Sk8er Boy
by Sihaya
Questa non è una song fic proprio “standard”,
diciamo che la canzone mi ha ispirato per la storia, così ho voluto scriverla
seguendo il testo della canzone. Perdonatemi se ne ho fatta una "libera
interpretazione". Rimane comunque il fatto che, almeno questo è il mio
parere, scrivere una song fic è terribilmente impestato!!! >_<
Buona lettura!
* * *
Slam Dunk, Hanamichi Sakuragi,
Haruko Akagi e Kaede Rukawa appartengono a Takehiko Inoue.
Sk8er Boy è di Avril Lavigne.
* * *
He was a boy
She was a girl
Can i make it any more obvious
He was a punk
She did ballet
What more can i say
* * *
Hanamichi Sakuragi: quindici anni, 189 centimetri di altezza, capelli
rossi. Giocatore titolare nella squadra di basket dello Shohoku dopo soltanto
due mesi dalla sua entrata nel club.
Nessuno - ripeto: nessuno - avrebbe puntato su di lui
nemmeno uno yen, eppure è diventato in breve una colonna portante per i
compagni.
Haruko: dolce, educata, bellissima. Coetanea del
rosso e sorella di Takenori Akagi, il capitano della squadra di basket.
Instancabile e irriducibile supporto morale per il fratello e per l’intero
team.
Innamorata perdutamente dell’affascinante, quanto
introverso, Kaede Rukawa, asso dello Shohoku.
Lei era la sorella del capitano della squadra; lui,
una matricola inesperta che con arroganza si professava 'stella del basket'.
La storia è semplice ed è tutta qui. Non potrei
raccontare nulla di più banale.
* *
*
He wanted her
She'd never tell secretly she wanted him as well
But all of her friends
Stuck up their nose
They had a problem with his baggy clothes
* * *
Era arrogante ed aggressivo, il rosso, tanto da fare
paura alla maggior parte dei compagni di scuola, ma diventava docile come un
cagnolino di fronte alla sua Haruko.
Quando la vide per la prima volta fu un colpo di
fulmine, amore a prima vista. Non il suo primo amore, ma di certo quello più
travolgente, debilitante. Quello più sofferto e più desiderato.
Quello più vero.
Turbolento, inquieto, violento, impulsivo, infantile…
così era Hanamichi Sakuragi. Eppure dietro a tutto questo Haruko seppe vedere
che in lui si nascondeva un talento spropositato per il basket. Ciò che,
purtroppo, non seppe capire era il sentimento profondo e sincero che il ragazzo
provava per lei. Né seppe riconoscere che lo stesso sentimento si celava
segretamente nel suo cuore timido.
Diceva di Rukawa, del suo talento, della sua bravura,
della sua bellezza, ma poi era per Hanamichi che soffriva e che fremeva durante
le partite. E’ per lui che ha pianto e ha gridato nel vederlo affrontare
avversari più forti e più esperti, nel vederlo vincere e superare se stesso.
Forse, se non fosse stato per le amiche, così
sciocche da ascoltare l’opinione comune che classificava il rossino come un
teppista di strada, le cose sarebbero andate diversamente. Ma quelle,
imperterrite, lo giudicavano immaturo, stupido e infantile. E anche se lei lo
difendeva, tra tutti era sempre Rukawa quello perfetto, che le appariva sopra
gli altri.
* * *
He was a skater boy
She said see you later boy
He wasn't good enough for her
She had a pretty face
But her head was up in space
She needed to come back down to earth
* * *
Haruko era una ragazza
semplice, acqua e sapone. Un po’ stupida, a dire il vero.
Tanto da non accorgersi che
tutto ciò che il rosso faceva, era soltanto per lei... come iscriversi al club
di basket. Non era certo quello il suo sogno, né lo sarebbe mai diventato se
non fosse stato per lei: unico vero motivo per cui cominciare a praticare
quello sport, che ai suoi occhi era ridicolo e poco virile.
Soffrì e pianse, Hanamichi,
per quella ragazzina stupida con un cuore frivolo e la testa fra le nuvole.
Anche quando divenne un vero giocatore di basket, un eroe nella scuola, lei
continuò a preferire sempre e comunque Rukawa.
Certo, quando lui dovette allontanarsi dal campo da
basket, per quel problema alla schiena, lei gli rimase vicino, continuò a
scrivergli e ad incoraggiarlo, ma nemmeno in quel momento riuscì a capire di
essere tanto importante per lui.
Fu Hanamichi, poco prima di ricevere il diploma, a
prendere finalmente il coraggio fra le mani per confessarle il suo amore. In
quell’occasione lei non seppe fare altro che arricciarsi i capelli fra le dita
e rispondergli con sguardo basso che il suo cuore apparteneva a Rukawa.
A Rukawa!
Rukawa sempre prima di lui.
Nel gioco, in amore.
Più bravo, più bello.
Perfetto.
E lui invece non era altro
che Hanamichi Sakuragi: un teppista che sognava di diventare una stella del
basket.
