Sotto un Cielo di Pioggia

di telesette
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Akane e Ranma sono sposati, ormai...

Seduta nel silenzio del suo ristorante, Ukyo rammenta con tristezza ogni singolo momento: le risate, gli sguardi, i sorrisi... Oramai però tutto è finito, la decisione è presa. Accanto ai suoi piedi c'è la valigia fatta, e ciò che l'aspetta in futuro è un'incognita persino per lei. Alzandosi lentamente, si aggiusta con noncuranza le pieghe della gonna; afferra la sua fedele pala da forno, da' un ultimo sguardo intorno e, uscendo in strada, si chiude la porta alle spalle. E' stata una decisione difficile, quella di chiudere il ristorante, ma necessaria: logicamente non prova rancore verso Ranma, la scelta del ragazzo è amore e lei lo sa benissimo; ma ogni cosa qui le ricorda i momenti trascorsi insieme, i sogni e i progetti di quando erano bambini, e la tristezza insopportabile di averlo perso per sempre. In fondo è meglio così, meglio scomparire in silenzio; il tempo necessario per accettare questa realtà e potersi rifare una nuova vita altrove.

Il cielo è piuttosto nuvolo oggi, minaccia di piovere, infatti dopo alcuni secondi viene giù un leggero scroscio. La pioggia cade giù, senza violenza, gocciolando sui capelli e sui vestiti, e le sue scarpe producono quel sonoro "scic-sciac" ad ogni passo. Purtroppo l'ombrello è rimasto nel locale, e andare a prenderlo non avrebbe senso, Ukyo non ha assolutamente voglia di ritornare sui suoi passi per una banalità del genere. Così procede senza fretta, col capo chino e lo sguardo assente, e la mente rivolta altrove. E' talmente assorta nei propri pensieri che non si accorge neppure di aver urtato qualcuno per sbaglio. Subito alza gli occhi e fa per chiedere scusa ma... Ryoga ?!?

Il ragazzo è più veloce di lei nello scusarsi.

- Mi dispiace signorina - dice. - Mi scusi...

Al solito, pensa Ukyo, probabilmente non l'ha nemmeno riconosciuta. E' anche vero che, vestita così, chiunque farebbe una certa fatica a riconoscerla; l'unica cosa che la distingue è la pala da forno sulla sua schiena.

- Un momento, tu non sei... Ukyo, giusto ?

Lei annuisce. Strano che se ne sia accorto, in fondo anche lui è alquanto abbattuto: la sua dolce Akane si è sposata con un altro; e anche lui ha più di un motivo per volersi allontanare da questa citta, così carica di ricordi, il prima possibile. Nessuno dei due apre bocca, entrambi sanno benissimo quello che provano, non ha senso fare discorsi del tipo: "ciao, come stai"; "tutto bene, speriamo che smetta"; etc. Intanto la pioggia aumenta di intensità e Ukyo è ancora senza ombrello... Malgrado il pudore e il rispetto del suo silenzio, nessuno tirerebbe via, lasciando una ragazza sola sotto la pioggia.

- Posso accompagnarti, se vuoi ?

Ukyo rimane abbastanza sorpresa da questo gesto tuttavia, vedendosi riparata di colpo dall'ombrello di Ryoga, non può fare a meno di sentirsi piacevolmente colpita.

- Grazie - risponde, con un leggero cenno di assenso.

Quasi meccanicamente, afferra il braccio del giovane ed entrambi si incamminano insieme lungo la strada. Niente baci o "colpi di fulmine", niente di così improbabile; solo una presenza vicina verso la stessa identica meta, il resto è nelle mani del fato.

 

NOTA:

"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni

Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...





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