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L'unica
cosa che lo rende veramente felice
Ecco,
era ancora lì... per l'ennesima volta c'era un'altra riunione dei
Vendicatori e, visto che era uno dei membri, doveva essere
presente...
Per
la prima volta pensò che sarebbe stato meglio se Iron Man fosse
stato qualcun altro...
Lì
con lui c'erano Ant-man, Hulk (con sembianze umane), Thor, Wasp, Nick
Fury, Phil Coulson, Natasha Romanoff e altri membri dello
S.H.I.E.L.D., che sicuramente aveva già visto, ma non ci aveva mai
parlato...
Una
cosa noiosissima! Erano tutti seduti su comode poltrone intorno ad un
lungo tavolo e ascoltavano Nick che, con l'aiuto dello schermo alle
sue spalle, descriveva la situazione. Era da 3 giorni alla base solo
per varie illustrazioni del programma, non c'era azione, niente
avventura! Per lui: una cosa inutile.
Tony,
forse, era l'unico a non prestargli attenzione... erano già passati
4 anni da quando aveva accettato la proposta per la formazione dei
Vendicatori e si stava perdendo a pensare il perchè avesse accolto
tale idea.
L'unica
luce che illuminava la stanza era la luminosità del grande schermo,
Tony guardava distratto le immagini che scorrevano e non prestava il
minimo interesse alla voce di Nick, che parlava con voce calma e
decisa.
Ad
interrompere il noioso ciarlare fu lo squillo del telefono, che fece
ritornare Tony dal mondo dei sogni.
Nick
si interruppe seccato e premette in pulsante per l'avvio chiamata con
altoparlante.
-Qui
è la base dei Vendicatori, cosa possiamo fare per lei?- chiese Nick
rispondendo alla chiamata ricevuta.
-Tao!
Sto cecando il signol Stak, è lì?- domandò una giovane voce di
bambino, cercando di formulare per bene la parole.
-Con
chi parlo?- chiese Nick, leggermente infastidito e non rispondendo
alla domanda che il bambino aveva posto. Tutti ascoltavano la
conversazione e non capivano chi potesse essere dall'altra parte
della cornetta, solo Tony aveva capito dall'inizio chi era, ma
aspettava il momento opportuno per farsi avanti.
-Sono
Anthony!- esclamò in bambino come se fosse la cosa più ovvia del
mondo.
Nick
stava per fare la domanda: “Anthony, chi?”, ma Tony prese in mano
la situazione parlando lui per evitare nervosismo al comandante.
-Ehy!
Campione, come va?- chiese Tony, sistemandosi sulla sedia e ricevendo
parecchie occhiate curiose e sorprese.
-Papà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
esclamò il bimbo, allungando la pronuncia dell'ultima vocale,
riconoscendo la voce del padre.
-Papà?!?!?!-
domandarono i presenti in sala, in coro e con sguardo incredulo
rimanendo a bocca aperta per la rivelazione.
Tony
non ci fece caso e ascoltò la voce del bambino.
-Tutto
bene! E tu?- chiese il bimbo elettrizzato.
-Benissimo...
Hai bisogno di qualcosa? Perchè hai chiamato?- domandò il padre.
-Avevo
bisogno che mi illustlassi, in poche paole, il teoema di Gauss, il
teoema del flusso...me lo sono scodato, te lo icodi?- chiese il bimbo
cercando di pronunciare bene la lettera R senza nessun risultato
positivo e creando ancora più stupore tra i presenti che non
riuscivano a credere come un bimbo, alle apparenze così piccolo,
potesse fare certe domande.
-All'aumentare
della distanza, l'area della superficie aumenta al quadrato mentre
l'intensità del campo diminuisce al quadrato, pertanto il flusso è
sempre lo stesso qualunque sia la superficie chiusa che contiene
l'origine del campo radiale... ma a cosa ti serve?- domandò Tony,
dopo aver illustrato in poche parole il teorema richiesto, senza
alcuna esitazione mentre tutti i membri lo guardavano sconcertati.
-Giutto!!
Tavo facendo un espeimento... Javis mi tava aiutando, ma poi mamma lo
ha chiamato e io non mi icodavo la fomula, allora ti ho chiamato!
Quando tolni? È più divetente tae con te ispetto a Javis, pelò non
glielo die altimenti si offende! Shhh!- esclamò dicendo le ultime
parole abbassando la voce e mettendo la piccola manina davanti alla
bocca.
-Tranquillo,
non dirò niente!- disse sorridendo. -Spero di tornare al più
presto, comunque ti stai comportando da bravo ometto con la mamma?-
-Cetto!
La sto poteggendo come mi hai chiesto!- esclamò fiero di se stesso
battendo la manina sul petto anche se nessuno poteva vederlo.
-Adesso
dov'è?- chiese Tony chiedendo di Pepper.
-Ta
aivando, mi ha dovuto lasciae solo pe un po' e mi ha poibito di
toccae gli attlezzi in sua assenza. Ufa, peò!- disse il bimbo
mettendo il broncio.
-Anthony,
con chi stai parlando?- chiese una voce femminile che tutti
riuscirono a sentire.
-Con
papà!- disse il bimbo sorridendo alla madre appena entrata nella
stanza dove lui parlava al telefono.
-Passami
la mamma...- disse Tony al bimbo.
-Papà
vuole par..pala... vuole te.- enunciò il piccolo Anthony non
riuscendo a pronunciare bene la parola “parlare” e passando la
cornetta alla madre, che gli accarezzò la testolina con dolcezza.
-Ciao,
Tony! Come stai? Hai finito la riunione?- chiese Pepper.
