tell me would you kill...

di Laura Anita Winchester
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“Corri!”
Cercavo di prendere fiato, mentre scendevo veloce la collina.
Dietro di me i mangiamorte e Voldemort mi seguivano urlando e distruggendo ogni ostacolo che si trovavano davanti.
Gemetti, quando un ramo mi tagliò all’altezza dello zigomo.

- Ti stiamo raggiungendo! – disse una voce femminile, accompagnata da una risata che mi fece rabbrividire.

Bellatrix.
Superai altri alberi e mi voltai, lanciando un incantesimo contro di essi.
Un polverone si alzò dalla radura.
Riuscii a guadagnare terreno, ma non mi fermai.
Vidi una roccia abbastanza grande da nascondermi.
Girai a destra e mi lanciai dietro di essa, mentre le voci mi raggiungevano.
Aspettai che mi superassero per respirare.
Guardai la sagoma di Voldemort sparire oltre la collina.
Dov’era Harry? E Ron?
Dov’erano finiti tutti?
Toccai il graffio sul viso e mi guardai la mano.
Sanguinavo, ma non era grave.
Lo schiocco di un ramo spezzato mi fece voltare di scatto, verso la radura davanti a me.
Puntai la bacchetta e cercai di fare meno rumore possibile.
Mi alzai instabile sulle gambe fasciate dai jeans strappati.

- Chi c’è? – sussurrai come un’idiota.

Forse, se rimanevo in silenzio non mi avrebbero mai trovata.
Una sagoma comparve da dietro un albero.
Ci misi qualche secondo a metterla a fuoco – Malfoy.
Lui si avvicinò con la bacchetta puntata – Non dovresti essere qui.
Deglutii – Nemmeno tu.
Lui scosse il capo – E’ il mio momento. Sono stato scelto.

- Quindi vuoi uccidermi? – sussurrai.

Lui esitò – Io…
Un urlo ci fece voltare entrambi.

- Stanno tornando – disse lui, riconoscendo le voci dei mangiamorte.

Lo guardai supplicandolo – Lasciami andare.

- No! – urlò.

- Draco, tu non vuoi tutto questo.

- Io sono stato scelto – ripeté.

Il braccio iniziava a farmi male e il tempo stava diminuendo – Tu non dipendi da nessuno, Draco. Sei forte.

- Stai zitta – sussurrò, mentre i suoi occhi si facevano lucidi.

- Draco – supplicai nuovamente.

Lui rimase immobile con la bacchetta puntata.
Altre grida.
Approfittai del suo momento di distrazione per colpirlo.
Lui cadde a terra e mi guardò correre via.
Potevo ancora sentire la sua voce che mi supplicava – Non lasciarmi solo con loro.  




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