Prima
di lasciarvi all’ottavo capitolo, è doveroso un ringraziamento a tutti coloro
che mi stanno seguendo con affetto. Inoltre, come ho già scritto nel forum la
fanfic non è ancora terminata e come sempre, si concluderà con un epilogo.
Grazie ancora a tutti.
Tradimento
d’amore
Rivelazioni
Capitolo 8
Tom e Gabrielle erano davanti alla porta della suite nella
quale riposava Patty. Appeso alla maniglia c’era il cartello “Non Disturbare”.
Evidentemente l’aveva messo la dottoressa Hobbins dopo la visita. Guardò la
fidanzata in cerca di consensi. In mano stringeva la lettera che le aveva
scritto Holly. Respirò profondamente e poi bussò. Non ebbero alcuna risposta.
Riprovò e al nuovo silenzio, girò la maniglia. La porta era aperta. Patty era
sdraiata sul balcone su una dormeuse in bambù. Tom ebbe un sussulto. I capelli
si muovevano dolcemente seguendo il lento fluire della calda brezza del
deserto. La sua bella abbronzata sembrava rifulgere sotto i raggi del sole.
Aveva gli occhi aperti, sognanti, la mente altrove, non aveva udito bussare.
Gabrielle si strinse a Tom. Aveva
timore che le fosse successo qualcosa.
Era di una bellezza indefinibile che avrebbe lasciato
chiunque senza fiato. Non era più l’innocente ragazzina innamorata del capitano
della squadra di calcio, bensì una top model di ventuno anni in preda ad una
crisi profonda che avrebbe mutato gli eventi della sua vita.
-
Patty! – sibilò quasi per timore di svegliarla da
quell’apparente torpore.
-
E’ andato via….- sussurrò lei in una lenta e malinconica
risposta. Il vento soffiava tra le tende in organza che danzavano sinuosamente
davanti la porta finestra. Tom le si avvicinò incurante della presenza della
fidanzata. Era distrutta dal dolore. In qualche modo, lei sapeva che Holly era
andato via. Sia Tom sia Benji non erano riusciti a trovarlo. Tom guardò
l’orologio al polso. Era mezzogiorno. Se l’aereo partiva alle due, era
evidente, che si era mosso per andare in aeroporto.
-
Patty…io…mi dispiace…
-
E’ colpa mia Tom! – rispose con calma inconfutabile. – ho
cercato rifugio tra le braccia di un altro dal quale adesso aspetto un figlio!
Cosa posso pretendere da Holly? Che mi ami ancora? Che resti nell’ombra di un
sentimento che dovrò segregare in fondo al mio cuore perché devo sposare un
altro? E poi…che colpa ne ha Robert in tutto questo? Nessuna. Dice di amarmi e
mi sta sposando per poter formare una famiglia nella quale far crescere nostro
figlio. Sono un’egoista Tom….ho incolpato Holly di un allontanamento durato
quattro anni, ma in fondo…lui si è sacrificato
per me! Voleva solo che io trovassi la mia strada…e aveva ragione! Se gli fossi
rimasta accanto, adesso sarei solo la fidanzata di un noto calciatore, priva di
una sua identità e di un futuro. – sentenziò alla fine.
-
Io…non so cosa dire di più di quello che ti ho già detto…avrei
tanto voluto vedere Holly al posto di Robert, questo è fin troppo evidente.
Sfortunatamente, - continuò avvicinandosi alla dormeuse, - non tutto
quello che desideriamo poi si avvera. Tieni. – aggiunse porgendole la lettera.
Patty allungò il braccio senza voltarsi verso l’amico. Non voleva che la
vedesse piangere.
Tom, così gentile e disponibile, l’amico che più di ogni
altro le era stato accanto quando Holly partì per il Brasile. Gli voleva bene
ed era profondamente dispiaciuta che quella vacanza stesse prendendo una piega
poco entusiasmante. Senza proferire altro, Tom e Gabrielle si congedarono dalla
stanza dell’amica lasciandola da sola con l’ultimo grido d’amore di Oliver
Hutton.
