Alzati Molly

di kateausten
(/viewuser.php?uid=119143)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


"Molly?"

Molly Weasley aprì gli occhi, cercando di capire dove era, cosa stava succedendo e perchè fosse in quello stato comatoso. Non si stava risvegliando da un sonno normale, da quel genere di dormita che ti lascia riposata, no. Si sentiva già stanca. E poi doveva capire a chi apparteneva la vocina che l'aveva svegliata.

La stanza era buia e lei sentiva male in tutto il corpo. La bocca era secca e si sentiva gli occhi gonfi. Non ce la faceva a parlare, così pensò un semplice:

"Si?"

Ci fu un momento di silenzio, poi la voce parlò:

"Oh Molly, alzati. Devi alzarti".

Molly si rigirò spaesata nel letto. La voce era femminile, ed era paurosamente simile ...alla sua.

"Chi sei?" pensò.

"Lo sai chi sono Molly. E sai anche perchè mi stai ascoltando" rispose la voce nella sua testa.

"Io non so nulla. Nulla".

Ci fu qualche secondo di silenzio ,poi la voce parlò con più dolcezza.

"Ti manca Molly, lo so. Manca a tutti".

Senza che Molly se ne accorgesse, calde lacrime cominciarono a uscire dai suoi occhi blu, uguali qelli dei figli.

Fred. Oh Fred.

"Molly è passato un anno da quella notte" continuò la voce in modo dolce "Hai altri sei figli, hai Arthur, hai una nipotina in arrivo. Non arrenderti ora, non farlo"

Molly chiuse gli occhi. Che senso aveva andare a vivere, continuare a respirare, se non c'era il suo Fred?

"Cosa avrebbe detto Fred, Molly? Sinceramente".

"La vita continua mamma" pensò Molly dopo un attimo di riflessione "E poi avrebbe detto qualcosa che mi avrebbe fatto ridere e arrabbiare".

Le sembrò che la vocina ridesse in modo gentile, delicato.

"Non sentirti in colpa Molly, non farlo. Fred resterà sempre dentro di te. Sempre. Tu lo sai".

Anche se le lacrime continuavano a scendere, Molly si sentiva leggermente meglio. Doveva essere coraggiosa, come lo era stato il suo Freddie.

"Esatto Molly, brava" mormorò la voce.

Ma Molly non la scoltò quasi. Anche se erano le quattro del mattino, pensò che una bella colazione, sarebbe stata gradita da tutti.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=706531