* * *
Five years from now
She sits at home
Feeding the baby she's all alone
* * *
Sono passati cinque anni dal diploma, quando Haruko e
Hanamichi si sono salutati per sempre. Lei ha pianto, Hanamichi lo ricorda
ancora con emozione. Ha pianto salutandolo e abbracciandolo, sapendo che
probabilmente non si sarebbero più rivisti.
Lui aveva un sogno da seguire, un amore che era
cresciuto dentro di lui e che aveva sovrastato prepotentemente quello che
credeva di provare per lei.
L’amore per il basket.
E così aveva scelto fra rimanere al suo fianco, anche
se non voluto, o scegliere la sua strada accettando l’invito ad entrare in una
delle più forti squadre universitarie di Tokyo.
Anche lei scelse la sua strada, delusa forse da un
amore non corrisposto per un Rukawa ormai irraggiungibile.
…
Ora Haruko si ritrova sola seduta sul divano di una
casa spoglia. Abbraccia un bambino, mentre lo allatta.
* * *
She turns on tv
Guess who she sees
Skater boy rockin up MTV
* * *
Accende la televisione con un gesto meccanico, più
per noia che per interesse, ma il fiato le viene a mancare.
Hanamichi Sakuragi è in primo piano sullo schermo. Si
trova al centro di un campo da basket.
Corre sul parquet lucido dello stadio con indosso la
maglia numero dieci di una delle squadre più forti di tutto il Giappone.
Gioca titolare nella semifinale del campionato
nazionale di basket.
* * *
She calls up her friends
They already know
And they've all got
Tickets to see his show
* * *
Haruko appoggia il bambino nella carrozzella e corre
al telefono tutta eccitata. Chiama le amiche, quelle che le sono state accanto
per tutti gli anni di liceo e che ancora oggi sono con lei.
Parla al telefono con loro, è agitata. Non riesce a
descrivere ciò che prova, riesce soltanto a dire che è lui, é proprio Hanamichi
quello che gioca in campo in modo straordinario; dice anche che lei non avrebbe
mai potuto immaginarlo così.
Lo ripete più volte instancabile alle amiche e
quelle, quando riescono a prendere la parola, rispondono che lo sanno.
Sanno già tutto di Sakuragi.
Haruko si è allontanata dal mondo del basket; la sua
vita, il lavoro, il bambino l’hanno trascinata lontano dal ciò che ama più di
ogni altra cosa, tenendola all’oscuro di ogni cambiamento.
Stringe forte la cornetta con le mani sudate, è senza
parole.
Non capisce, non si spiega come mai non l’abbiano
messa al corrente, come le sue amiche abbiano potuto pensare che la questione
non la riguardasse. Si chiede perché l’abbiano lasciata in disparte.
Proprio loro che avevano sempre biasimato e giudicato
Hanamichi, ora possiedono addirittura il biglietto per la finale; l’hanno
acquistato in largo anticipo, sicure della vittoria del rossino.
* * *
She tags along
Stands in the crowd
Looks up at the man that she turned down
* * *
Alzo gli occhi verso gli spalti dello stadio di
Tokyo, gremito di gente.
Oggi è il grande giorno.
La finale del campionato nazionale di basket
comincerà fra pochi minuti, e la gente continua ad affluire senza sosta nello
stadio. Mi guardo intorno quasi senza fiato, spiando con avidità i volti dei
tifosi per percepire la loro tensione, per leggere le loro espressioni e le
loro aspettative.
Quasi mi sorprendo nel vederla fra il pubblico.
Haruko è lassù, in mezzo alla folla, come ai vecchi
tempi.
Accanto ci sono le sue amiche, che - ma forse è solo
un’impressione - non sembrano curarsi
molto di lei.
Poi la squadra fa il suo ingresso in campo fra le
grida della folla e lei si porta una mano sul petto per l’emozione nel vedere
che Hanamichi indossa ancora la maglia numero 10, anche se non è più quella
rossa dello Shohoku.
Non ha mai voluto separarsi da quel numero, …è il
numero del Genio!
Haruko lo segue con lo sguardo per tutto il tempo
dell’entrata in campo e si emoziona al fischio d’inizio, quando salta
sovrastando gli avversari guadagnando il pallone per la propria squadra.
* * *
He was a skater boy
She said see you later boy
He wasn't good enough for her
Now he's a superstar
Slamming on his guitar
Does your pretty face see what he's worth?
He was a skater boy
She said see you later boy
He wasn't good enough for her
Now he's a superstar
Slamming on his guitar
Does your pretty face see what he's worth?
* * *
Hanamichi Sakuragi era un teppista. Non era certo il
tipo di uomo che lei desiderava; non era bello e perfetto come Kaede Rukawa,
non piaceva alle sue amiche; non era un campione.
Eppure - la vedo - per tutta la partita lo osserva
senza fiato, mentre guizza e scarta gli avversari prendendosi gioco di loro,
sfuggendo dalle loro mani, rubando loro la scena e l’ultima occasione per la
vittoria.