Benji continuava a cercare Holly senza sosta. Era
l’ennesima volta che andava in spiaggia, nella speranza che si fosse ravveduto
e che di trovarlo sdraiato su qualche lettino. Il caldo era torrido. Si tolse
la maglietta oramai madida di sudore, mostrando il fisico atletico e pettorali
scolpiti. I capelli nerissimi sparsi in maniera disordinata e attraversati
dalla brezza del deserto. Gli occhiali da sole leggermente specchiati. Al suo
lesto incedere sulla sabbia calda e dorata della costa egiziana, Benji si
sentiva addosso gli sguardi languidi delle donne. Sorrise pensando al successo
che aveva con il gentil sesso e a Kirsten Rauch. Era bellissima, di una
sensualità impareggiabile, che non aveva riscontrato in alcuna che l’aveva
preceduta nella sua carriera di latin lover. Se non fosse stato tanto occupato
a cercare Holly, avrebbe volentieri approfondito la conoscenza della
giornalista tedesca dalle avvenenti curve e dagli splendidi occhi verdi.
Prima di congedarsi da lei, le aveva detto che andava a
cercare un amico e Gabrielle l’aveva invitata alle nozze di Robert e Patty.
Chissà cosa avrebbe pensato scoprendo che si trattava del tennista Robert
Garland e della top model Patricia Gatsby! Benji si fermò un attimo per
riprendere fiato in quella interminabile ed estenuante mattinata. Si passò una
mano tra i capelli e si avvicinò al bar del ristorante sulla spiaggia, per
prendere una bibita fresca che sicuramente l’avrebbe ristorato. Sentì il
cellulare squillare. Guardò il display nella speranza che si trattasse di
Holly: era Tom.
-
Pronto! –
-
Benji, Holly é partito. Ha lasciato una lettera a Patty e in
reception mi hanno confermato che era tra gli ospiti saliti sull’autobus
diretto all’aeroporto. –
-
Maledizione! –
-
Dove sei? – gli chiese.
-
Al bar sulla spiaggia. Raggiungimi così vediamo se riusciamo a
trovare una soluzione. –
-
Okay. Sono nelle vicinanze. Stiamo arrivando. -. Benji chiuse
la comunicazione stringendo il telefonino tra le mani.
Cassandra e Bill
continuavano a baciarsi appassionatamente tra le onde del mar Rosso. Kirsten li
guardava attentamente sperando che quel contatto fisico continuasse ancora a
lungo dandole il tempo di vedere le fotografie. Si guardò intorno verificando
la presenza di estranei nei dintorni. Non c’era nessuno. La gente cominciava ad
approssimarsi verso il ristorante o verso le camere. Il caldo era intenso e si
poteva trovare un po’ di refrigerio soltanto sotto l’ombrellone o in acqua.
Abbassandosi leggermente sulla sinistra, allungò il braccio verso il lettino
sotto il quale Cassandra aveva messo la sua borsa. Movendo agilmente le dita
all’interno della borsa, sentì un incarto lungo nel quale sicuramente c’erano
dei negativi. Lentamente, senza scomporsi troppo, sfilò l’incarto dalla borsa.
-
Che stai facendo! – esclamò una voce sonora alle sue spalle.
Kirsten sussultò. Il cuore le balzò in gola, lo sentiva premere in maniera
accelerata e dolorante. Chiuse gli occhi, poi respirò profondamente senza
togliere la sua mano da dentro la borsa di Cassandra. Si voltò lentamente verso
quella voce che le aveva tolto dieci anni di meno per lo spavento.
Alto e muscoloso, il fisico statuario di un dio greco,
Benjamin Price continuava a guardarla perplesso e con aria interrogativa.
Dietro di lui, Gabrielle e un altro ragazzo che evidentemente era il fidanzato.
Lo guardò attentamente riconoscendo in lui il centravanti del Paris Saint
Germain, Thomas Becker.
-
Sssstttt! Vuoi che ti sentano? – gli disse afferrando
l’incarto. Benji si portò accanto al lettino di Kirsten ammirando il suo corpo
mozzafiato coperto solo da un ridotto bikini. Sentì l’adrenalina crescere nel
suo corpo. Dacché si erano incontrati poco prima, aveva desiderato possederla e
accarezzare avidamente quella pelle candida, smaniava per poter baciare le
labbra rosse e carnose.
