For and Ever
Capitolo 2
- NOOOOOOO!!!!- Tanya si mise le
mani nei capelli disperata- Vi rendete conto? Ho sbagliato tutto, tutto!! Ora sarò bocciata, me lo sento!
Sì, sono proprio morta…appena lo sa mamma, mi uccide!-
- Lacrime di coccodrillo- mormorò la sorella.
- Guarda che dico sul serio! La mamma mi starà già scavando
la tomba…avrà preparato anche la lapide: “Qui giace Tanya Harlem, la ragazza
che riuscì a prendere uno zero in scienze.”-
- Non dire così, Tanya- intervenne calma Kate- vedrai che
non succederà niente di simile, e poi la prof non ti
boccerebbe mai, lei ci vuole bene!^ ^-
Kate a volte era tanto ingenua che lasciava a bocca aperta,
molti pensavano che fosse davvero stupida ma in realtà
era piuttosto intelligente anche se un po’ sbadata e lenta a capire. La sua
infinita calma tranquillizzò Tanya, che disse sospirando:
- Meno male che dopodomani la scuola finisce, la cosa mi
conforta molto!-
- Già, consolati: fra esattamente quattro giorni si parte!
Ci pensate? Il campeggio, noi sei da sole, i ragazzi…- sognò ad occhi aperti Emy
- I ragazzi…- le fece eco un’ altrettanto
sognante Ling. Le altre si misero a ridere: la fissazione delle due per i
ragazzi era risaputa e
alquanto esilarante, ogni volta che uscivano era tutto un indicare e
parlottare, il loro motto era “Pancia dentro, petto in fuori”! Per non parlare
dei gusti di Emy, poi: davvero pessimi!
- A proposito,- disse Tanya- ho
saputo che stasera c’ è una festa in quel pub dove siamo state l’ altro sabato-
- Sì, me l’ hanno detto- intervenne Ling-
ma non ho la minima intenzione di andarci! A quanto
pare suonerà un gruppo punk che sta avendo piuttosto successo a
Camden…bleah! Ma come fa a piacere quella musica orrenda??-
- Già…e poi i punk sono tutti teppisti drogati!- esclamò
Emy- Nemmeno a Carnaby Street puoi girare senza incontrarne almeno uno, con
quella loro aria di superiorità ti guardano dall’ alto
in basso…ma chi si credono di essere? Ma si vedono
allo specchio? Sembrano barboni che si fanno fighi! Davvero, non li sopporto!-
La sfogata di Emy fece sghignazzare
tutte, dandole pienamente ragione. Solo Ally rimase zitta e non rise.
- Che cos’ hai Ally? Tu non pensi
che siano la feccia della città?-
- No, no- si smentì subito- Anche io li odio a morte!-
Le sue parole suonavano un po’ false, ma
nessuna ci fece caso.
- Allora, cosa facciamo stasera? Usciamo
insieme?- propose Barbara
- Ma, Barbie, non avremo il tempo
per uscire- disse Kate- dobbiamo studiare per il compito di Storia di domani-
-…EH?? COMPITO?!?!-
***
Si sentiva bene, sentiva di essere
felice.
Ma c’ era qualcosa che gli pesava
nel cuore, una tristezza che lo prendeva nonappena pensava di esserlo.
No, lui non sarebbe mai stato felice se lei non tornava.
Cominciò a cantare senza nemmeno accorgersene, buttava fuori
la voce insieme alla sua tristezza. La canzone era quella che lei cantava quando erano insieme, sorridendo.
“Bella contraddizione!” pensò, cantando più forte.
Improvvisamente un rumore lo bloccò, si risvegliò dai suoi pensieri
e guardò verso la porta della camera: sulla soglia, Arty lo stava fissando con
un misto di meraviglia e ammirazione.
- Che cosa ci fai qui, Arty?- chiese bruscamente
- Ho sentito una voce e mi sono stupito- disse guardandolo
con tanto d’ occhi- Non ti avevo mai sentito cantare,
sei bravo! Perché non hai fatto tu il vocalist??-
- Non mi piace- rispose seccato, alzandosi dal letto sul
quale era disteso
- C’ è qualcosa che non va Adam?-
- Non sono affari tuoi!!- sbottò
molto irritato.
Arty lo guardò senza capire il motivo della sua rabbia,
dalla quale era rimasto ferito.
Ecco, l’ aveva fatto di nuovo, aveva sfogato la sua rabbia
su chi non c’ entrava niente; Adam sospirò
- Scusa, non volevo…e poi, tu sei molto più bravo a cantare
Arty, per questo ti ho voluto nel gruppo!- disse sorridendogli
Il ragazzino lo guardò sollevato e Adam lo superò, uscendo;
Arty lo osservò allontanarsi e ripensò a quanta tristezza ci fosse nelle sue
parole e nel suo sorriso.
