto che in verità la
scarpa le calzava a pennello,
e lei l’ha fatto cadere apposta.” Lui ci
pensò per qualche secondo. “In
effetti.”
Quella
sera, prima di andare a dormire, fissasti il cielo limpido e stellato.
Sorridesti.
Cenerentola
aveva mentito per prendersi quello che voleva.
Volevi
farlo
anche tu, non è così?
N/A:
Mmh. Una flash fiction nata
in 10 minuti.
Bah,
non ho niente da dire, sinceramente :) Mi è venuta in mente
così, dopo tanto
tempo che non scrivevo su Shade e Rein.
Onisama no kuni
è il
Regno del Sole. Tsuki no kuni
è il
Regno della Luna. Hoshi no izumi
è la
Primavera delle stelle.
Boh,
spero vi gradisca :D
Rainy.
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