Ci rivedremo presto niño!!!

di Yumeji
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Stava correndo.
Correva e inciampava tra le proprie gambe, scivolando a terra graffiandosi la pelle sulla spiaggia ruvida e secca, ma subito si rialzava.
Ricominciava a correre solo per raggiungerlo, per non perderlo di vista lungo la costa.
La sua nave,  un puntino lontano verso un orizzonte all’apparenza infinito.
L’aria salmastra del mare cominciò a pizzicargli le guance, bagnate da lacrime dal sapore amaro, lavando via i granelli di sabbia dal volto. Una sensazione di solitudine e di abbandono gli invadeva il petto, risalendogli su, lungo la gola.
Si fermò, raggiungendo il punto in cui le onde gremivano la terra, il posto più vicino a lui dove potesse arrivare. I suoi vestiti s’inzupparono mescolando il salato del mare a quello del pianto, i tessuti cominciarono ad aderirgli alla pelle, rendendo difficili i movimenti.
Da qual momento non poteva più avanzare.
- Torna presto, bastardo...- sussurrò il piccolo Lovino, stringendo strette, strette la mani a pugno e chinando il capo, non voleva assistere al momento in cui l’avrebbe perso dalla sua visuale.
- Ci rivedremo presto niño!!! – urlava invece Antonio dal parapetto della nave, usufruendo di tutta l’aria che aveva nei polmoni, sgolandosi perché il suo saluto raggiungesse il giovane italiano, rimanendo quasi senza voce per farsi udire.
Non poteva sapere se Romano fosse ancora lì, la terra era ormai divenuta una sottile striscia scura sul mare, forse se ne era andato non appena avevano mollato gli ormeggi e urlato “levare l’ancora”.
Se però vi era anche solo una minima possibilità della sua presenza, Antonio era deciso di fargli sapere con tutto il cuore del suo amore*. Della fatica e la sofferenza con cui lo lasciava.

Lovino sapeva essere un fatto impossibile, ma avrebbe giurato di aver sentito la voce di Carriedo in lontananza, mentre gli prometteva un suo rapida ritorno....
E mai parole si rivelarono più false.
Quelle sentite dal piccolo italiano altri non erano che voci del vento.
Bugie, formate da inutili suoni, prive di un vero significato.
Perché Antonio non sarebbe tornato, non nel breve tempo che aveva previsto almeno. Dovettero trascorre degli anni prima di un loro nuovo incontro.

Il cielo di quel giorno sapeva di Nostalgia.


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Ma saAAAlve gente!! Spero vi siano piaciute queste 360 parole ^^ , sapete, avvolte stare in classe è piuttosto noioso, per questo nascono certe cose (oltre che dalla mia insonnia).
Cmq in questa breve FF ho ricreato un ipotetica scena sulla partenza di Spagna e su cosa chibiLovino avesse provato in quel momento, per la cronaca [*] qui il sentimento di amore a cui fa riferimento Antonio è legato ad un amore di tipo fraterno, ed è questo il rapporto che li lega (almeno in questa FF), poi ovviamente il sentimento provato dall’iberico si evolverà man mano con la crescita dell’italiano ^^
Dimenticavo le parole di Antonio diventano false perché perdono il loro significato, essendo che le ha affidate al vento, invece di dirle a Lovino quando avrebbe potuto.

Spagna: Quindi sarebbe colpa, mia..? *sull’orlo del pianto*
Yumeji: No, in realtà il tuo mancato ritorno è a causa di Inghilterra (mode pirata) che affonda la tua nave, ti fa prigioniero e comincia a trattarti come un cane ^^
Spagna: ... *rabbrividisce*
Yumeji: Cooomunque, ancora grazie per aver letto queste 360 parole e PLEASE commentate!

Bye-bye
... E alla prossima ;-)))




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