- Adam…-
***
- Adam!-
- Ciao Dante, come va la vita?-
- Al solito, si vive-
Dante era un ragazzo di qualche anno più grande di lui che
lavorava in un negozio di Camden Town, Dante non era il suo vero nome
ovviamente, non si è mai saputo perché si volesse far chiamare così. Per Adam
era sempre stato come un fratello maggiore, era stato lui a regalargli la sua
prima chitarra, non l’ avrebbe mai ringraziato
abbastanza.
- Con Janet?-
- Sai com’ è, è una ragazza che si prende i suoi spazi e…-
- E ti ha lasciato- concluse per
lui il ragazzo
- Già- ammise Dante- Come mai sei
qui Adam?-
- Subito a cambiare discorso, eh? Niente di particolare, era
solo per salutarti!-
- Cazzate! Ti conosco sai? Hai litigato ancora con Julian?-
- Ma no, tutto a posto!Che c’ è, non posso più passare a
salutare un amico?-
Dante lo guardò, piuttosto scettico.
- A quando il prossimo concerto?- era sempre stato un
maestro nel cambiare discorso
- Stasera. Non so neanche dove, a dir la verità…-
- Complimenti, bel leader che sei!-
- Bhè, è Julian ad occuparsi di queste cose, a me basta suonare!-
- Parole sante!- niente era più importante della musica per
Dante.
- Ah, sai? Andiamo in campeggio! La signora Tealeaf ci ha
lasciato un mese di vacanza!-
- Davvero? E dove andate?-
- Che ne so? Di questo si occupa la
nonnina, mica io!!-
- Accidenti come sei indipendente!!-
rise Dante- Hai guardato quello spartito dei Pistols che ti ho procurato?-
- Non ne ho ancora avuto il tempo, purtroppo! Daniel ha
detto che si è stancato delle nostre canzoni e così sono impegnato a scriverne
di nuove! Spero che almeno in vacanza non mi stressi più…-
- Uhm, la vedo difficile…-
- Uff…Bhè, ci vediamo Dante, è meglio che torni all’ orfanotrofio!-
- Bye Adam!-
***
- Che sonno uffa!-
Ally si girò per l’ ennesime volta
nelle coperte, cercando di prendere sonno, invano: il giorno dopo era il gran
giorno!
Andiamo Ally, si diceva, perché sei tanto nervosa? Non è
certo la prima volta che vai via di casa! Devo dormire, così
domani sarò fresca come una rosa!
Così chiudeva gli occhi.
Per poi riaprirli tre secondi dopo, completamente sveglia.
I suoi genitori non erano a casa, sperduti
in chissà quale paese africano in cerca della foto perfetta (entrambi erano
famosi fotografi), erano più che felici che passasse le vacanze con le sue
amiche. Li aveva chiamati dopo cena, per raccontare loro gli ultimi giorni: non
erano molto entusiasti del bellissimo 4e1/2 in scienze, però si erano
risollevati con il 7 in storia.
Si girò verso il suo comodino per controllare l’ ora: le tre……..LE TRE?????
Come diavolo aveva fatto a stare sveglia per così tanto??
“Oh no! Domani mattina, cioè stamattina, non riuscirò a svegliarmi e
arriverò tardi, o forse non arriverò proprio e partiranno senza di me!”serrò
gli occhi “Devo trovare assolutamente un modo per addormentarmi…come diceva
Kate? Pensare ad un ricordo dolce.”
Sentì le mani della sua nonnina accarezzarle la testa.
Si addormentò subito.
Note dell’ autrice: Ecco il secondo capitolo^ ^ In realtà
questa parte avrebbe dovuto essere ancora nel primo, ma ho preferito spezzarli!
X Kagome 13: Grazie
per aver recensito, sono contenta che ti piaccia^ ^
X Franca:
riconosco io stessa che lo stile che ho usato non è dei migliori, ma è stata
una cosa abbastanza voluta, volevo fosse una cosa
leggera e semplice, almeno all’ inizio^ ^ Il titolo ha un significato preciso,
che si spiegherà più avanti, anche se già nel primo cap c’ è un piccolo
indizio…spero di sentirti ancora^ ^
X Ran91: Anche io
adoro i punk!!!(come se non si fosse capito…)Dopotutto
sono una punk io stessa^///^ Mi fa molto piacere cheti piaccia!!
Grazie anche a tutti coloro che
hanno letto!!
Al prossimo capitolo, un bacio
Acchi