I suoi occhi sono lucidi quando il rossino balza
verso il canestro esibendosi in un magnifico slam dunk.
Tutti i presenti sono ammutoliti e l’intero stadio
trattiene il fiato per alcuni istanti.
Poi Haruko scoppia a piangere. Le lacrime scendono
senza sosta, calde e amare lungo le sue guance.
E lui scatta in contropiede, sorprendendo gli
avversari; dando tutto se stesso per dimostrare il proprio valore, finchè
l'arbitro fischia il termine della partita.
Il pubblico esplode in urla di gioia, ma Haruko non
trova il fiato per gridare. Il suo cuore batte forte nel vedere la felicità
dipanarsi sul viso del rosso, che ha appena segnato il canestro della vittoria:
gli ultimi tre punti con un tiro da fuori area, di quelli che mai avrebbe
immaginato potesse fare.
Ci credi, Haruko, che quel vulcano in campo è proprio
lui?
Un teppistello dotato di una tale tenacia e forza di
volontà da riuscire a realizzare il sogno assurdo di diventare il “re del
basket”. Tu stessa l’hai ispirato, incoraggiato, sostenuto con forza in questa
pazzia, ma poi non hai avuto il coraggio di stargli accanto.
Come a dire che in fondo nemmeno tu lo ritenevi
all’altezza… che, alla fine, era pur sempre un teppista qualunque.
Guarda, se puoi, attraverso gli occhi velati dal
pianto, chi è diventato Hanamichi Sakuragi: sapresti dirmelo, ora, cosa ci
trovi di sbagliato in lui?
* * *
Sorry girl but you missed out
Well tough luck that boy's mine now
We are more than just good friends
This is how the story ends
Too bad that you couldn't see,
See the man that boy could be
There is more that meets the eye
I see the soul that is inside
He's just a boy
And I'm just a girl
Can I make it any more obvious
We are in love
Haven't you heard
How we rock each others world
* * *
Oh Haruko! Le tue lacrime amare, devo ammettere, mi
danno una certa soddisfazione.
E’ davvero un peccato che tu abbia visto solo ora
l’uomo che è diventato Hanamichi Sakuragi.
Mi dispiace più di tutto che tu sia stata così
stupida e così cieca da non riuscire ad andare oltre l’apparenza, oltre le voci
e l’opinione della gente, per capire quello che veramente si nascondeva in lui.
Inseguivi la perfezione di Rukawa e non sei stata
capace di leggere nel suo cuore e di comprendere la sua anima.
Mi piacerebbe lasciare la tribuna e salire fra gli
spalti, avvicinarmi a te per dirti tutto questo.
Chiederti se, per caso, stai provando un po’ di
rimorso.
Se quelle lacrime sono di gioia o di pentimento.
E’ triste che sia andata così, ma ora non puoi più
tornare indietro.
Beh… non ci pensare nemmeno, perché ora lui sta con
me.
Sei sorpresa? Non c’è nulla da spiegare, né molto
altro da dire: stiamo insieme, siamo innamorati.
Puoi vedere questo da lassù?
* *
*
I'm with the skater boy
I said see you later boy
I'll be back stage after the show
I'll be at the studio
Singing the song we wrote
About a girl you used to know
I'm with the skater boy
I said see you later boy
I'll be back stage after the show
I'll be at the studio
Singing the song we wrote
About a girl you used to know
* * *
Puoi vederlo mentre si avvicina a me, mentre lo
abbraccio e ci baciamo sulle labbra?
Mentre gli dico che lo amo e lui mi sorride
chiedendomi di raggiungerlo al più presto allo spogliatoio?
Io annuisco e lo saluto con un bacio alzandomi in
punta di piedi, perché è davvero troppo alto per me.
Non ho bisogno di dirgli nulla, nemmeno che è il
migliore. Lo sa.
Lo lascio andare e rimango qualche istante sola a
lato del campo da basket, ad osservare lo stadio che lentamente si svuota.
Mi piacerebbe davvero salire da te, piccola Haruko,
ma non lo farò.
Preferisco raggiungere il mio ragazzo e appoggiarmi
alla porta dello spogliatoio, in attesa che la sua buffa testa rossa si affacci
per cercarmi e regalarmi un sorriso orgoglioso e smagliante. Così io gli
butterò le braccia al collo e gli stamperò un bacio sulla bocca, senza
dimenticare di dirgli che lui è l’unico vero genio del basket!
E forse… dopo che l’avrò baciato e gli avrò ripetuto
per l’ennesima volta, instancabile, che lo amo... chissà, magari… gli parlerò di
te.
* * * FINE
* * *
^___^” Ehm.. Non siete troppo arrabbiati, vero?
Ho un po’ travisato il testo di Avril Lavigne, ma
spero di essere riuscita a trasmetterne le sensazioni.
Mi piace molto questa canzone.
Vi ricordo che i commenti non sono mai troppi!!!
^^
Grazie a tutti,
Sihaya