Non avrei mai pensato di
arrivare a questo punto.
Bhè, non avrei mai
pensato di arrivare a scoprirlo
questo punto.
Eppure
eccomi qui,con il cuore che mi sembra stia per scoppiare nel petto ad
ogni battito furente,ma che giudico spento e morto,da
quando la morte ha preso possesso della mia vita.
In
poco tempo ho perso le persone che amavo di più,chi in un
modo,chi in un altro.
Se
solo fossi stata più attenta.
La
frase ricoperta dai sensi di colpa che tormenta i miei incubi dalla
perdita di Miranda e Greyson,i miei genitori,o per meglio
dire...genitori adottivi.
Anzi,tormentava.
Credevo
di essere io la causa della loro triste fine,ma poi...ho scoperto
Katherine.
E
con lei le mie reali origini e i miei veri genitori.
Morti
anch'essi,ovviamente.
In
tempi diversi,ma comunque non più in questo mondo.
Credevo
di incolpare qualcuno finalmente:lei.
Lei
è la causa di tutto il male che ho dovuto sopportare.
Lei
è la causa di tutto ciò che ho perso,che ho dovuto
veder morire sotto i miei occhi.
L'immagine
sfocata di Jenna con un paletto conficcato nel cuore blocca il mio
respiro per un secondo.
Dalla
prima volta che l'ho vista in un ritratto nella camera di
Stefan,avevo capito che tutto sarebbe cambiato, in meglio o in
peggio.
Iniziare
ad odiarla fin da primo istante è stato facile.
È
stato fin troppo facile.
Ma
dopo la sparizione di Stefan,di nuovo la mia vita ha subito un
drastico cambiamento.
E
l'avere Katherine come unico appiglio a cui aggrapparmi,dopo che
Damon ha deciso di andarsene alla ricerca del fratello,non ha
portato a niente di buono.
L'aver
capito che nemmeno lei c'entra con la morte delle persone più
care che mi perseguita non ha portato a niente di buono.
E
la vampira che avevo incolpato e che ho giurato a me stessa di odiare
per sempre,è la stessa che adesso mi sta facendo battere il
cuore a un ritmo frenetico,mentre posa baci umidi e caldi dal lato
destro del collo fino al ventre.
Già,
è questo il punto che credevo di non superare.
Un
punto di non ritorno.
Di
certo non mi aspettavo di ritrovare in Katherine qualcosa in cui
immergermi completamente e dimenticare gli eventi accaduti.
Nella
mia testa,però,mi impongo sempre di resisterle,di non
permetterle di entrare in camera e di ripeterle è
stata l'ultima volta.
Anche
adesso, lo ripeto,mentre la osservo sfilarsi la maglietta aderente.
E
lei sorride,divertita,per poi baciarmi avidamente.
-è
l'ultima volta,questa.- sussurro con voce roca,sfiorando di nuovo le
sue labbra con le mie.
-Come
lo era quella prima,e quella prima ancora,e quella prima...-
Sospiro,interrompendola,lei
si zittisce,ancora con un sorriso da prendere a schiaffi in volto.
Rabbrividisco,avvertendo
le sue dita scorrere lente sui fianchi.
Spesso
on ricordo nemmeno come hanno fatto ad iniziare queste sue “visite”.
Sono
diventate una routine.
Ma,ogni
volta che la vedo entrare dentro casa e raggiungermi in salotto o in
cucina oppure tornare dopo scuola e vederla aspettarmi sul
letto...come se gliene importasse realmente qualcosa,l'odio che provo
diminuisce.
La
consapevolezza che Klaus è l'unico a meritarsi il disprezzo
che fino a poco tempo fa sentivo per Katherine,fa scomparire l'odio
lasciando qualcos'altro al suo posto.
Ma
non ho il coraggio di scoprire che diavolo sia. Non ancora almeno.
-Perchè
sei ancora qui?- Le chiedo,interrompendola nel tentativo di togliere
non tanto benevolmente i jeans che indosso.
-Ti
sembra il momento di parlarne?- Mi fissa maliziosa per poi stamparmi
un leggero bacio vicino l'ombelico.
-Sono
seria,Katherine.-
-Anche
io,cosa credi.- Sussurra,sfiorandomi con la lingua il lobo
dell'orecchio.
Sbuffo
mentalmente,trattenendo un gemito appena la sua bocca si sposta
dall'orecchio al collo riprendendo la dolce tortura a cui sono
sottoposta continuamente da parte sua.
