Friendship....
Da quando erano bambini
avevano sempre adorato farlo. In quel modo,in quei momenti, si
sentivano legati più che mai, nonostante le diversità che
li contraddistinguevano.
All'inizio, lui, quel gioco non lo conosceva neppure,preferendo
trascorrere i pomeriggi a studiare,esercitarsi in palestra o,
semplicemente, restare solo a riflettere, totalmente disinteressato a
ciò che gli accadeva intorno. Poi, un pomeriggio, quel
pomeriggio d'autunno,conobbe lei,Tenten; allegra, intraprendente,solare
con i suoi splendidi occhi nocciola,e le paffute guancie rosate, quella
bambinetta sprizzava energia da tutti i pori, mentre era solita
correre, giocare a calcio o a palla avvelenata con gli altri
bambinetti. Tra tutti questi ultimi, aveva adocchiato proprio lui, che
l'aveva incuriosita per quel suo carattere freddo, chiuso e distante
che proprio non riusciva a spiegarsi. Così diverso, troppo
diverso dagli altri ragazzini che insieme a lei frequentavano il
parco. Troppo diverso da lei.
I pomeriggi trascorrevano così: lui, seduto sull'ultima panchina
ai piedi di un enorme quercia, intento a leggere uno dei suoi
voluminosi tomi, mentre lei a qualche metro, lo osservava,
studiandolo con interesse quasi fosse un raro tipo d'insetto.
Però,arrivò finalmente il giorno in cui Tenten, stufa di
osservarlo in silenzio, decise di provare un approccio. Vestita con un
semplice pantalone rosso e un maglioncino bianco panna, fece qualche
passo verso di lui, fino ad arrivargli di fronte; Neji all'inizio
nemmeno la calcolò, aspettando, forse, che prima o poi se ne
sarebbe andata via.
La piccola Tenten invece, rimase lì ferma per una quindicina di minuti buoni, prima di proferir parola:
- Ciao, come mai sei qui tutto solo? - chiese con una vocina candida e infantile.
Neji sollevò un attimo lo sguardo niveo,notando la reazione
sorpresa della bambina alla vista di quegli occhi. Abbassò
subito gli occhi sul libro senza rispondere. La ragazzina non le
piaceva, tutte codine e zucchero..
Tenten ritentò.
- Io sono Tenten e tu?- disse tendendogli la manina.
Il bambino,osservò la mano tesa, poi, per l'educazione che gli
era stata imposta, scostò il libro e gliela strinse.
-Io sono Neji Hyuga. Ciao.- rispose atono,sperando di scrollarsela di dosso.
Ma, aihmè, non fu affatto così. Tenten gli rispose con un
ampio sorriso, per poi riempirlo di domande o di battutine divertenti.
Neji, rimase interdetto le prime volte, in seguito però
cominciò a partecipare alla conversazione, sempre più
interessato e incuriosito.
Un freddo pomeriggio di novembre, Neji aspettava la sua oramai compagna
di giochi, al cancello del parco, ma dopo mezzora non la vide arrivare.
Sbuffò contrariato, lui, che odiava i ritardi.
Lo colse ad un tratto, una brutta sensazione, come un brivido freddo
lungo la spina dorsale. Preoccupato si avviò verso il piccolo
boschetto che costeggiava il parco giochi, come se avvertisse che
qualcuno o qualcosa aveva bisogno di lui. Fatti pochi metri nel folto
degli alberi, vide un piccolo pozzetto, dal quale provenivano dei
concitati singhiozzi. Si sporse oltre al bordo, per trovarsi di fronte
una Tenten in lacrime che si teneva la caviglia tra le manine.
- Ehi Ten, cosa ti è successo adesso? - chiese con tono stizzito per celare la preoccupazione.
La ragazzina gli rispose tra i mille singhiozzi, che era caduta e si
era fatta male alla caviglia e al polso. Il ragazzino sospirò,
poi cercò un modo di tirarla fuori. Quando finalmente ci
riuscì, se la sistemò sulle spalle, mentre lei, piccola
com'era si aggrappò a lui come un piccolo koala. Fecero un pezzo
di strada, verso casa di lei,in ssoluto silenzio...Poi la piccola
parlò.
