Sarai un bel
ricordo, Barty
La primavera colorava tiepidamente l'aria nell'enorme parco di
Hogwarts. Freschi profumi e colori tenui dipingevano il paesaggio,
infondendo negli studenti la voglia di disertare lo studio e respirare
il sole di Aprile.
Si potevano scorgere gruppi di ragazzi intenti a giocare in riva al
Lago Nero, altri chiaccherare sotto le betulle, mentre sporadicamente
facevano capolino alcune coppie in luoghi più appartati.
Vicino alle mura del castello, Barty Crouch Jr parlava a distanza molto
ravvicinata con Bellatrix Black, appoggiata con grazia all'esterno
della Torre di Astronomia.
“Ti ho visto con lui”, le disse il giovane col
tipico tono di un amante geloso.
“Hai visto cosa?”, fu la risposta della ragazza che
inarcò un sopracciglio, tranquilla.
“Non mi prendere in giro”, rispose lui, tirando un
pugno sulla parete rocciosa, pochi millimetri accanto al volto della
giovane. Ella, tuttavia, non si scompose minimamente.
“Stavate dietro all'enorme albero giù al lago. Il
nostro albero, Bella, quello dove tu”, le piantò
un dito al centro del petto “hai inciso i nostri nomi con
l'Ardemonio!”.
Bellatrix alzò gli occhi al cielo, sbuffando.
Osservò la mano di lui, con una smorfia.
“Stai sanguinando”, gli fece notare, con tono fermo.
Barty si osservò la mano. Non si era accorto di essersi
fatto così male, una leggera spaccatura appariva tra il dito
medio e l'anulare. Sentiva la carne pulsare in quel punto, ma del
dolore non v'era traccia. Era troppo forte il fuoco della gelosia che
gli bruciava il fegato.
“Il mio sangue ti disgusta?”, le chiese,
avvicinando ancora di più la mano al viso della ragazza
“Forse non è abbastanza puro? Quello di Rodolphus
invece è perfetto, vero?”. Le narici del giovane
si allargarono in respiro esasperato e rabbioso.
“Che cosa vuoi, Barty? Lo sai benissimo che il mio matrimonio
con lui è designato da quando sono nata. E sì, ci
ho fatto sesso dietro al nostro albero”, fu la
risposta-provocazione di Bellatrix, che si ravvivò indietro
i lunghi capelli neri.
Lui la osservò, stupito da tanta sfacciataggine. Era
così maledettamente sensuale, anche se gli aveva
preso il cuore strappandoglielo dal petto con la stessa ingordigia con
cui facevano l'amore. Si allontanò leggermente da lei,
ritirando la mano, per evitare di avvelenarsi col suo profumo colmo di
voluttuose tentazioni.
“Mi fai schifo”, riuscì poi a
sussurrarle appena.
“Suvvia, lo sapevi dall'inizio che tra me e te non sarebbe
durata a lungo. Lui è l'uomo con cui passerò il
resto della mia vita, quindi, tanto vale...”, la risposta
della ragazza venne interrotta bruscamente.
“Tanto vale tradirmi già ora? Sei folle,
Bellatrix. Cosa sono per te? O è meglio dire cosa sono
stato, per te?”, le urlò in faccia, sentendosi un
peso enorme dentro, tra le membra.
Ella lo osservò, al di sotto delle palpebre pesanti.
“Un amico. Qualcuno che ho amato. Sarai un bel ricordo,
Barty”, gli rispose sostenendo il suo sguardo.
Fu il ragazzo ad abbassare gli occhi per primo. Non poteva osservare
quel grigio, reso ancora più chiaro dai raggi del sole che
le risplendevano sul volto. Gli occhi di Bellatrix erano ghiaccio che
gli si conficcava nel cuore come un iceberg sulla rotta di collisione.
“Sai una cosa?”, riuscì finalmente a
dirle, alzandosi le maniche poiché si stava surriscaldando,
nervoso “vorrei tanto non essermi mai innamorato di
te”. Quella era una falsa confessione, detta appositamente
per ferirla. Si sarebbe innamorato dieci, cento, mille altre volte di
lei, perchè non avrebbe mai trovato il modo di resisterle.
Bellatrix, osservandolo intensamente, sbuffò divertita.
Notò il Marchio Nero sul braccio del giovane, ricordando
quando anche lei era diventata proprietà dell'Oscuro Signore.
“Bel tatuaggio”, gli disse, ignorando le mere
insinuazioni che avrebbero dovuto colpirla ma che le scivolavano
addosso. Si alzò dal muro, avvicinandosi al ragazzo e lo
baciò con avidità, con la lingua a disegnare i
contorni della sua bocca.
