PROLOGO
-
ERA UNA NOTTE BUIA E
TEMPESTOSA
Era una notte buia e
tempestosa…
Giorgia era sul balcone di casa a
prendere il sole.
-Scusa, ma come diavolo fa a prendere
il sole in piena
notte?!?.
Identificati.
-Umpf…chiamami
“Il Commentatore”. Nella vita mi piace
intrufolarmi nelle fan-fiction altrui per commentare ogni singola
sciocchezza.
Ottimo. Io invece sono la voce
narrante di questa storia…e
ti pregherei di stare in silenzio.
-In silenzio stacci tu piuttosto! Non
sembri una persona
molto brillante!
…
-…
…
-…emh, non continui?
Se posso…allora, dicevo?Ah
sì…coff coff…
Era una notte buia e tempestosa, e
Giorgia era sul balcone
di casa sua a prendere il sole e…
-Ancora? Io sono stato zitto,
fiducioso che ti correggessi
da solo, ma ripetere lo stesso errore due volte mi sembra veramente da
stupidi!
Ma vai a dormire, piuttosto che stare qui a dire stupidaggini,
và!Idiota!
…bene. Guardie?Portatelo
via!
Rispondendo al comando della voce
narrante (cioè io) due
teneri orsacchiotti di peluche rosa shocking entrano con passo felice
nella fan
fiction dirigendosi verso il disturbatore per fissarlo con dei teneri
occhi
pucciosi
-Ma che cavolo? Cosa
volete?Sciò!Via!Lasciatemi in pace!Non
mi fate tenerezza! Neanche un po’!...Ok, forse un
pochettino…però!
I due teneri orsacchiotti continuano
per qualche secondo a
fissare con teneri occhi Il Commentatore, quando uno dei due
orsacchiotti
scatta talmente tanto velocemente da risultare invisibile ad occhio
umano,
sferrando un calcio di inaudita potenza al linguine del malcapitato.
Questi non riesce neanche ad emettere
un lamento che,
accasciandosi al suolo in preda al dolore, viene colpito alla schiena
da un
forte colpo a mano tesa dell’altro peluche.
Knock Out.
E’ incredibile cosa sanno
fare questi orsacchiotti! E pensare
che volevo anche buttarli, talmente erano vecchi!Uhò, mi
stanno fissando
male…emh, meglio tornare alla storia…
-Mi…mi
vendicherò!
Certo, certo…piuttosto,
possiamo procedere con questa
storia?
Dunque (per la terza volta) : era una
notte buia e tempestosa
e Giorgia era sul balcone di casa sua a prendere il sole. Troppi
dispetti le
aveva fatto recentemente, quel burlone del sole. Addirittura due giorni
prima,
proprio quando era riuscita a telefonare allo studio televisivo di :
“Chiamaci
e se sarai fortunato vincerai così tanti soldi da non dover
mai e poi mai
lavorare anche per le vite a seguire”, quando era in procinto
di vincere il
tanto agognato premio della telefonata, quel burlone del sole
generò una
tempesta solare scagliandola verso casa sua. Questa fermò
tutte le
apparecchiature di casa sua, telefono compreso, facendole sfumare il
sogno di
usare i soldi della vincita per comprare dieci partite di noccioline e
usare i
loro gusci per costruire un razzo e andare così alla volta
del suo pianeta
d’origine, XYmbertO.
Possiamo dunque immaginare come si
sentisse la povera
Giorgia dopo essersi resa conto che la linea era caduta.
E ora lei è qui, sul
balcone di casa sua, brandendo un mazza
da baseball e fendendo mazzate verso l’alto con lo scopo di
pestare a morte il
sole.
Ce la farà la nostra
giovane e brillante protagonista? Lo
sapremo nel prossimo capitolo!
Emh, salve! Questa è la
mia prima storia, demenziale,
nata da un momento di follia. Essendo soltanto il prologo non avrete
capito più
di tanto quale sarà lo scopo di questa storia, quindi spero
che rimaniate
sintetizzati su questo account per il prossimo capitolo malato.
Ah, no, non sono
pazzo…guardate, ho pure il
certificato! *sventola un foglio con sopra disegnata la Pimpa*
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