Capitolo 5.
Seduta a sorseggiare una tazza di thè con accanto un Seth
alquanto irrequieto ripensavo a tutto quello che era accaduto solo due
giorni fa…
avevo scoperto in modo brusco che Seth mi amava, ma soprattutto erano
venute alla luce le mie vere origini, quello che risiedeva in me.
Avevo capito che la magia di cui il mio dolce nonno mi raccontava
quando ero bambina non era semplice fantasia…
che lui sapeva qualcosa che io neppure immaginavo e cercava, come
poteva, di farlo capire alla sua nipotina.
Si hai proprio ragione
ragazza! – al suono di
quell’allegra voce, io e Seth sobbalzammo, risvegliati dai
nostri pensieri.
Nonna! Quante volte ti
ho detto di non approfittarti dei tuoi poteri! –
disse in tono di rimprovero Seth, che poi si volse a me… El, lei è mia
nonn… ma la bizzarra donna che mi ritrovai
davanti non gli fece finire la frase che si presentò da sola
– Stephanie,
piacere!- disse gioviale – e comunque non mi sto
approfittando dei miei doni! sto solo facendo…
diciamo… conoscenza - aggiunse poi
osservandomi meglio.
Era una donna molto affascinante, capelli rossi con qualche striatura
d’argento che l’età cominciava a
mostrare, raccolti in un morbido chignon, e al collo portava un enorme
medaglione a forma di sole.
Era molto curata ma anche alquanto strana…
Oh, grazie tesoro! Lo
prenderò come un complimento! – mi
disse divertita.
Ma che? Non
capisco…- chiesi indirizzando uno sguardo
confuso verso Seth -
Ehm… vedi
El... in presenza di mia nonna devi stare attenta a quello che
pensi… perché lei lo può sentire!
– mi spiegò lui un po’ imbarazzato.
Si infatti!
Perciò risparmiami certi pensieri lussuriosi nipote!
– esclamò lei un po’
infastidita guardando entrambi.
Avvampai immediatamente mentre Seth guardava stizzito Stephanie.
Adesso bando alle ciance
ragazzi miei! è ora di farci vedere un po’ cosa
sai fare!
Dato che sei proprio
all’oscuro delle tue facoltà dovremmo per
così dire tirare fuori i tuoi doni!
Prese tra le mani il libro degli incantesimi che avevo scoperto a casa
di Seth due sere prima e cominciò a sfogliarlo fino a quando
non si fermò soddisfatta su un pagina.
Portò una mano al centro della mia fronte…
Excita potentiam ! -
disse, e tutto d’un tratto la testa cominciò a
girarmi e diventò tutto buio.
Aprì gli occhi e vidi l’espressione tesa di Seth -
oh finalmente…-
esclamò lui accorgendosi del mio risveglio.
Mhm… ma che
è successo?- chiesi sentendomi ancora
intorpidita – sei
rimasta priva di sensi per due ore, è stata una specie di
breve morte…
è quello che
succede quando la magia si impadronisce di te- mi
spiegò lui posando un dolce bacio sulle mie
labbra…
ma a quel contatto sobbalzai!
una serie di flash sulla vita di Seth si fecero strada nella mia
mente…
il momento in cui Seth si risveglia all’ospedale dopo
l’incidente, un lungo abbraccio con Stephanie, il viso teso
dalla preoccupazione dopo quella corsa nel parco… immagini
che non avevo mai visto prima.
Cosa succede!?-
Seth era preoccupato – ho visto… ho visto
delle cose…- dissi sconcertata…
Oh, ecco qual
è il tuo potere allora! Hai preso la parte sensitiva di
Eleonore! - disse raggiante Stephanie – lei aveva il dono della
preveggenza ma era anche
in grado di vedere il passato o sentire le sensazioni di una persona
attraverso il tatto, e direi che tu mia cara hai questa parte in te! -
concluse poi sorridente sorseggiando una bevanda fumosa.
Perciò i miei
strani incubi e questa serie di flash che ho visto quando mi hai
baciata… è… è il mio dono?!...
chiesi di più a me stessa che a Seth.
Lui annuì e poi mi abbracciò.
El! Ma allora sei viva! –
esclamò Cassandra dall’altra parte della cornetta.
Si Cass
scusami… è solo che ho avuto una settimana un
po’…ehm…pesante…-
mi giustificai con l’amica.
Avrei voluto tanto parlare di tutto quello che mi era accaduto e di
tutte le stranezze che tuttora mi circondavano…
confidarmi…ascoltare i suoi preziosi consigli…
Ma purtroppo non potevo…
Seth e Stephanie mi avevano detto che era la prima cosa che dovevo
rispettare…
non parlare dei miei poteri.
Chiacchierai un po’ per telefono con la mia migliore amica
cercando di ignorare le sue domande riguardo al fatto che mi sentiva
strana e, purtroppo, anche mentendo.
Riattaccai sentendomi dannatamente in colpa.
Sentì il campanello di casa suonare e aprendo la porta mi
ritrovai davanti Seth più raggiante che mai.
Finalmente soli!
– esclamò richiudendo la porta alle
sue spalle e baciandomi appassionatamente.
Era da giorni che nonna Stephanie mi aiutava a sviluppare i miei doni,
ed era da giorni che entrambi soffrivamo perché non potevamo
essere liberi di stare insieme e nemmeno di pensare a quel che volevamo!
Quando Seth mi concesse di riprendere fiato chiesi dov’era
Stephanie… - è
andata a trovare una sua vecchia amica, aveva delle cose da dirle…
ma non so esattamente di che si
tratta…- e detto questo ricominciò a
dedicarsi alla sua attività preferita...
Me!
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