Diceva che non finiscono mai!
James Potter e Sirius Black si smaterializzarono nella casa.
-Sarebbe stato un po' più gentile entrare dalla porta-, commentò Sirius, in uno slancio di galanteria.
-Ma no, Lilluccia sarà felice di vedere che siamo venuti appositamente diretti a casa sua!-
I due si diressero quasi furtivamente verso il salotto, da dove provenivano strani rumori.
-Sir? Che diavolo è quella cosa?-
James indicò una grossa scatola nera, dentro al quale scorrevano delle immagini.
-Credo...credo sia un portafoto magico. O una sfera per divinazione!-
-Sir, siamo in una casa babbana.-
-La Evans può averla portata qui, per controllare tutto!-. Il tono impassibile di James non aveva urtato l'entusiasmo di Sirius, convinto di aver avuto un colpo di genio.
Improvvisamente, una musica dolce proveniente da quello strano aggeggio li imbambolò.
Due rotoli di carta igienica correvano sotto il sole, rincorrendosi.
-Vedi, che ti dicevo? Quelli sono rotoli magici, altrimenti come farebbero a camminare da soli?-, commentò, Sirius, orgoglioso della sua genialità.
-Rotoloni regina, non finiscono mai.-
Entrambi fecero un salto all' indietro sentendo quella voce provenire dalla scatola, poi, riprendendosi, Sirius scoccò uno sguardo malandrino all' amico.
-Non finiscono mai, eh?-, borbottò.
-Pensi quello che penso io?-
-Cosa pensi tu?-
-Idiota! Dovevi dire, con una voce misteriosa: 'Si. Andiamo.' Adesso hai rovinato la scena da 007!-
-Perché non '008'? Cos' ha fatto di bene il sette per essere nominato da tutti così? Questo è favoritismo!-
James trascinò un Sirius che rivendicava i diritti dei numeri verso il bagno.
-Eccola qui.-
Teneva in mano un rotolo di carta igienica come se fosse la cosa più preziosa al mondo.
-Charta locomotum*.-
Sirius, infastidito che James avesse lanciato l' incantesimo senza aspettarlo, si affrettò a prendere un altro rotolo e a farlo muovere.
Due rotoli si seguivano e si rincorrevano in tutta la casa, che era quasi diventata completamente bianca quando smisero di sentire rumore.
Si diressero verso il salotto, titubanti.
Al centro del tappeto, in bella vista sopra l'ammasso di carta srotolata, stavano due cilindretti cavi, marroncini.
James, in uno slancio di genialità che avrebbe potuto battere Capitan Ovvio, esclamò: -Ma sono finiti!-
-Diceva che non finivano mai!-
Presi a protestare contro la voce bugiarda, non si accorsero che una ragazza era entrata nella casa.
-COSA DIAVOLO AVETE FATTO IN CASA MIA?- urlò Lily Evans, vedendo il salotto ridotto come se avesse nevicato.
*Ho un dizionario di latino e, prendendo spunto da quello che la McGranitt lancia alle statue, ho inventato questo incantesimo.
Angolo autrice idiozia.
!Hola!
Come diavolo si fa il punto esclamativo al contrario? o.O
Boh.
Comunque, non so quanti arriveranno fino a quaggiù, probabilmente sono tutti morti nel vedere una storia così... così... idiota.
Ok, ciao a tutti! -Che poi, quanti saranno questi 'tutti' ?-
Ah, il giudizio!
7° posto parimerito , vincitrice premio “risata”
- Autore: Trich
- Titolo: Diceva che non finiscono mai!
GIUDIZIO
- Grammatica: 10/10
-Punteggiatura 9/10
- Stile: 9,5/10
-Lessico: 9,5/10
- Originalità: 9/10
- Caratterizzazione personaggi: 10/10
- Gradimento personale: 9/10
TOTALE: 66/70
Allora. La grammatica è perfetta, non ho trovato nessun errore.
Sulla punteggiatura, c’erano solo un paio di virgole fuori posto.
Sia lo stile che il lessico sono davvero buoni, anche se mi aspettavo un peletto di più.
L’originalità non è al massimo perché sono molto frequenti storie con James e Sirius alle prese con oggetti babbani, e in questo contest è una cosa di cui ho tenuto molto conto.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, è perfetta, sia di James che di Sirius.
Ti ho tolto un punto sul gradimento personale perché alla fine mi ha deluso un po’ l’assenza di una vendetta da parte di Lily. Era come se mancasse qualcosa.
Per il resto la storia è carinissima, riesce davvero a strapparti una risata, e questa è un’ottima qualità.
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