Volevo crederci, e ci ho creduto.
In me stesso, nei miei compagni, nel Destino.
Inutile, ovviamente.
Eliminato per primo: per primo!
Prima delle ragazze!
...
Nessuno sa di cosa sono capace.
Lo scopriranno presto.
Per il momento resto qui, nascosto tra i topi, a rimuginare e a vivere di avanzi.
E di vendetta.
Una porta si apre, ed un figura massiccia si staglia sulla soglia: socchiudo gli occhi e mi ritraggo mentre si avvicina.
Pelle scura, sopracciglia folte, sguardo intimidatorio.
Chef Hatchet.
Digrigno i denti, ma non gli salto addosso.
Avrei la peggio, sicuramente.
Mi guarda colpito, si sofferma sui miei occhi arrossati, sul mio volto verdognolo, sui miei capelli scombinati.
Sospira e scuote la testa.
"Povero ragazzo..."
Parole.
Semplici, vuote parole.
Però hanno l'effetto di scaldarmi il cuore.
Mi lascio trascinare via, davanti all'odioso McLean.
Odioso, sì, ma mi offre un travestimento, un pugnale e la cosa più importante di tutte.
Vendetta.
Le parole di Chef sono un'eco lontana nella mia mente.
Vendetta! |