-
Hai trovato il tuo amico? – gli chiese cercando di sdrammatizzare
la conversazione.
-
No…ma si può sapere cosa facevi con le mani nella borsa di
un’altra persona? –. Kirsten guardò tutti i presenti e sorrise.
-
Ehm…okay, ma non mi giudicate male. Sono una giornalista e
quindi ho una sorta di deformazione professionale che mi porta a “sentire e
vedere” più di quel che in effetti dovrei. – disse guardando Gabrielle e Tom.
-
Cosa vuoi dire? – le chiese Benji sedendosi sul bordo del
lettino. Guardando oltre la spiaggia, verso il pontile, Kirsten si accertò che
Bill e Cassandra fossero ancora intenti a scambiarsi effusioni d’amore nel mare
cristallino.
-
Li conosci? – chiese Benji notando l’insistenza con la quale
Kirsten continuava a fissarli.
-
Più o meno. Lui è Bill Socket, il manager del tennista inglese
Robert Garland e lei è Cassandra Hobbins, sua amica. Li ho visti per la prima
volta l’anno scorso durante il torneo del Roland Garros. –
-
Nonché medico di Patty! – aggiunse Gabrielle guardando Tom.
-
Se li conoscete, perché me lo avete chiesto? – gli domandò non
comprendendo dove volessero arrivare.
-
Sono arrivati poco fa, mentre io, te e Gabrielle eravamo alla
caffetteria. Sono i testimoni di nozze di Robert Garland. –
-
Robert Garland si sposa? – gli chiese non sapendo che il
matrimonio al quale era stata invitata da Gabrielle era proprio quello del
tennista.
-
Esatto. Tra circa due ore…con una nostra cara amica! –
-
La Patty di cui parlavate nella hall? – chiese sempre più
sorpresa di tutti quegli eventi che si stavano succedendo in una folle corsa.
Benji assentì.
-
Un momento! – riprese lei colta da un’improvvisa
illuminazione, - ma Robert Garland non era fidanzato con la top model Patricia
Gatsby? – gli chiese sapendo che la sua domanda era retorica.
-
Esatto. Infatti è Patty che si sposa! – aggiunse Tom che fino
a quel momento non aveva parlato. Sul suo volto e su quello di Benji, c’era
un’espressione tutt’altro che felice.
-
Questo è uno scoop. Garland e la Gatsby che si sposano su
questa spiaggia, oggi….potrei farne un servizio! –
-
Non pensarci neppure! Te lo vieto rigorosamente. – la ammonì
severamente Benji. Kirsten guardò quel volto serio e duro. Involontariamente,
la sua indole giornalistica aveva leso l’affabilità del portiere.
-
Ma…non capisco. –
-
Ho detto di no. Ti proibisco di fare foto o servizi
giornalistici su questo matrimonio. –
-
Perché? – gli chiese non comprendendone le motivazioni. – La
tua amica Patricia dovrebbe essere abituata ai servizi fotografici e agli
articoli su di lei. E’ famosa quindi non comprendo quale difficoltà possa
avere. E a Robert Garland farà sicuramente piacere un po’ di pubblicità. Ne ha
davvero bisogno ultimamente. –
-
Che vuoi dire? – le domandò interessato a quell’ultima
affermazione.
-
Non ditemi che non lo sapete! Il grande portiere Benjamin
Price si interessa solo di calcio? – gli chiese in tono ammiccante cominciando
a scartare i negativi.
-
Smettila di ironizzare e dimmi cosa dovrei sapere su Garland.
–
-
Uhmm…da come ne parli, ho l’impressione che tra voi due non
corra buon sangue. Okay, ti dirò quello che so. Pare che sia in cattive acque.
