IL PARADISO è DOVE SEI TU
Salve, questa è la mia seconda fanfiction, ma
prima scritta su angel sanctuary, posso dire di essermi
innamorata del personaggio di micheal l'arcangelo del fuoco e la
storia si concentra su di lui.La trama non e totalmente collegata
alla storia principale , ho preso i personaggi e li ho immessi in
un'avventura partita dalla mia mente malate,ah non ci fate caso se alcuni personaggi morti nel manga qui resuscitanto misteriosamente.scusate eventuali
errori ortografici e se eventualmente stravolgo i
personaggi.Bene buona lettura... e mi raccomando recensite
^^P.S. i personaggi non sono di mia proprietà
Con velocità impressionante, come una saetta nel cielo,il grande
arcangelo del fuoco si diregeva in volo da Raphael, nonchè suo
unico è grande amico.Un cherubino gli aveva riferito che egli lo
desiderava.Il vento gli sfiorava il volto con dolcezza nonostante la velocità a cui viaggiava
incominciando ad intravedere il palazzo del medico del
paradiso,aumentò ancora di più la sua velocità,atterrando con
violenza dinnanzi alla porta della dimora di un colore
bianco.Senza badare,o di preoccuparsi minimamente di colpire
qualcuno scaraventandolo a terra, avanzò al suo interno con
passo pesante e deciso.
Apre la porta con poca gentilezza, che fece sobbalzare
l'arcangelo dell'aria intento ad esaminare alcuni fogli.
M: Allora, come mai mi hai chiamato?.
Raphael lo guardò interdetto,rimanendo con alcuni fogli in mano
e guardandolo sorpreso.
R: Ciao Michelino, eccoti qui finalmente.
Il ragazzo dalla chioma rossa come il fuoco sbuffò sentendosi
chiamare cosi.Puntò i suoi occhi leggermente irati e dorati verso
l'amico.
M: Allora, cosa dovevi dirmi?
L'arcangelo biondo ricambio lo sguardo ma a differenza del'altro
, in modo gentile.
R: Devi venire con me sulla terra, per una
questione"personale".
M: Cosa? hai combinato qualche guaio con una di quelle insulse
femmine che frequenti?
R: No, tranquillo.
M: Allora spiegami!!
Il tono del rosso si era fatto più deciso e impaziente, bhè lui non
aveva pazienza per niente è nessuno.
Il biondo arcangelo si avvicinò a lui parlando a bassa voce.
R: Non qui!! a dopo le spiegazioni.
M: Ma, e va bhè!!! allora vado a prepararmi, muoviti sai che non
mi piace aspettare
R: Grazie Michelino
Raphael intravide la mano del amico salutarlo con
noncuranza,dalla tasca prese il pacchetto contenente le
sigarette, ne prese una portandosela alle labbra e
accendendola,inspirò profondamente quel veleno dirigendo il suo
sguardo con i suoi meravigliosi occhi azzurri alla porta ormai spalancata per l'irruenza di
micheal.
Si affrettò a lasciare il palazzo per tornare a casa è almeno
cambiarsi, visto che era appena tornato da una battaglia al
confine e i suoi vestiti erano letteralmente ridotti a
"brandelli".
Nella sua fretta per poco non travolse l'assistente di Raphael,
Barbiel una donna intelligente e fedele al suo superiore, del
quale dopo tutti gli avvenimenti capitati, stava cercando di
concquistare proprio quel donnaiolo incallito.
B: Mi scusi signor Micheal!!! .
Dal canto suo l'arcangelo non la degnò nemmeno di uno sguardo
passando oltre, sia inteso la odiava perchè era pur sempre una
donna.
La visita a casa sua fù veloce, si cambiò indossando la sua divisa
rossa compresa di un lungo cappotto del medesimo colore con
delle cinte nere ad "abbellire" il tutto.
Si affacciò alla finestra rimanendo in silenzio è in attesa che
Raphael arrivasse,guardando la sua mano notò dei piccoli graffi,
che pian piano si stavano rigenerando, era il suo compito essere a
comando delle schiere angeliche, di difendere il cielo dai demoni
malvagi, creature infide, ma sopratutto da difenderlo da Lucifero il suo
nemico, fratello,rivale.
Quei pensieri furono interotti dal bussare della porta, e poco
dopo entrò Raphael che si siede al suo fianco guardandolo negli
occhi.
R: Novità!!, il sommo creatore ci ha affidato una
missione.
