CAN'T
BE PERFECT
- Inside your Heart -
A volte la gente non
capisce affatto quello che sei. Ti giudica, ancora prima di conoscerti,
senza sapere quali sono le motivazioni che ti spingono ad agire in un
certo modo. Io mi sono stufata di essere trattata cosi. Vorrei poter
dire che la mia vita è felice, che è bella, che
mi piace. Purtroppo per ora non è affatto cosi. E allora mi
rifugio qui, nella mia camera, che sembra essere l'unico posto in grado
di tranquillizzarmi, di capirmi, di darmi quello di cui ho bisogno.
Fino a poco tempo fa avrei detto che tutto quello che mi mancava era
diventare grande facendo una bella carriera, guadagnare tanti soldi,
incontrare un uomo che mi faccia stare bene e trasferirmi negli USA.
Tutte cose da poco, insomma. Però per me sentirmi realizzata
è la cosa più importante del mondo. Mia madre mi
ripete sempre che sono una donna forte, in grado di affrontare
qualunque cosa, che sa tirare fuori i denti quando è
necessario. Forse però non sono affatto cosi. Forse questo
è come desidererebbe vedermi lei.
Non
vado d'accordo con quasi nessuno della mia classe. Invidia, forse?
Possibile. Sta di fatto che più io cerco di fare qualcosa di
positivo e avvicinarmi alle mie compagne, e più salta fuori
qualcosa di nuovo, e ovviamente secondo loro la colpa è la
mia. Non so quanto mi faccia male ammetterlo, ma ho pure perso la mia
migliore amica. Lei probabilmente ora non ci fa nemmeno caso, le
sembrerò io quella cambiata, quella che sbaglia, quella a
cui attribuire tutte le colpe. E invece quella che si è
trovata un ragazzo è lei, uno nuovo in verità,
dopo che è stata male come un cane per la sua storia
passata. E solo noi sappiamo le ore trascorse al telefono, tutte le
volte che le ho permesso di sfogarsi con me, tutte le volte che le sono
stata vicina, promettendole di esserci in qualunque momento per lei. E
ora, pensando a tutto quello che lei diceva di ricambiare, a tutto il
bene e l'affetto che diceva di volermi, mi salgono le lacrime agli
occhi. Sono stata una stupida, sono stata io ad incoraggiarla nelle
braccia del suo attuale ragazzo. Oh si, lei con lui ora sta bene.
Però la nostra amicizia è passata in secondo
piano. E chi lo sa se quando lei un giorno resterà di nuovo
sola, io ci sarò ancora. Non sono cosi sicura di riuscire ad
aspettarla. Non se lo meriterebbe nemmeno.
L'unica
cosa positiva che mi spinge a tener duro e a darmi la forza di
rimettere piede a scuola tutte le mattine è, stranamente, un
ragazzo. Strana questa storia, in effetti. Ci siamo conosciuti poco
più di un anno fa, in occasione di una gita scolastica, e ci
siamo subito piaciuti. Non lo conosco bene in realtà,
perchè lui si è subito tirato indietro. Non ha
mai negato il fatto che io gli piaccia, però non lo riesco a
capire. Si, poi no, poi ancora si, poi no, poi forse... Tuttavia a me
basta un suo sguardo per tirarmi su, per cambiare umore. Uno di quegli
sguardi che mi sembrano intensi, che ti fanno pensare:
"Chissà cosa pensa realmente di me!" - "Chissà se
prova qualcosa!". Sono arrivata piu volte a impormi di dimenticarlo, ma
è stato tutto vano. Un po' perchè mi
piace veramente troppo e un po' perchè la mia ex migliore
amica, quando non eravamo ancora in crisi, mi ripeteva ogni santo
giorno che io a lui piaccio davvero, e che lo si capisce dal modo in
cui mi guarda di nascosto, dal modo in cui cerca di farsi notare, anche
nelle piccole cose, dal modo in cui mi ha parlato qualche volta, da
qualche sms che ci siamo scambiati. Non riesco a capire quale sia la
verità, non sono sicura di niente. Ho paura di prendermi
un'ennesima bastonata, visto che è già successo
un paio di volte. Io non mi voglio illudere. Quando sei dentro a una
situazione, fai fatica a renderti conto di ciò che veramente
sta accandendo, di ciò che ti sta intorno. Cerchi di non
dare nulla per scontato, e di dare il giusto peso alle cose,
perchè hai paura di ingigantirle e di rimanere fregata.
Perciò continuo a ripetermi che i suoi gesti per me hanno un
significato esagerato, che lui non intende dare. Ma le mie amiche
intorno a me vedono le cose, hanno modo di esprimere la loro opinione,
e continuano a ripetermi che sono una deficiente perchè non
è vero niente di quello che penso io. E allora mi chiedo:
"Ma perchè fa cosi?".
Non
so se riuscirò mai a dare una risposta a tutti i miei dubbi
e alle mie domande, quindi per ora spero di poter andarmene via al
più presto, di partire finalmente per gli Stati Uniti e di
dimenticarmi tutto per un paio di mesi. Al mio rientro vedremo che
succederà.
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