Neve
E’ bianca e soffice.
Ricorda l’antico passato, che ha ormai solo immagini sbiadite.
Da bambina adoravo correre per i prati immensi d’inverno, quando c’era questa.
Mi sentivo quasi potente.
Ogni fiocco di neve che cadeva sui miei guanti –del color dei miei capelli- potevo soffocarlo nelle mie dita, delicate anch’esse.
Per modo di dire, s’intende.
Ho sempre disprezzato la mia figura, dai colori così macabri. Ero già a conoscenza, fin da quell’epoca, che non avrebbe portato a nulla di buono.
Volevo essere come la neve. Volevo essere immune al male del Mondo.
Volevo essere bianca e soffice.
E, sebbene non sapessi ancora, un po’ ci avrei assomigliato. Avrei fatto la fine dei poveri fiocchi di neve.
Sarei soffocata.
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NdA: In questa non c’è molto da dire. Mostro Helena bambina, che ama la magica neve. Sì, perché secondo me è magica, sebbene non l’abbia scritto.Ovviamente è narrata dal punto di vista di quando è un fantasma, quindi mi è sembrato che potesse essere giusto farle ricordare un colore così accecante, disteso negli immensi prati d’inverno.
Con “colori macabri” intendo i capelli neri, gli occhi forse anch’essi di questo colore, proprio in ricordo dei Corvonero. Spero di essermi fatta capire. ^^
Il termine soffocare lo capirai poi nell’ultima drabble.