- Neji, ti ringrazio. Sai, c'è una bella vista da quassù..- disse scherzosamente, ridacchiando.
- Prego. E comunque non sono poi così alto eh!- puntualizzo
lui,come al suo solito,provocando un piccolo borbottio da parte di
Tenten.
Quando giunsero alla piccola casetta dove abitava la bambina, lei esulltò.
- Da qui ce la posso fare. Non voglio metterti nei guai.- sorrise
timidamente,mentre lui la metteva giù- Grazie ancora, mi
prometti che lo rifaremo??- chiese con gli occhio lucidi e speranzosi.
Neji sospirò.
-Va bene,ora vai.- la salutò,per poi tornare anche lui verso casa.
Alcuni anni dopo.....
Il cielo era grigio, denso di nuvole nere che promettevano che di lì a poco ci sarebbe stato un bel temporale.
Neji Hyuga, attraversava la città, a passo tranquillo
appena uscito dai corsi universitari; dopo il liceo, si era iscritto
all'università di Tokio, e ben presto si sarebbe laureato in
psicologia.
Ora, mentre percorreva il marciapiede in silenzio, scorse una piccola
figura acucciata a qualche metro di distanza e sorrise tra sè.
Le si avvicinò.
- Ehi,serve una mano?-
La ragazza lo guardò con i suoi occhi castani che subito
s'illuminarono mentre un ghignetto divertito le si dipingeva sul volto .
- Ciao Neji. Da dove sbuchi?- chiese, eludendo la domanda.
Neji la guardò con gli occhi chiarissimi. Quella bella
fanciulla, era la sua vecchia amica Tenten, campionessa di kendo
e migliore studentessa dopo di lui, all'università di Tokio
nella quale era acceduta con una borsa di studio. Si sarebbe laureata
in ingengeria fra due anni.
- Tornavo dall'università..Tu cosa combini, lì a terra?- domandò inarcando un sopracciglio.
Lei sbruffò,poi guardò intorno a sè, e nuovamente negli occhi dello Hyuga che attendeva una risposta.
- Agli allenamenti,sono scivolata e ho preso una storta......- disse leggermente imbarazzata.
Lui, sorrise brevemente, voltandole le spalle e facendole cenno di salire.
- Vieni su!- disse fintamente contrariato. Adorava quella ragazza tutto
pepe, scapestrata e maldestra. Così diversa da lui.
Tenten salì agilmente sulle sue spalle,allacciandogli le braccia
al collo. Lui, dovette prenderla per forza per le cosce, e questo
provocò non poco imbarazzo. Se lei l'avesse visto ora,
tutto rosso...
- Neji- lo chiamò d'un tratto.
- mmh?-
- Ti ricordi ancora, la prima volta che mi hai portata a casa in questo
modo?- chiese, persa tra i ricordi con un dolce sorriso sul volto.
Neji annuì. Come poteva scordarlo. Erano diventati amici così, tra un ruzzolone e l'altro....
-Neji- riprese la ragazza.
- Mmh?-
-Noi resteremo amici per sempre?- chiese teneramente, quasi con quel suo tono infantile, da bambina
Neji quasi se l'immaginò nuovamete piccola e spaurita con le sue crocchie e il pantalone rosso...
-Bhè, per sempre è tanto tempo...- rispose di getto.
Cadde il silenzio. Tenten per un bel pò non disse nulla..Neji improvvisamente ridacchiò.
- Certo,sciocchina..- disse poi- Saremo amici per sempre...-
- Conta su di me- rispose allegra la ragazza.
- E tu...su di me...- rispose il giovane, mentre ancora proseguivano
alla fioca luce del tramonto che si facea spazio tra le nubi,quasi a
voler incorniciare i profili dei due ragazzi.
-
Tenten?-
-
Mmh?-
- La prossima volta che vuoi essere portata sulle spalle, perchè ti scoccia camminare, puoi chiedermelo direttamente-
Ops. Beccata.
The end!!
Salve carissimi lettori di EFP!
Dopo una lunga assenza, eccomi tornata con una nuova e dolcissima ficcy, che spero gradirete anche voi.
Dedicata a tutte le persone a cui tengo tantissimo e che mi vogliono bene. Dedicata al mio amicone DADO, ti voglio bene.
Alla
prossima!!
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