Pioggia

di Sonomi
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Fa male, questa è l’unica certezza che ho in questo momento.
Quegli occhi spenti, quella voce tanto famigliare e adesso tanto sconosciuta, quella voce che mi ha appena trafitto con una semplice domanda, hanno quasi perso il loro significato.
Quel “chi sei?” risuona nelle mie orecchie senza sosta, strappandomi un singhiozzo.
La pioggia comincia a cadere, picchia forte sulle mie spalle.
Non bado a lei, lascio che scorra lungo il mio viso, mescolandosi con le lacrime.
Già, lacrime amare, lacrime di tristezza.
Ma anche lacrime di malinconica felicità perché, nonostante tutto, lei si è svegliata. Starà bene.

Le mie labbra si tendono in un sorriso sarcastico.
So che questo è solo l’inizio di un cammino doloroso, so che soffrirò per la mia scelta.
Ma non posso permettere che lei, la mia migliore amica, la ragazza che amo, muoia per un mio atto di egoismo.
Qualcosa di caldo mi circonda piano piano e noto un’aura rossa contornare la mia figura.

-Grazie..- sussurro al kudan. Lui annuisce e lascia che la pioggia bagni anche le sue fiamme scarlatte.

So che non è l’unico in pena per me: percepisco due sguardi, uno rosso fuoco e uno azzurro cielo, fissarmi la schiena con insistenza.
Strane persone quei Kurogane e Fay, destinati a viaggiare con me.
Dopotutto, da quello che ho capito, era inevitabile.
Quel pensiero mi strappa una risatina.
Alzo gli occhi, guardando le nuvole nere che nascondono le stelle.
Quelle nuvole nere che oscurano il mio cuore.

*Angolo autrice*
Bene, so che è corta, perdonatemi, ma ho cercando di concentrare le emozioni di Shaoran in poche righe. Spero che lascete un commentino, anche critica, che fanno sempre bene **
bacioni,
Sonomi_





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