Qualche anno fa i suoi livelli erano alti e gli sponsor facevano a gara per
richiederlo come testimonial dei loro prodotti. Tuttavia, dopo un infortunio,
la sua carriera è andata lentamente declinando. Ma il problema non è solo
quello. Sembra che di tutti i soldi guadagnati in premi e sponsor, gli sia
rimasto ben poco. Praticamente sta per diventare povero. Inoltre, si vocifera
che abbia evaso in maniera colossale il fisco, tanto che le ammende che dovrà
pagare saranno molto alte e rischia perfino qualche mese in galera per
evasione. –
-
Non stai scherzando, vero? – le chiese piacevolmente sorpreso
da quella rivelazione.
-
Ho l’impressione di scorgere una nota di soddisfazione sul tuo
viso. Ti è proprio antipatico, vero? –
-
Sì, tra di noi non potrebbe mai correre buon sangue. – ammise
Benji sarcasticamente.
-
Comunque, mi spiace deluderti. Nel momento in cui sposerà la
tua amica, Garland risolverà i suoi problemi economici. –
-
Che vuoi dire? – chiese Tom non afferrando il senso di
quell’ultima frase. .
-
Che la vostra amica è ricca. L’anno scorso, alla morte di una
sua parente, mi sembra la nonna, ha ereditato a Londra una villa bellissima di
circa 200.000 sterline e un bel conto in banca. Senza contare ovviamente i
proventi del suo lavoro. Insomma, Patricia Gatsby è ricca sfondata ed è
sicuramente molto appetibile per chi come Garland è sull’orlo del tracollo
finanziario. -. Benji tacque. Le rivelazioni di Kirsten erano state del tutto
sconcertanti. Guardò Tom e tra loro sembrò farsi strada l’idea che Robert
stesse sposando Patty unicamente per i suoi soldi.
-
Kirsten…sbaglio o Cassandra Hobbins era tra i nominativi su
cui abbiamo indagato l’anno scorso? – le chiese Gabrielle aggrottando la
fronte.
-
Sì. Ma sfortunatamente le nostre indagini non hanno condotto a
molto. – disse guardando attentamente i negativi. Il suo viso cambiò
espressione. Corrugò la front e i suoi occhi si assottigliarono.
-
Cosa stai guardando? – le chiese Benji notando subito il
cambiamento d’umore e di espressione.
-
Sarà anche che la vostra amica si deve sposare, ma a me questo
non sembra proprio Robert Garland. – disse passando al portiere uno dei
negativi. Benji impallidì.
-
O santo cielo! –
-
Che ti prende Benji? – gli chiese Tom strappandogli di mano la
pellicola scura. Anche Tom, come l’amico, diventò pallido. Benji si voltò verso
Kirsten. Sperava che non pubblicasse quelle foto e che tanto meno scrivesse un
articolo su Patty.
-
E’ un complotto ordito alle spalle di Patty! – esclamò poi
guardando gli amici.
-
A questo punto, sono sicuro che Garland sapeva della storia
tra Holly e Patty. Ed evidentemente sapeva anche che saremmo venuti qui. Ha
pagato qualcuno per fare queste fotografie. –
-
Non capisco. Se Robert deve sposare Patty per i suoi soldi,
allora perché assolda qualcuno per portargli le prove del suo tradimento? –
chiese Gabrielle ingenuamente sapendo di aver pronunciato parole molto dure ma
reali.
-
Semplice. Per ricattarla. Con quelle foto in mano può
rovinarle la carriera. A questo punto, potrebbe benissimo estorcerle dei soldi
in cambio del silenzio. O più semplicemente, la sposa per entrare in comunione
dei beni con il suo patrimonio conservando queste foto come asso nella manica,
nel caso in cui lei si ravvedesse dal volerlo sposare o dal divorziare. –
rispose Kirsten con professionalità. Era disgustata da quella faccenda. Guardò
Benji la cui espressione contratta la fece preoccupare.
-
A cosa pensi Benji? – chiese Gabrielle notando la stessa
espressione preoccupata e contratta dipinta sul suo volto.
-
A come spaccare la faccia a quel bastardo! – disse adirato
digrignando i denti. Il corpo era teso in un fascio di muscoli e nervi. Sebbene
alquanto seducente, Kirsten comprese che Benji avrebbe voluto scaricare
quell’energia infierendo su Garland.
-
Calmati Benji. Non abbiamo le prove. Sono solo congetture! –
gli disse Tom cercando di calmarlo.
