Memorie di una quasi sedicenne confusa...sì, può andar bene.

di dreamer_is
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Ok, ok, non si dovrebbe scrivere su un diario di pomeriggio…
Però non ho voglia di far molto ora…
Oggi non c’era…
Vabbè, non è un tale dramma…
Avrei solo voluto vederlo…
Prima abbiamo parlato un po’ su msn…non è riuscito a prendere l’autobus ed è rimasto a casa…
Che motivo stupido…certo non è come me…
Stamattina per la prima volta da secoli sono uscita di casa un quarto d’ora prima della campanella…
Chissà...uffa, non posso essere triste per una simile cosa, no?
Eppure…avrei voluto vederlo…
Domani però c’è il Cambridge, due ore nella stessa aula…vedi che è utile l’inglese!
Uff…
Ok, magari dovresti sapere perché tutto “ciò” sgorga solo ora…
Dunque…diciamo che è primavera…diciamo che…
Ok, non vorrei fare una brutta impressione su di te Poli,
però non mi sono comportata molto bene.
Affatto.
Insomma…
Ok, devi sapere che solitamente sono un polaretto.
Sai quelle ragazze che vivono solo per lo studio, la musica e lo sport?
Ecco, io sono così.
Da quando avevo 4 anni mi muovo quasi solo sulle ruote,
per l’esattezza otto,
e due freni…
beh…prima forse mi sono definita male: vivo per il pattinaggio.
Quando sento scorrere sotto di me le ruote,
il vento sul viso,
i salti, le trottole, le sequenze di passi in cui per un decimo di secondo puoi perdere il giusto momento e va in fumo tutto…
la velocità,
i muscoli che si tendono,
l’adrenalina che scorre al massimo quando chiudo le braccia e mi sollevo in aria per fare 1, 2, 3 giri…
sì, non potrei farne a meno…
E sai, il liceo scientifico non è esattamente leggero e coordinare lo studio con agonismo,
gare,
Cambridge,
giapponese,
giornalino scolastico
e lezioni di piano non è rilassante.
Ma mi piace.
E non ho mai avuto il tempo per un ragazzo,
nemmeno per
Pensare ad un ragazzo.
E poi…ho litigato con la mia migliore amica.
D’infanzia.
Ci conosciamo dall’asilo.
O meglio, conoscevamo, non so nemmeno chi sia più ora.
E mi manca, tantissimo.
Ma non lo sa nessuno.
Ho un po’ di orgoglio anch’io…
...forse troppo…
ma non puoi nemmeno immaginare le cose che è stata capace di rinfacciarmi,
i punti che sapeva deboli su cui ha sferzato con forza tutta la sua rabbia.
Tutta.
Perché?
Non lo so bene nemmeno io.
Semplicemente ha trovato una nuova amica,
contro cui ho tentato di redarguirla.
Soprattutto quando l’ha fatta sbronzare.
Ma lei no, è una succube e non la vede.
E la influenza, non poco.
Ma no, non è vero, sono io che non ho mai capito chi sia.
E allora…
Oi!
Sono già le 6, devo andare a pattinare!
A dopo Poli, oppure domani…
Scappo!
A presto!





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