Barty rimase basito, soppesando l'opportunità di perdonarla,
far finta di nulla e vivere nell'ombra. Ma il ragazzo aveva ben chiaro
che mai nella vita avrebbe voluto essere secondo a nessuno e si
staccò con brutalità da quelle labbra sottili che
tante volte gli avevano procurato piaceri inesplicabili. Si
allontanò dalla morsa di perdizione, girò i
tacchi e si incamminò verso il castello.
“Non giocare al fuggitivo con me, Barty Crouch JR! CRUCIO!”,
fece appena in tempo a sentire, quando un dolore intramuscolare gli
fece tremare le scapole, con l'impressione di essersi spaccato in due.
Cadde in ginocchio, mentre la ragazza lo raggiungeva parandoglisi
davanti.
Bellatrix si piegò all'altezza del suo viso, avvicinandosi
nuovamente all'altezza delle labbra mentre lui contrastava la
Maledizione.
“Fottiti”, gli sussurrò la ragazza,
prima di leccargli la bocca, voltargli le spalle e abbandonarlo
lì.
In una frazione di secondo, Barty raccolse abbastanza energie da
riuscire a dirle ciò che aveva sempre creduto,
ciò che mandava avanti quell'amore impossibile.
“E poi tu tornerai da me? Quando scoprirai che lui non ti ama
come faccio io, cosa farai, Bella?”, le urlò,
straziato.
“Io non ho bisogno di te”, fu la crudele risposta
di lei, giratasi di scatto con le braccia incrociate.
“Oh, certo, dimenticavo. Tu non hai un cuore. Sei solo
un'accozzaglia di organi che si muovono scossi dalla libidine. Un paio
di belle tette, delle labbra di fuoco. Ma sai una cosa? E' questo che
sei stata per me”, la raggiunse, avvicinandolesi ancora, i
nasi ad un centimetro. Sputò in terra, voltandosi dall'altra
parte, la spintonò di lato con la spalla sinistra passandole
accanto e, camminando con passo sicuro, non si voltò fino a
che non ebbe raggiunto il portone d'ingresso.
Se si fosse girato, però, avrebbe notato un'unica lacrima
risplendere sul tetro viso di Bellatrix e la sua mano che la scansava
via, orgogliosa e altezzosa com'era sempre stata.
Angolo
Autrice
Questa storia ha
partecipato al Fruits Contest, indetto da BloodySisters sul forum di
EFP (saluta la giudicia con la manina). Si è classificata
ottava, ho fatto l'errore madornale di non scrivere una raccolta che
era implicita nel bando. Maledetta memoria.
Comunque sia, sono
soddisfatta. Era da tanto che avevo in mente questo pairing, trovo
questi due personaggi così simili. Mi sono autoconcessa il
permesso di immaginare Bellatrix e Barty JR della stessa
età, benchè sia perfettamente a conoscenza del
fatto che lui è dieci anni più piccolo. Ma non
sono meravigliosi, insieme?
I dialoghi sono ispirati
al video dei Green Day, Jesus of Suburbia, anche se, ovviamente, li ho
rielaborati.
Ho in mente una Long, in
cinque capitoli, ma tutto dipenderà anche dal successo o
fiasco che riceverà questo progetto.
Riporto la valutazione
(ringrazio e rinnovo le mie scuse alla giudicia), di cui vado comunque
fiera.
Vi abbraccio.
nausicaa
black
Sarai
un bel ricordo, Barty – di nausicaa
black
Grammatica e sintassi 15/15
Lessico e stile 10/10
Attinenza alla traccia e sviluppo 5/10
IC 15/15
Gradimento personale 1.5/2
Totale 46.5/52
Note: Allora... per quel che riguarda grammatica e lessico, che di
solito sono i parametri in cui tolgo più punti, non ho nulla
da dire: tutti i segni di punteggiatura messi al posto giusto, nessun
verbo sbagliato o errori di battitura qua e là.
Nulla.
L’unica cosa che ti ha penalizzata molto è stata
l’attinenza al tema: io avevo richiesto esplicitamente una
raccolta di fanfiction, dalle drabble alle one-shot, o al massimo una
long-fic di cinque capitoli.
Tu, invece, credo che non l’abbia capito molto bene: infatti,
hai inserito tutti e cinque i prompt in una sola one-shot, e per questo
motivo ti ho tolto ben 5 punti da questo parametro di giudizio.
Inoltre, la fanfiction non mi ha toccata in particolar modo:
sì, è bella, ben scritta e tutto il resto, ma non
mi ha lasciato nessun segno rispetto alle altre storie. Per questo, ho
dovuto togliere 0.5 punti.
Comunque, non disperare: se per una volta non hai capito bene la
consegna, non succede nulla! Sarà sicuramente per la
prossima volta! :)
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