Hermione, the life before Hogwarts.

di Khaleesi
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Prima di leggere: Non ho letto il primo libro di Harry Potter, quindi se qualcosa è incongruente nel racconto mi scuso.

Tutti i personaggi citati sono frutto della geniale fantasia di J.K. Rowling.

 

 

 

 

Hermione, the life before Hogwarts.

 

La ragazzina urlò forte e a lungo, «Mostro, va’ via!».

«Jules, io non volevo… Insomma non è stata colpa mia!», cercò di difendersi Hermione. Jules la fulminò con lo sguardo, i riccioli biondi che danzavano ad ogni movimento, prese una ciocca di essi e la spostò oltre la spalla per non farla inzuppare di inchiostro nero appiccicoso che invadeva tutta la sua maglietta. «Tu! Guarda cosa hai fatto! Era la mia maglietta preferita!», strillò isterica Jules. Gettò con una manata la boccetta d’inchiostro mezza vuota che Hermione aveva ancora in mano, e trascino giù anche i vari libri che portava con se la ragazza. Cadde anche quel libro. «Cos’è questo coso?!», disse Jules con tono disgustato cercando di prendere Storia di Hogwarts. Hermione fu più veloce e si getto a terra, inzuppandosi di inchiostro tutta la divisa scolastica pur di prendere per prima il libro, ed ebbe successo. «Resta pure lì a terra, piccolo mostro!», le annunciò Jules dando un calcio ai libri a cui Hermione non aveva degnato nemmeno attenzione. Hermione si alzò barcollando, si era fatta male ad un ginocchio a causa della forza con la quale si era gettata a terra.

«AH! Cosa mi stai fac-…», stava dicendo Jules. La sua voce si affievoliva sempre più, Hermione sgranò gli occhi, poco a poco la bocca di Jules stava completamente sparendo! Il mento e il naso si stavano avvicinando sempre più, e il luogo in cui poco prima c’era la bocca ora non esisteva per nulla. Jules si tocco il volto, indugiando appena sopra il mento, si mise a correre verso casa, dibattendo le braccia in alto.

Hermione si voltò e guardò oltre le sue spalle, sapeva che ciò che era successo a Jules non era stata opera sua e conosceva solo un'altra persona con i suoi stessi poteri -non contando le streghe e i maghi che aveva incontrato a Diagon Alley, qualche giorno prima- che avrebbe potuto fare ciò. Rose sorrideva soddisfatta.

Hermione la raggiunse a grandi passi, e andò ad abbracciarla.

«Non preoccuparti, è solo un incantesimo temporaneo», disse subito Rose posandole un braccio sulle spalle e avanzando verso casa Granger. «Non mi stavo preoccupando!», rispose ridacchiando Hermione. Rose la strinse un po’ più a se ed esordì con «Per fortuna questo è il tuo ultimo giorno alla scuola babbana!».

 

 «Cosa?» esclamò Mamma Granger titubante.

«Si deve attraversare, 9 e ¾! Non vi spiaccicherete!», recitarono in coro Hermione e Rose, si presero per mano e attraversarono di corsa il muro di mattoni.

 

«Mi raccomando tesoro, se non ti piace veniamo subito a prenderti… credo.», disse la signora Granger scoccando un bacio sulla fronte della figlia. «Ti voglio bene tesoro, a presto!», aggiunse suo padre subito dopo, stringendola in un forte abbraccio.

«Tranquilla mamma, anche io papà. Ci vediamo presto!», li rassicurò Hermione con un sorriso. «Vieni a trovarmi qualche volta, capito?», le disse in un orecchio Rose e Hermione le sussurrò di rimando «Tutte le volte che mi sarà possibile, dottoressa!» e le scoccò un dolce bacio sulla guancia. Saltò sul treno e come suggeritole da Rose si mise nella prima cabina vicino all’uscita. Il viaggio fu lungo, fece amicizia con dei ragazzi, anche loro molto giovani. La porta dello scompartimento si aprì e un ragazzo con indosso la divisa di Hogwarts gli annunciò che sarebbero presto arrivati a destinazione e che si dovevano infilare le proprie divise all’istante, affidò a Hermione e a un'altra ragazzina il compito di divulgare la notizia in tutto il treno.

 

Hermione lo aveva riconosciuto, cicatrice a forma di saetta sulla fronte… Rose le aveva raccontato così tante volte la sua storia, il Mago Oscuro che veniva sconfitto da un neonato! Ed ora quello strano ragazzino dagli occhi verdi e i capelli neri la stava guardando, aspettando che parlasse.

«Per la barba di Merlino, tu sei Harry Potter!», sbottò la ragazzina facendo un passo dentro quella carrozza. Per la barba di Merlino, ecco cosa le aveva insegnato Rose e anche Per le mutande sporche di Morgana, la piccola Hermione non poteva credere di aver detto quelle parole davanti al Ragazzo che era Sopravvissuto, che figuraccia!

«Ehm… Io sono Hermione Granger - cercò subito di recuperare - e … tu sei?» chiese guardando il ragazzo seduto di fronte al giovane Harry, era un ragazzino dai capelli rossi e pieno zeppo di lentiggini, dalle quali affioravano due grandi occhi azzurri. Il ragazzo quasi si strozzò cercando di rispondere alla domanda, mandò giù le diverse dozzine di caramelle che aveva in gola e poi bofonchiò «Ron… Ronald Weasley!».

 

 

The begin.

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Spero che questa mia piccola storia vi sia piaciuta, mi sono sempre chiesta chi avesse spiegato a Hermione tutte quelle cose su Hogwarts, possibile che siano stati solo i libri? Come avrete capito, secondo la mia storia, Hermione ha chiamato la sua primogenita ‘Rose’ proprio in onore della Johnson :3 Mi è sembrato molto ‘carino’ concludere questa Fan Fiction con Ron, grazie a chiunque l’abbia letta :D

 

-Ash

 

 





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