Ricordo
bene il suo “addio,Elena”,invece il giorno dopo la
ritrovo a girovagare per Mystic Falls e nel pensionato Salvatore,
soprattutto.
Tanto
che ecco arrivare la soluzione di Damon,il quale dal suo atto
benevolo di portargli la medicina per il morso avuto da Tyler,ha
deciso di fidarsi di lei,lasciandole il compito di evitare che io mi
suicidi o roba simile mentre lui è via.
Ma
so che non è per fare un favore a Damon che è rimasta.
Forse
il fatto che non abbia nessuno con cui passare il tempo può
essere una ragione.
Di
certo non è rimasta per
me. Che senso avrebbe
rimanere per la persona che ero sicura volesse morta quanto Klaus?
-Puoi
fermarti un attimo e rispondermi?- Avrei voluto dirlo con un tono più
autoritario,ma quel che ne esce è un ansimo eccitato dalle
attenzioni della doppelganger sopra di me.
Infatti
Katherine ignora le mie parole e continua la sua lunga scia di baci
fino alla coscia,dove si ferma e inizia a mordicchiare la pelle con
le zanne.
Piccole
fitte di piacere mi fanno scordare le domande che ho da
rivolgerle,possono aspettare,ancora.
Afferro
la mano di Katherine e mi lascio andare ai suoi baci,morsi e
carezze,spegnendo ogni genere di domanda e emozione.
-L'ultima
volta.- Dico,stringendo forte le lenzuola del letto.
Katherine
si gira nella mia direzione finendo di rivestirsi.
-Non
smetterai mai di ripetere le stesse cose?-
-A
forza di ripeterle un giorno si avvereranno.- Una frase senza
senso,lo so bene. Non per il fatto che sembra una stupida frase di un
film per bambini,ma il sapere che è una bugia. Entrambe
sappiamo che questi momenti continueranno a ripetersi anche se una di
noi ce la mettesse tutta a tenere a freno la voglia che ha
dell'altra. Non servirebbe. Ci ho provato fin troppo a tenere le
distanze,ma dalla prima notte passata insieme nella casa sul lago,
quando è partito Damon,non sono riuscita a stare lontano da
lei,il bisogno di averla vicino è più forte di
qualunque cosa,tanto che la mancanza di Stefan è quasi
insignificante.
Che
sia questo il legame che hanno due doppelganger?
-Credi
quello che vuoi.- Ribatte lei alzandosi dal letto.
-E
tu,invece,non mi risponderai mai?-
Katherine
sbuffa.
-Sono
qui,non ti basta?-
-No.-
-Non
sono tenuta a darti nessuna spiegazione.- Mormora. La calma e il
divertimento di poco prima spariscono dal suo viso.
-Sarebbe
il minimo visto quello che è accaduto a causa della tua
comparsa.-
Katherine
rimane immobile vicino la scrivania per un paio di minuti,prima di
girarsi con uno sguardo che le ho visto fare solo in rare occasioni
riguardanti i suoi racconti del passato.
Si
morde le labbra,stringendo forte le nocche.
Se
non la conoscessi bene,direi che si sta trattenendo dal rivelare la
verità,la verità che potrebbe sconvolgere non solo
lei,ma anche me.
-Sai
una cosa,Elena? Non ti dirò assolutamente nulla,se non quando
tu non ammetterai a te stessa quello che provi. Quello sarà il
momento in cui potrò rivelarti ogni cosa.- Dice
convinta,infine. Scacciando via il nervosismo.
Fa
un lungo sospiro. Se ne va verso la porta,non curandosi della mia
espressione confusa.
-Quello
che provo per chi?- Domando,bloccandola ad un passo dall'uscire.
-Per
me.- Sussurra,con lo
sguardo rivolto verso il corridoio.-Ci vediamo stasera,lyubov*-
*Amore
in bulgaro
Emh....ok,
ringrazio chi è riuscito ad arrivare fino a qui senza vomitare
XD. Perdonatemi per questa schifezza uscita non so come,ma è
passata meno di una settimana dalla fine della stagione e sto
sclerando quasi quanto Caroline nei primi giorni da vampira. Poi
avevo voglia di scrivere una Kelena e ho pensato una cosa: è
impossibile che non ci sia un qualche legame speciale fra due
doppelganger,qualcosa che le lega nel profondo,un legame che
Katherine non vuole rivelare magari e mi piacerebbe tanto che lei
rimanesse a MF durante l'assenza di Stefan, quindi ecco una fic
contorta che fa schifo lo so,ma che mi ha fatto piacere scrivere u.u
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