Cap.23-Quando sei
depresso, esci e fatti un giro!
Salì velocemente le scale, finalmente, finalmente lo avrei
fatto sorridere veramente.
Mi sentivo felice a quell'idea, mi era sempre piaciuto vedere le
persone sorridere.
Arrivai davanti all'ufficio di Komui, feci un bel respiro profondo.
Aprì la porta, stando attenda a non fare cadere la torta;
Komui mi guardò con uno sguardo gelido.
-E tu che ci fai qui? mi sembrava di averti detto di non venire da me
in questo arco di tempo.- notai che i suoi occhi erano lucidi e le sue
guance umide, me lo faceva intuire il riflesso della luce sul suo
volto. Nonostante questo, non capivo perchè cavolo mi stesse
trattando così freddamente se, per una volta, mi preoccupavo
per lui.
Presi coraggio- B-beh, ultimamente, ti vedevo parecchio giu,
c-c-così ho pensato di tirarti su il morale con una torta!-
gliela mostrai.
-Embè? non mi pare di avertelo mai chiesto.-
................ah........allora era questo il suo verdetto finale? ma
che aveva quell'idiota!? io mi preoccupavo per lui, e lui mi veniva a
dire che non gliene fregava un emerito cazzo????
Agì di istinto e gli spiaccicai la torta sulla faccia.
Mi lasciai sfuggire un sorrisetto quando sentì lo " splat "
della torta a contatto col suo viso. Avevo usato quella torta per un
fine veramente alto!
-Io mi preoccupo per te! e tu? e tu? mi chiedi chi me lo
abbia chiesto?non ho aggettivi per descrivere il mio
sdegno!tsk. Ho anche sacrificato una torta buonissima!-
ripresi fiato, mentre Komui iniziava a togliersi un po' di torta dagli
occhi.
-Va bene, ho torto, ma sei tu quella che mi ha dichiarato guerra!-
Con mia grande sorpresa,Komui, iniziò a
ridere,-ahahahhahahaha, eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeedddddddaaaaaaaiiii!!! io
stavo scherzando!eheh sono un'attore eccellente, non trovi?!- Chiusi
gli occhi tentando di reprimere l'istinto omicida che cresceva dentro
di me.- ah, approposito- Komui si alzò e venne verso di me.
Il suo sorriso malizioso non premetteva nulla, ma propio nulla di
buono,si tolse della torta dalla faccia e me la spalmò sul
viso.
-Beeeelllaaaaa, cucci, cucci, cucci! ahahahahah-
-ma io ti uccido!- gli saltai addosso e iniziammo a lancarci i
rimanenti pezzi di torta, fino a quando non ci stancammo.
-Arrenditi! ti ho letteralmente messo con le spalle al muro-
sghignazzò Komui facendomi cadere a terra vicino alla
libreria e posizionandosi sopra di me- mai, mai e poi mai!- protestai
io, dimenandomi, ma Komui non mi lasciava andare, per nulla al mondo.
Komui mi prese il volto e lo avvicinò a lui -calmati,
gattina, mica ti voglio fare del male!-
-spiritooso.-chissà perchè ma, da quanto mi
avevano raccontato, non era una persona molto affidabile. Lui
abbozzò un sorrisetto, come se avesse capito quello a cui
stavo pensando, poi si avvicinò di più, fino a
baciarmi.
Poi da lì, non passò molto tempo che ci denudammo
entrambi...se almeno quell'idiota avesse chiuso la porta a chiave....
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non ero stressato, non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
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non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato,
non ero stressato.
NON ERO STRESSATOOOOO!!!!
sospirai, non ero mai stato bravo nell'auto convincimento....beh, per
lo meno ci provavo.
Mi mancavano 10 righe e avevo finito di scrivere, solo 10
righe-Walker, spicciati- sospirai di nuovo,-smettila di sorspirare e
muoviti!-
-Ho capito!!!!!!- cavolo, ma propio non poteva aspettare Link!? mi
sbrigai a finire,poi cercai tim con lo sguardo e lo vidi che svolazzava
allegro,poi raggiunsi Link, che mi aspettava sulla porta- muoviti che
dobbiamo andare dal supervisore!-
-sisi ho capito-
Per tutto il tempo non parlammo fino a quando arrivammo davanti
all'ufficio del supervisore.
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Iniziai a rivestirmi e lo stesso iniziò a fare Komui,
lanciandomi occhiatine maliziose.
-Non fraintendere, tutto questo è stato un sbaglio- Komui
soffocò una risata -non direi, con tutti i gemiti che hai
fatto, direi che ti è piaciuto, e parecchio-
Arrossì e mi girai dall'altra parte, sentì le
braccia di Komui stringermi attorno alla vita, la sua testa
si appoggiò sulla mia -a me non è dispiaciuto per
nulla, anzi, è stato una delle migliori volte-
Io non parlai e arrossì ancora di più.
in quel momento aprirono la porta ed entrarono due strani tipi.
Komui si allontanò da me e andò a sedersi dietro
la sua scrivania.
eeeeeh lo so
è da un po' che non pubblico ma sono troppo impegnata.
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