-
Il tuo amico ha ragione. – gli disse guardandolo attentamente
e cercando di affievolire quell’istinto che stava prendendo il sopravvento
sulla ragione. - Non guardarmi così Benji. Sono una professionista e non sfrutterei
mai una situazione del genere per scrivere un articolo, non senza il consenso
dei protagonisti. – gli disse rassicurandolo. Benji la scrutò attentamente
perdendosi nel verde scintillante dei suoi occhi. Stava dicendo la verità:
doveva crederle. Seppure in maniera del tutto casuale, le loro vite si erano
incrociate e Kirsten era risultata essere più utile del previsto.
-
Dobbiamo avvertire Holly di quello che sta succedendo! – disse
Tom. La giornalista tedesca li guardò. Come aveva fatto a non pensarci prima?
Al famoso terzetto nipponico, tanto famoso e ben dipinto dalle cronache
sportive, mancava il centravanti del Barcellona, prossimo candidato al pallone
d’oro.
-
Quello delle foto è Oliver Hutton? – chiese Kirsten
incuriosita. Lo sguardo di Benji parve fulminarla. Non era il momento giusto
per entusiasmarsi. Il suo silenzio valse l’assenso. Kirsten comprese che si
trattava proprio del più famoso calciatore nipponico, del giovane ventunenne
che aveva fatto impazzire gli stadi europei.
-
Ho un’idea. – disse Benji guardando Cassandra e Bill ancora
intenti ad amoreggiare in acqua. – Io andrò in aeroporto a cercare di riportare
Holly qui. Nel frattempo, Kirsten, tu devi intrattenere Cassandra Hobbins e
Bill Socket. Trova una scusa tipo un’intervista estemporanea. Tom, tu e
Gabrielle andate da Patty e mettetela al corrente di quello che abbiamo
scoperto. Cercate, se possibile, di tenerla lontana da Garland e dai suoi
amici. –
-
Benji…dimentichi il motivo per il quale si vuole sposare! –
esclamò Tom frenando l’entusiasmo dell’amico.
-
Non l’ho dimenticato, ma dobbiamo farle capire a cosa va
incontro. –
-
C’è qualcos’altro che devo sapere? – chiese Kirsten riponendo
i negativi nella sua borsa.
-
Patty aspetta un bambino da Garland. Conserva quei negativi:
Kirsten mi sto fidando di te. Non deludermi! -. La giornalista non fiatò
neppure. Lo sguardo di Benji era stato alquanto eloquente. Tom e Gabrielle si
allontanarono verso le camere lasciando da soli Benji e Kirsten. Lei si alzò
dal lettino lasciando che le belle curve potessero essere apprezzate nella loro
completezza.
-
Perché fai tutto questo? – gli chiese sorridente.
-
Perché sono miei amici, la mia famiglia. – disse rammaricato
da quanto stava succedendo. Kirsten scorse tristezza sul suo volto. Gli portò
una mano al volto, regalandogli una dolce e inaspettata carezza.
-
Attento Benji: il fatto che Garland voglia sposarla perché lei
attende un figlio, mi sembra più che onorevole. Forse le nostre sono state
tutte illazioni. –
-
Io non credo. Non mi ha dato una buona impressione. Quando
Patty si è sentita poco bene, lui ha pensato ad andare a ricevere i suoi amici
e non a soccorrere la fidanzata, pur sapendo della gravidanza. Io non avrei mai
reagito così sapendo che la mia fidanzata stava poco bene. Anche ieri sera,
quando Patty gli ha detto che rientrava in camera perché aveva mal di testa,
lui è rimasto con me e con Tom. Ma
immagino che fosse tutto ben congeniato. Nel caso in cui Patty fosse andata a
cercare Holly, i fotografi di Garland sarebbero entrati in azione. –
-
Cosa c’è tra Oliver
Hutton e Patricia Gatsby? Come faceva Garland a sapere che lei sarebbe corsa
tra le sue braccia? -. Benji tacque. Oramai, non poteva mantenere il silenzio
oltre. Non poteva omettere la parte principale di quell’intricato puzzle.