-Ciao,
piccola! Sto bene, il campione mi ha detto che ti sta proteggendo
come gli avevo chiesto e dalla tua voce, mi sembra, che stia facendo
un ottimo lavoro!- disse sorridendo. Tutti nella sala non avevano la
benché minima idea chi potesse essere la moglie di Tony, fin da quel
momento non avevano neanche notato che portava al fede al dito!
-Sì,
è bravissimo! Devi vederlo come si diverte a stare nel laboratorio,
ti somiglia sempre di più!- esclamò sorridendo e guardando il
figlio che cercava di salire sulla grande sedia del padre vicino alla
scrivania. -Quando torni? Sono solo 3 giorni che sei partito e gli
manchi tantissimo!-
-Spero
di mancare anche un po' a te, che dici?- chiese Tony.
-Certo
che mi manchi! Allora quando torni?- domandò Pepper al marito che
sorrideva felice di quella risposta. Intanto tutti nella sala si
chiedevano a bassa voce chi poteva essere la compagna di Tony,
perfino Nick si era interessato e si era messo seduto ad ascoltare.
-Credo
che la riunione finirà presto... questa è l'ultima- proferì Tony
sollevato di tornare a casa dalla sua famiglia.
-Aspetta...
stai dicendo che sei in riunione?!?! Ma perchè non me lo hai
detto?!?! E tu hai risposto al cellulare durante una riunione? Tony!-
esclamò rimproverandolo.
-Ehy!
Calma! Non prendertela con me! Non ho risposto perchè il mio
telefono è chiuso! Ha risposto Nick, Anthony ha chiamato la base dei
Vendicatori. Che figlio sveglio che abbiamo!- esclamò fiero del
bimbo che aveva pensato di chiamare la base.
-Alla
base?!? Oddio, tu vorresti dire che tutti stanno sentendo la
conversazione?- chiese imbarazzata come non mai.
Tony
si guardò un po' intorno e vide che tutti gli sguardi puntavano
verso di lui.
-Esatto!
Pepper, saluta!- esclamò Tony incitando la compagna.
-Pepper?!?!?-
esclamarono in coro tutti i presenti con gli occhi fuori dalle orbite
per lo stupore e Nick era quello più meravigliato, nessuno avrebbe
mai pensato che lei fosse sua moglie. Anche se qualche sospetto
potevano anche farselo!
-Salve
a tutti...- salutò sentendosi un po' a disagio.
-Hanno
tutti lo sguardo sbalordito, forse non pensavano che questo gran figo
ti appartenesse!- esclamò Tony ridendo.
-Ok...
senti, mio gran figo...- disse prendendolo un po' in giro. -Credo sia
meglio che tu chiuda... ci sentiamo più tardi. Ti chiamo io...-
-Sì,
forse, come sempre, hai ragione! Ci sentiamo dopo! Ciao!-
-Ciao!
Anthony, saluta papà!- disse Pepper chiamando il bimbo, che prese
l'altro ricevitore.
-Tao,
papà!!!- esclamò il bimbo felice, chiudendo la chiamata.
Tony
sentendo la voce del bimbo sorrise. Poi si guardò intorno e notò
che gli sguardi di tutti i membri erano rivolti verso di lui.
-Tu
hai un figlio?- chiese Nick ancora sconvolto.
-A
quanto pare... se Pepper non mi ha messo le corna, è mio figlio, ma
facendo la prova del 9 è mio figlio sì! Ha preso tutto il mio
cervello!- esclamò fiero del suo piccolo campione.
-Ma
scusa... quanti anni ha?- chiese Thor che gli stava seduto accanto.
-Tra
5 mesi compie 3 anni.- rispose chiedendosi il perchè di quella
domanda.
-Solo
3 anni e sa già fare progetti con la formula di Gauss?! Oddio! Ma è
un genio!- esclamò Thor non poco scandalizzato.
-Certo
che lo è! È mio figlio! E poi per essere più intelligenti di te ci
vuole poco!- esclamò sorridendo. Nessuno lo aveva visto mai
sorridere in quel modo, aveva la luce negli occhi, pieno di felicità.
Intanto
Thor aveva saldamente impugnato il suo martello per quella gentile
provocazione fatta da Stark e Fury gli aveva lanciato un'occhiataccia
per cercare di fermarlo. Tra i due non correva assolutamente una
buona aria!
Ci
fu un attimo di silenzio.
-Allora
io vado!- esclamò Tony alzandosi dalla poltrona e avviandosi verso
l'uscita.
-Dove
vai?- chiese Nick. -La riunione non è ancora finita!-
Tony
interruppe la sua camminata e girandosi verso il comandante disse:
-Vado a casa, dove troverò Pepper e Anthony, le mie uniche ragioni
di vita!- Detto questo uscì dalla sala con l'intento di andarsene.
Non
vedeva l'ora di tornare da loro e per fare più in fretta decise di
usare l'armatura. Sfrecciando nel cielo si dirigeva verso Malibu per
tornare verso l'unica cosa che lo rendeva veramente felice... la sua
famiglia.
Fine
Ciao
a tutti!
Eccomi
con una nuova storia e con l'inizio di una nuova serie!
Bhè...
vi ho presentato un nuovo personaggio: il piccolo Anthony Stark Jr!
Vi chiederete perchè non abbia messo al bambino un altro nome... la
mia risposta è: IL NOME ANTHONY MI PIACE DA MORIRE! (e visto che
Tony non lo chiamano mai con il suo nome originale non mi son fatta
troppi problemi, anche perchè nel testo non si fa confusione)
Volevo
precisare una cosa... non ho dimenticato l'italiano nei pezzi dove
parla il bimbo! Era solo per far capire che è piccolissimo!
Comunque
per me Anthony è un personaggio importantissimo e lo adoro! Spero
che sia piaciuto anche a voi!
Ditemi
che ne pensate! Mi aspetto recensioni! Un bacione!!!
By
Sic!!!
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