Lo guardò di sbieco,ghignado leggermente
M: Quindi la tua questione "personale" va a quel paese.
Il biondo gli sorrise dolce spostando lo sguardo verso il
panorama fuori la finestra.
R: Sbagliato Michelino, dobbiamo andare sulla terra per
cercare un arcangelo.
Girò di scatto il viso guardandolo, dapprima irato per quel
stupido nomigliolo che l'amico gli rifilava, poi stupito e infine
scoppio in una boriosa risata.
M: Ma di cosa diamine parli? siamo noi i 4 arcangeli, il
sommo creatore è andato di matto?
Raphael scuote velocemente la testa per indicargli un no preciso
e secco, anche lui stentava a crederci, la cosa era paradossale
anche per loro che viveno in paradiso.
R: No, quel che senti e pura verità, io e te dobbiamo scendere
sulla terra, cercarlo e portarlo qui in paradiso.
M: Ma cazzo, cosa vuol dire? che forse noi siamo degli
incompetenti?.
R: Michael non credo, puo darsi che è per via che gli inferi si
fanno via via più forti, più tu ne uccidi e più loro arruolano nelle
loro schiere altri esseri. .
Il rosso si alza e inocminciò a camminare in cerchio e imprecare a tutto spiano, poi di
botto si ferma si siede a terra incrociando le gambe e
sbuffando.
Raphael rimase ad osservarlo fin quando non si calmò, era fatto
cosi irascibile,prepotente,sadico,ribelle inquieto... insomma non
sembrava affatto l'angelo raffigurato in molti dipinti.
Poggiando il mento sul palmo della mano guardò il suo
osservatore.
M: Ora dimmi la questione personale, anche se non mi
interessa totalmente.
Sgranò gli occhi osservando l'amico seduto a terra.
R: Ecco,Metatron mi ha detto.... che... io avrei una
fratello.
Abbassa lo sguardo torturandosi il labbro.
M: Ok.. questa e troppo! ma ne sei certo?
R: Si michelino, certissimo e stato creato dal mio sangue, quindi
e come se fosse un mio parente e lo voglio trovare.
Rimase per un pò in silenzio chiudendo gli occhi, capiva ciò che
provava l'amico, sapeva cosa significasse avere un fratello e non
poterci parlare, lo avrebbe aiutato... a suo modo.
M: Ringrazia il Sommo che ci ha affidato la missione, poichè non
sarei venuto con te solo per questa stupidità!!.
L'altro gli sorrise raggiante socchiudendo gli occhi.
R: Grazie mika-chan......
Il domatore del fuoco si alzò in piedi prendendo i guanti di pelle
nera e indossarli, avanzò verso la spada che poggiò sulla spalla
sinistra, lascio scivolare lo sguardo sul sorriso del amico che per
lui sembrava ebete.
M: Andiamo forza, non ho tempo da perdere.Spera solo che
ci sia qualcuno da uccidere e del sangue sulla terra se no
prenderò a pugni te.
R: Ok ok, calma andiamo subito.
Uno di fianco al'altro si avviarono al'uscita del castello,da li si
poteva notare la differenza di altezza ,infatti michael era un
tantino basso ma guai a fargli notare questo particolare, il farlo significherebbe morte certa, lenta e dolorosa.Una
volta fuori aprirono le loro grandi ali e spiccarono il volo verso la
loro meta.Viaggiarono in silenzio,rimanendo cauti e attenti ai rumori circostanti, non si poteva mai sapere che i nemici li avrebbero assaliti all'improvviso.
Raphael atterrò con grazia e silenzioso,l'incontrario del suo compagno che con tanta di quella delicatezza che scese,spaccò di poco il suolo sotto di lui.
Silenziosi osservarono la città dal'alto, la grande luna illuminava le loro figure misteriose.
Cosa si aspettavano? Quale pericolo dovevano mai affrontare?
ma la cosa più importante, sarebbero riusciti a compiere la loro
missione?
MONDO UMANO
Un esile figurava camminava solitaria per le vie della strada, volse il suo sguardo in alto, una piuma bianca e candida si posò sul suo viso, la strinse tra le mani osservandola per bene, era piuttosto grande per una piuma normale riapri il palmo lasciandola danzare trasportata dal vento, sospirò e quella figura scompari inghiottita dal'oscurità della notte.
NOTE AUTRICE
Hem, eccomi qui^^ spero che sia piaciuta almeno a qualcuno *si inchina* alla prossima gentili angeli,demoni,umani un kiss da aeriss
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