NUVOLE ...delirio non necessario ma indispensabile sul mio viaggio a Londra...

di Lilith82
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http://www.youtube.com/watch?v=SjXQrRe0Uhk

Ti sei stancato delle nuvole, Rob?
Voglio dire...
un volo dietro l’altro... uno, due, tre, quattro cambi di città in una settimana...
La solita procedura, la stessa, ogni volta.
Le sensazioni che si succedono.
Il rullio delle turbine.
Le ali che cominciano a tremare.
Il veivolo che accelera a velocità esponenziale.
E tu... cintura allacciata... vuoto d’aria nella pancia...
E poi...
...il momento in cui stai già volando...
Ma tu... ti sei stancato delle nuvole?
Le guardi ancora, mentre l’aereo prende quota?
Ti accorgi di esserci dentro, nella loro lana per il cielo?
E’ scontato, ormai, per te?
O, forse, infine, ti son venute a noia, le nuvole?


A volte, mi succede di pensare di attraversare le cose in un mio modo peculiare... e strambo...
In una maniera non comprensibile.
Come avessi circuiti differenti, atipici.
E’ così anche per te?
Ti senti mai... un freak?!

Ho la sensazione che tu possa capirmi.
Ed ho la sensazione che non t’incontrerò...
Non so perché... lo so!
Per qualche illogica ragione, guardando l’orizzonte...
...e il mare di ovatta lucente...
...è come se ti sentissi...
...è come se tu potessi sentirmi...

Come se tu sapessi cosa significa...
...non avere niente...
...e una vita complicata...
...insieme...

Come se tu sapessi cosa significa non riconoscersi...
 ...in nessuno dei nomi che la gente ti dà...

Cosa vedrò nei tuoi occhi, il giorno in cui saranno nei miei, Rob?
In qualche assurdo modo...
..tu mi appartieni...
...ed io appartengo a te...
...ed in questa appartenenza...
...noi non ci conosceremo mai!


n u v o l e
rarefatte come pensieri in dormiveglia
nuvolenuvolenuvole
allineate come un gregge disordinato
...nuvole...
ingannevolmente appoggiate sul mondo
e sovrapposte alla neve che cola delle montagne
nuvole
cosa siete?
chi sono?
perché?


Le scie sfreccianti di un altro aeroplano ci tagliano il cielo, di traverso.
Sei tu?
Stai andando a Barcellona?
Beh... fammi sapere come sono lì, le nuvole...


http://www.youtube.com/watch?v=4nbeG3YOjJg

Nuvole a Stansted.
Ci sono stati giorni di sole, in Inghilterra.
Ma, ogni giorno, io cercavo le nuvole.
E cercavo te!

E poi ti ho trovato!
Eri bellissimo, lasciatelo dire.
Come non lo sei mai stato!
Eri lì
Ero lì
Vicini ed irraggiungibili.

Perché io appartengo ad un’altra vita, ad un altro mondo.
Io non c’entro niente con te.
Tu non c’entri niente con me.

Eppure...
...ti sento dentro...
Mi dai dolcezza, forza, serenità.
Eri tu, proprio tu, come le nuvole.
...bellissime, pure, intoccabili...
Ti sei stancato di essere una nuvola, Rob?
Forse sì.
Credimi: ti capisco!
Essere ciò che si è... è così dura!
Adesso...
..a Stansted...

All’imbarco bagagli la donna più lenta della Stratosfera.
Al controllo-security mi spiegano che “cream is a liquid, not cream! Liquid!”
Sbagliamo gate.
Restiamo bloccate per delle ore e con una penale, per il nostro ritardo, di 100 pound.
Ed è tutto così... da me!
Perché io sono proprio... io!
E tu... sei proprio tu.
E ciascuno dei due è molto più di questo.


Eri felice... luminoso... come le nuvole.
Come le nuvole che prendono il sole.
Come le nuvole che sanno di sole...
Solo tu
Solo io
Solo nuvole
Perché?


L’uomo libero è come una nuvola bianca. Una nuvola bianca è un mistero; si lascia trasportare dal vento, non resiste, non lotta, e si libra al di sopra di ogni cosa. Tutte le dimensioni e tutte le direzioni le appartengono. Le nuvole bianche non hanno una provenienza precisa e non hanno una meta; il loro semplice essere in questo momento è perfezione. Osho Rajneesh




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