Mi chiamo Morena, ed ero un angelo di Dio; dico ero poiché ora non lo sono
più. Dicono che il nostro Signore sia Misericordioso, ma non è sempre così, per
me non lo è stato. Sarà perchè le donne angelo non gli sono mai andate davvero
a genio, o almeno io la penso così, e continuo a pensarlo, ma io non fui
riammessa al Paradiso, dopo esser caduta.
Sono sempre stata uno spirito in qualche modo diverso; la mia diversità si
vide quando presi parte al tradimento degli angeli capeggiato da Lucifero,
l'angelo più bello e buono che abbia mai davvero conosciuto, dilaniato dal
senso d'abbandono quando Dio scelse suo figlio per sedere alla sua destra e non
lui. Lo capisco, anche io avrei agito in quel modo. La tirannide camuffata di
Dio, la gabbia dorata e brillante che è il paradiso non mi andavano più giù. E'
stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, tutto qui. Quella scelta
cambiò la vita di molti angeli, angeli neri, angeli caduti.
Sono caduta proprio per questo, io. Sono una serpe che morde la mano che
l'ha nutrita, questo è quello che mi hanno detto quelli che una volta erano
miei amici e compagni; ma la verità è che sono troppo umana, ed è proprio
questo il mio peccato. L'essere una mezzosangue, una volta mezzo angelo, ora
mezzo demone. La vita in mezzo ai miei "mezzi-simili" non è male, anzi. E
neanche la vita all'inferno lo è. Non è vero che i demoni sono tutti malefici e
malvagi, è una cattiveria gratuita che gli angeli e gli umani spargono su di
noi. Ma ho smesso di curarmene. Vivrò come un'umana fino alla fine dei miei
giorni, e la sola cosa che mi differenzierà da loro sarà proprio che la mia
vita avrà fine molto dopo rispetto la loro.
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