-
Ci siamo conosciuti tutti quando avevamo più o meno undici
anni. Io, Tom e Holly giocavamo nella stessa squadra di calcio e Patty oltre
che essere il capo supporter, era anche la manager della nostra squadra. Ha
sempre avuto un debole per Holly e ben presto, quella sua passione si è
trasformata in amore. Anche quando Holly è partito per il Brasile, lei non ha
mai smesso di amarlo. E nonostante lui non l’avesse mai ammesso, amava molto
Patty. Quattro anni fa, subito dopo il diploma, Patty decise di partire per il Brasile.
Voleva sapere da Holly se doveva continuare ad aspettarlo oppure no. E dopo una
settimana ricca di amore e passione, lei andò via. Holly la lasciò andar via
per consentirle di vivere la sua vita e per non rischiare di rimanere “la
fidanzata del calciatore famoso”. -
-
Un gesto nobile! –
-
Già, ma Patty non l’ha interpretato proprio nella stessa
maniera. Tornò in Giappone e poi si trasferì a Londra dov’è rimasta. Col
passare del tempo ha cercato di dimenticare Holly ed ha trovato conforto in
Robert Garland. Nel frattempo è anche riuscita ad affermarsi nel suo lavoro. Ha
fatto proprio quello che indirettamente le aveva suggerito Holly: ha trovato la
sua strada. Solo che questo incontro pare aver sconvolto tutto. –
-
Non conoscevo questo aspetto di te! – esclamò lei sorridente.
-
Che vuoi dire? –
-
Tutti ti dipingono come il grande e indistruttibile SGGK ed io
mi sono sempre chiesta se al di là di questi muscoli ci fosse un po’ di
sensibilità! –
-
Preferisco non parlare di me! – esclamò ritraendosi a quegli
occhi verdi e indagatori.
-
Allora è proprio vero che celi i tuoi sentimenti dietro il
cappellino. –
-
Smettila di dire sciocchezze! – le disse quieto e lievemente
imbarazzato. Non aveva mai avuto occasione di discorrere con Kirsten a quella
maniera prima di quel giorno. Si sentiva fortemente attratto da quella donna,
tanto dalle belle curve quanto dalla sua sottile intelligenza.
-
Non dico sciocchezze. Io sono come te Benji. Sono
apparentemente forte e indistruttibile. Molti mi chiamano “la giornalista di
roccia” perché cerco sempre di restare al di là di quello che scrivo, per poter
essere più obiettiva e non meno sensibile. E tu sei come me Bendami Price.
Tendi a occultare il tuo essere, le tue emozioni per non dover soffrire. – gli
disse seria e convinta.
Benji la guardò attentamente. Le portò una mano al volto,
proprio come lei aveva fatto prima. Con un rapido gesto, le sue labbra
premettero su quelle carnose di lei. Colta di sorpresa, Kirsten lasciò che quel
contatto improvviso continuasse ad accarezzarla dolcemente. Gli buttò le mani
al collo e ricambiò in maniera appassionata e audace il bacio del portiere.
Benji avrebbe voluto far scivolare le sue mani lungo la schiena nuda e sotto il
costume che così poco lasciava alla sua immaginazione. Richiamato dal vociare di
Cassandra e Bill, si staccò da lei. Si guardarono ancora per un lungo e
appassionato momento.
-
Non nascondo i miei sentimenti, quando voglio. Ci vediamo
dopo! Mi raccomando. – le disse prima di voltarle le spalle e correre in
aeroporto.
Kirsten si sfiorò le labbra cercando la sensazione ardente
di quel bacio. Avvertiva ancora il sangue scorrere come un torrente in piena.
Il volto lievemente imbarazzato come quello di un’adolescente al suo primo
bacio. Lei, così avvenente e pronta a qualsiasi situazione, era capitolata come
una ragazzina dinanzi il portiere titolare dell’Amburgo. Lo guardò allontanarsi
sulla passerella che conduceva alle stanze e alla hall.
Aveva ragione: dietro la durezza e l’imperscrutabilità del
suo sguardo di ghiaccio, si nascondeva un cuore che batteva per i sentimenti
veri.