Couple - A braccietto van su per la stradin

di RBlaine
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[ Ho deciso di fare una raccolta su House dopo aver visto l'ultima puntata della settima stagione. Ogni capitolo trattera di una particolare coppia, non solo dal punto di vista "romantico". Potrebbe essere una coppia di amici, di nemici, di conoscenti e così via. Ah, saranno tutte drabble o flash-fic (più o meno). Voglio essere sincera: ho poco tempo e sono incostante; però prometto che mi impegnerò a pubblicare regolarmente - il più possibile.
Apro la serie con il protagonista e la Cuddy. Non ne sono soddisfattissima (la prossima è venuta meglio), ma nemmeno troppo abbattuta.
A voi. Ah, e per favore, lasciate un commento. Non è carinissimo leggere e andar via come se non fosse successo niente. Lasciate un impronta di voi, e verrete ricordati nei secoli dei... Okay, basta.]

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Felicità


Essere felici non era una cosa semplice.
Prima di tutto, occorreva riuscire ad esserlo. Come, quando, per merito di chi... ma sopratutto come; domande che occupavano un sacco di tempo ed energie utili per altre cose. Curare i pazienti, per esempio. O trovare un modo efficace per soffocare la gatta di Wilson.
Poi bisognava mantersi così. Stare attenti a ciò che fi faceva, sforzarsi di cambiare, assecondare richieste assurde. Era dannatamente irritante e anche immorale: come poteva la Cuddy costringere l'uomo che amava a diventare qualcun altro? Che razza di despota!
E in più, la felicità esigeva anche dei sacrifici. Guardare i propri pazienti dell'ultimo mese morire uno ad uno, salvo qualche eccezione; vedere i propri successi di medico diminuire con costanza, anche se in modo appena percettibile; osservare la propria libertà e il proprio cinismo sfumare in qualcosa di meno estremo, meno House.
Ecco in che cosa si era trasformato. In Gregory. Un dottore appena al di sopra della mediocrità, che assisteva a più morti di quante fossero suo diritto.
Ma, dopotutto, era stata una sua scelta. Aveva puntato sulla felicità. La felicità che a detta di tutti si meritava - e alla fine aveva cominciato a crederci anche lui.
In fondo lo diceva da sempre: l'egoismo era una delle sue più grandi qualità.





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