Dentro il guscio
Sibilla Cooman, avvolta in uno scialle luccicante, sedeva scomposta su
un morbido pouf nella sua torre. Era una calda domenica primaverile e
la donna fissava il cielo azzurro intenso, le mani abbandonate sulle
gambe a sostenere debolmente una sfera di cristallo.
D'un tratto, una botola poco distante dai suoi piedi si aprì
e un cappello a punta verde smeraldo fece la sua comparsa nella saletta
semibuia.
La donna trasalì, si sistemò gli occhiali sul
naso e dandosi un contegno si preparò ad accogliere
l'inaspettato visitatore.
«Salve, Sibilla!» la salutò cordialmente
una voce allegra.
«Buongiorno, Albus.» rispose la Cooman con tono
volutamente pacato e profondo.
«Non ti si vede da un po'. Come stai?» le
domandò il preside guardandosi intorno per poi sprofondare a
sua volta in un basso pouf.
«Oh, ho visto cose terribili, Albus! Se tu sapessi cosa ci
riserva il futuro... neanche tu potresti... un così pesante
fardello... conoscere l'avvenire...
responsabilità...» cominciò a
borbottare la professoressa, portandosi teatralmente una mano alla
fronte.
«Capisco, Sibilla, capisco.» rispose distrattamente
Silente, tirando fuori dal mantello un pezzo di cioccolata e
cominciando a sgranocchiarlo. «Ne vuoi un pezzetto anche tu?
Gli elfi hanno superato loro stessi quest'anno nella produzione di
dolcetti!»
La Cooman guardò stranita Silente, poi cominciò
le sue oscure predizioni.
«Guarda, Albus! Scorgi la Morte nella sfera di
cristallo?» chiese con voce stridula e facendo agitare il
fumo vaporoso e vorticante.
Gli occhi limpidi di Silente indagarono nella palla che la
professoressa gli aveva messo sotto il naso. «Mmm... sarebbe
quella cosa con due grandi orecchie?»
«È il Gramo!» annunciò con
voce tombale la Cooman, facendo tintinnare i numerosi braccialetti al
polso.
Vedendo che la sua tragica profezia non aveva per nulla colpito
Silente, che anzi continuava a gustarsi la cioccolata, la donna
aggiunse preoccupata: «E non è tutto, Albus!
Dovresti vedere i fondi di the...». Si alzò e in
un vortice di luccichii si diresse verso un basso tavolino dal quale
raccolse una tazza di ceramica blu e bianca, per poi tornare dal
preside.
«Lo vedi? È lui!» strillò
agghiacciata, per poi cadere svenuta su una sedia.
Silente guardò attentamente i fondi, poi posò la
tazza ed esplose in un potente starnuto.
«Ah, questa maledetta allergia!» si
scusò il preside, tirando fuori da sotto il mantello un uovo
sodo vivacemente colorato. Aveva appena cominciato a sgusciarlo, quando
la Cooman rinvenne momentaneamente dal suo stato semi-comatoso e
profferì sinistramente: «Potrebbe essere l'inizio
della fine, Albus!».
«Hai ragione, Sibilla. In ogni caso, quello dentro la tazza
di the a me sembra proprio un coniglietto.»
La Cooman si rizzò scandalizzata e si avvolse più
strettamente nello scialle con aria superiore, mentre il preside
mangiava in un sol boccone l'ovetto e poggiava il guscio rotto sul
tavolino. Lo riparò con un lieve tocco di bacchetta e lo
strinse nella mano.
Si alzò e, sorridendo alla professoressa, disse:
«Su, Sibilla, per un giorno dimentica tutte queste
disgrazie!». Si chinò, ruppe l'uovo e le
lasciò scivolare un pulcino pigolante sul palmo della mano.
«È Pasqua!».
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Buonasera!
Ed eccomi qua con questa ff partecipante al “Flash di
Pasqua” contest indetto da Eruannë sul forum di Efp
:)
AUGURO UNA FELICE PASQUA A TUTTI VOI!
Vi riporto il giudizio della giudiciA:
Seconda classificata a parimerito: Dentro il guscio di Beatriz Aldaya
Grammatica e sintassi 19.75/20
Stile 14.75/15
Originalità della trama 15/15
IC e caratterizzazione 15/15
Attinenza col tema 10/10
Parere personale 5/5
Totale 79.5/80
Questa storia è bellissima, dico davvero, mi è
piaciuta veramente molto. Complimenti^^
È scritta in modo sublime, ogni parola è scelta
con cura e nulla è lasciato al caso. Ho trovato i personaggi
perfettamente IC: Sibilla è esattamente quella che abbiamo
trovato nei libri (e che io stessa più di qualche volta ho
portato all'esasperazione XD), l'hai resa veramente bene, le sue
predizioni come sempre fanno un po' acqua da tutte le parti e... no,
non voglio rovinare la sorpresa a chi la leggerà; Albus
è... un genio, non ho altri termini per descriverlo.
Ho tolto 0.05 a Grammatica e sintassi per una "f" di troppo in un verbo
(altrimenti la storia da questo punto di vista sarebbe stata perfetta)
e allo Stile per i troppi punti esclamativi nei discorsi diretti: a mio
avviso qualcuno poteva essere sostituito anche da un punto, soprattutto
quando è Albus a parlare.
La trama è assolutamente originale, mi è piaciuta
molto anche per questo e l'attinenza col tema è piena.
Ti rinnovo ancora i miei complimenti^^
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