Niente di più dolce...

di Mari Ace
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Ti odio.

Ti odio come non ho mai odiato nessuno.

Ti odio e penso a quanto sei irritante e quanto sono stupida.

Sì, sono stupida perché mi sono innamorata di te.

Odio tutto, odio il mondo e odio me stessa per averti permesso di entrare nella mia vita.

Mi hai rubato il cuore e l'hai calpestato, lasciandomi lì, per terra con il petto sanguinante... dimmi perché...!

Ti piace farmi soffrire, far soffrire le persone che ti stanno intorno senza un minimo di ritegno.

Mi stupisco del fatto che IO ti amo. Già, nonstante tutto, anzi, è per tutto questo che ti amo; lo ripeterò mille volte ma solo nella mia mente.

Solo nei miei pensieri avrò modo di dirti quello che provo.

Ho troppa paura di dirtelo, di essere giudicata e di farmi puntare il dito contro... soffrirei ancora di più di quanto non stia facendo adesso.

Ricordo ancora quando ti incontrai, anzi, ti incontrammo: eri nella Absolute Royal Academy, pensai che fossi un pallone gonfiato, uno a cui non importa degli altri.

Come sempre avevo ragione ma... so che in fondo sei buono e sei così solo per difenderti, per reagire alle ingiustizie della vita e per non legarti a qualcuno perché sei sicuro che non sapresti come comportarti e che gli faresti solo del male stando vicino a loro.

Non ti rendi conto che con la tua indifferenza lo fai soffrire di più... parlo di me, esatto...

"Ciao. Anche tu qua."

Sento la tua voce alle spalle.

"Già..."

"Non pensavo ti piacesse il mare."

"Siamo in vacanza, no?"

"A quest'ora di notte non penso sia normale venire in spiaggia."

"Non lo sei..."

"Eh?"

"Non sei il re del mondo... perché alla fine... non sei altro che un semplice uomo che ha a che fare con la vita, come tutti noi, Fudou."

"..."

"Non puoi decidere per le persone! Tu non sei nessuno! Nessuno..."

"Ti metti a piangere adesso?"

"Smettila! Non sono una piagnucolona! Non mi metterò a piangere e sai perché? Perché non m'interessa niente di te! Ti odio!"

Mi alzo e me ne vado. Sento i tuoi passi. Mi prendi per un polso. Ecco, lo sapevo! Mi giro e vedo i tuoi occhi scrutarmi il viso, la tua espressione seria... ti guardo supplichevole.

Non mi guardare così... ti prego... Siamo a pochi millimetri l'uno dall'altra.

"Mi odi?" la tua voce mi suona come una dolce melodia.

"Sì, ti odio, brutto bastardo..." ti circondo il collo con le braccia e ti bacio. Un bacio ardente a cui tu rispondi con altrettanta passione.

Mi stacco a malincuore.

"Anch'io."

Dopo aver fatto il tuo solito sorriso sornione, ti giri e scompari dalla mia vista.

Il mio odio per te equivale ad un amore sincero. Forse lo stesso vale per te...





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