Cento
Passi
Lovino rimase dritto in piedi nel centro della piazza di Cinisi.
Era notte fonda.
Mosse un passo.
Due.
Tre.
Le luci dei lampioni accompagnavano i suoi passi, uniche reduci di
quella notte insanguinata.
Ventisei.
Qualche albero frusciava per la brezza, i grilli frinivano.
Quarantanove.
Accese la radio che teneva in mano. Ma sul canale scelto non v'erano
voci, solo lo scroscio del mare e il brusio della natura mediterranea.
Settanta.
Un tributo a Peppino e alla terra che amava, a cui aveva regalato tutta
la sua energia.
Novantasette.
Lovino era morto con lui, quel nove Maggio '78.
Cento.
Cento fottutissimi passi da casa sua.
Quella casa maledetta, ora, voleva offrirgli speranza.
Lovino non ne aveva in sè, era scolorita sul viso.
La mattina seguente si sarebbe svegliato con la solita ira cucita
addosso. Ma in quel momento le forze lo avevano abbandonato.
Peppino di energia e volontà ne aveva da vendere. Lo aveva
contagiato con la sua voglia incredibile di vivere e ribellarsi.
Quella sera, tutto spento, appassito. Morto.
Da quel lutto era nata la sua rabbia. Da quelle ceneri di vita era
risalito il fumo della collera, dalle narici si era diffuso nel suo
corpo.
Note Autrice:
..."Le loro idee
continueranno a camminare sulle nostre gambe".
Due drabble precise per ricordare Peppino Impastato; sui siti web
dicono che fu un politico, un attivista, un conduttore di radio. Certo,
lo era, ma penso fosse anche un ragazzo pieno di vita. Di voglia di
libertà - e per ottenerla ha denunciato e affrontato la
mafia come tanti altri uomini-eroi.
Ecco, penso volle vivere in libertà. E per questo vedo bene
al suo fianco Lovino, sempre bistrattato; entrambi avevano bisogno di
quella che il nostro hero americano definirebbe freedom. E ora che
Peppino non c'è più - non fisicamente -, credo
che Romano abbia perso un po' della sua vitalità. Per quanto
lo spirito di una persona possa essere con noi, manca averla vicina in
termini fisici. Le nostre Nazioni ne sanno qualcosa, sì.
Vi rimando come sempre a Wikipedia per tutte le informazioni delle
drabble, scusatemi se non le aggiungo io ma tra la rabbia che mi sale
in gola e la fretta non ne ho il tempo.
Quanta rabbia, diamine. Ah, mi incavolo come una bestia, quando ci
penso. Chissà quanti ancora sono infuriati per tutti questi
omicidi. Sono furiosa. Aveva ragione, Peppino, a dire che la mafia fa
schifo. Tanto schifo.
Scusatemi. Ma in questi giorni sono arrabbiata nera.
E come in questo giorno di trentatrè anni fa morì
Aldo Moro, ricordiamoci anche di Peppino Impastato.
Va bene, basta far filosofia, vi lascio.
Grazie per aver letto! :)
claws_Jo
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