A volte penso a sei cose impossibili prima di fare colazione.

di LylaBaudelaire
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Rieccomi qui!  Nemmeno un giorno dopo aver pubblicato la mia drabble (che è piaciuta molto, a quanto vedo... e vi ringrazio TUTTI di cuore *.* presto risponderò a tutte le vostre recensioni), mi accingo a rompervi di nuovo le scatole, stavolta con UNA RACCOLTA! :D
Come avete potuto leggere nel sottotitolo, questa raccolta si è classificata prima in questo fantastico contest legato ai film... Avendo nel mio pacchetto Alice in Wonderland, ho cercato di filtrare la vicenda dell'Alice 'potteriana' attraverso gli occhi innocenti dell'Alice cinematografica. Ringraziando tantissimo la giudiciA per aver dedicato tempo a questa raccolta di drabble, ora la giro a voi, dedicandovela con tutto il mio affetto : ) Al termine della raccolta troverete il giudizio della giudiciA, qui posto lo specchietto iniziale, con qualche N.d.A.

Consiglio un sottofondo particolare, lo stesso che ho utilizzato nella scrittura: Alice's Theme!

Buona lettura, 

Always yours (?),

 Lyla.

 

Autore: LylaBaudelaire
Titolo: A volte penso a sei cose impossibili prima di fare colazione
Personaggio: Alice e Frank Paciock
Frasi: “A volte penso a sei cose impossibili prima di fare colazione”
Genere: Introspettivo, Fluff
Avvertimenti: Raccolta di Drabble
NdA: è una personale lettura dello stato di follia permanente di Alice Paciock, che ragiona in modo semplice, quasi infantile, quindi lo stile frammentario è voluto, così come il flusso continuo e disordinato di ricordi e pensieri. La sua visione del mondo è basata sui paradossi del mondo narrato nel film “Alice in Wonderland” di Tim Burton, da cui sono stati presi anche i soprannomi dell’Infermiera (la Regina Bianca) e del timido Neville (“Ehm”).




Primo:
 
Giocherellando con le Caramelle Infinite che “Ehm” mi regala ogni volta che viene a trovarmi ho notato qualcosa di dorato stretto attorno al mio dito:
una specie di piccolo serpente di cui non si distinguono capo e coda.
È molto bello, se vede la luce mi abbaglia con il suo occhio trasparente, formando tanti piccoli arcobaleni.
Sulla mano di Frank ce n’è uno uguale: sarà il suo gemello.
Oppure il mio serpente è una Lei, e Frank è il padrone del suo promesso sposo.
Ma lei ancora non lo sa.
È impossibile far parlare i serpenti d’oro.

 


 





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