Mi è caro
questo piccolo straccio di cielo
tessuto da mia madre quando era bella,
dalle canzoni che mi hanno fatto ballare
da quelli che ho potuto amare, da quelli
che invece non ho potuto ancora e da
quelli che non potrò mai tenere con me.
Questo piccolo straccio di cielo
che si difende dai palazzi, lui che
non si rammarica di nuvole ma
porta sempre quel colore chiaro che
vedevo dalla grande finestra nel
castello dove correvo bambina
gettata su monti che non sono più.
Lo stesso colore che mi riempie la bocca
e le mani quando torna a suonare quel
vecchio stereo nero che non imparerà
nuove canzoni, quando sento l'odore di
capelli bianchi, bianche morbide colline
un tempo fitta trama della mia culla,
ora pulviscolo battuto dal vento, che
talvolta si lascia scoprire dal sole,
che vaga stanco sernza colore né forma.
Né colore né forma hanno queste strade,
queste case, le auto, questi alberi,
senza confine né sapore esistono.
Ma esiste per amore dei miei occhi
questo piccolo straccio di cielo
2/8/2010 |