Salvata dal mare.

di Mawii
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Salvata dal mare.

Mi immergo.

Lentamente.

Nuoto.

Mi allontano sempre più dalla riva.

Arrivo.

L’acqua è altissima.

Scendo. Scendo sempre più in basso.

Io, nuoto. Osservo intorno a me pesci colorati…

Alghe… scogli… e altri esseri nuotare…

Continuo a scendere, emetto tante piccole bollicine…

Penso.

Nuotare mi fa sentire libera, mi fa pensare.

Continuo a nuotare. Canto, sì, canto dentro di me, dolci melodie. Sento queste melodie vicino a me.

Sento le onde sbattere sui scogli.  Sento il mio respiro.

Accidentalmente colpisco uno scoglio.

Comincio a sentire dolore.

Vedo del sangue. Sanguino.

Mi sono allontanata tanto, troppo.

Nessuno mi riesce a vedere, non riesco più a salire in superfice.

Vedo i pesci colorati diventare sempre più tristi e scuri…

Sto morendo.

Ho gli occhi ancora socchiusi.

Vedo una sagoma avvicinarsi, ho paura. Ma cosa può succedermi ancora? Sto morendo…

La sagoma viene, sempre più vicino…

Cos’è?

Un pesce? Sì, vedo la coda…

Ma è enorme… 

Mi calmo.

Scelgo di abbandonarmi al mio destino.

Chiudo gli occhi.

Sento qualcuno afferrarmi.

Non può essere un pesce.

Apro di nuovo gli occhi.

Un uomo.

Non capisco… sono confusa.

Mi solleva, mi porta via con sé.

Ho di nuovo gli occhi chiusi.

Dormo.

 

 

Sono sveglia, con gli occhi aperti, di nuovo.

Di fronte a me c’è il mare…

Sono sdraiata,  su uno scoglio.

Vicino a me un uomo. Lo stesso che avevo visto sott’acqua?

Non riesco a parlare, non mi muovo, rimango sotto la sua protezione.

Mi bacia, dolcemente.

Un bacio sulle labbra.

Un bacio sul collo.

Mi sussurra qualcosa. Non riesco a capire ciò che dice…

Sono ancora spaventata..

 

Và.

Và via.

Un tuffo.

Un tuffo nell’acqua gelida.

Il tramonto.

Lo vedo sparire, nell’acqua, e non fare più ritorno.

Una coda di pesce, di nuovo Quella coda di pesce.

Chi era quell’uomo? Quel pesce?

Non lo so, e non lo saprò mai, ma una cosa è certa:

Mi aveva salvato la vita.

 Quel bacio… il più bel bacio, rimarrà  nel mio cuore, per sempre.

Proprio quando pensiamo di non avere più speranze, quando siamo certi  che tutto finirà male, 

 interviene qualcuno, forse un angelo, mandato da qualcuno che ci vuole bene, per farci salvare.

Spero di non avervi annoiato.

Mary-





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