Violet
Violet
Erano già i
primi giorni della primavera.. In giro si sentiva il dolce profumo che emanavano
i primi fiori, incantevole, oserei dire.
Quel profumo
sembrava una musica, una di quelle che ti prendono il cuore e lo cullano.
Più in là…
Vicino a un vecchio ponte di legno, quasi marcio, cresceva fiero un cespuglietto
di fiori, di Viole, precisamente. Erano incantevoli ed altrettanto lo era il
loro profumo, ero tentata di raccoglierne una, ma ci ripensai, pensavo che se
avessi strappato uno di quei fiori avrei posto fine ad una vita, alla
vita di qualcuno o qualcosa, così preferii immortalare quelle splendide Viole in
una foto e poi mi distesi accanto ad esse per osservarle meglio, per “studiarle”
bei minimi particolari; se le osservi da vicino puoi facilmente notare tutte le
sfumature di viola che questi fiori possiedono, e il bianco candido sfumato al
viola che caratterizza i boccioli, “magnifici sin dalla nascita questi fiori”
pensai… Chiusi gli occhi e mi concentrai a memorizzare bene il loro profumo, la
loro musica.
D’un tratto
sentii un mugugnio che mi fece aprire gli occhi e vidi che un bocciolo si stava
aprendo e al suo interno custodiva una specie di fatina, che pian piano cercava
di alzarsi e quando ci riuscì si avvicinò a me con passo rilassato e sicuro, io
ero ancora stupefatta… quando fu vicinissima mi disse:
- Tu sei una
persona fantastica, non hai strappato nessuna di noi per paura di uccidere
qualcuno, o qualcosa, ti abbiamo fatto sentire il nostro profumo che
penetrandoti nel sangue è giunto fino al cuore e abbiamo capito che TU
sei una persona speciale, tu ora mi vedi, e io esisto, ma mi vedrai solo tu, ora
e per sempre- la tua anima è pura e lo resterà finchè la Morte non ti priverà
della Vita, qui in terra. Grazie per essere così come sei!
Non avevo
parole, la sua voce mi intimidiva tanto da farmi venire i brividi, le chiesi
qual era il suo nome e mi disse che era Viola Tricolo ossia il nome scientifico
del fiore, ma che io la potevo semplicemente chiamare Violet, e che tutte le
fatine di ogni Viola si chiamavano così ed era così per ogni fiore, ogni sua
fatina si chiamava con il suo nome scientifico e mi disse anche che tutte le
volte che si strappa un fiore quando è ancora un bocciolo le fatine al suo
interno muoiono soffrendo atrocemente in pochi minuti, mentre se il fiore è già
maturo le fatine muoiono molto lentamente… insieme al fiore; nel momento in cui
l’ultima goccia d’acqua che il fiore contiene svanisce, la fatina si spegne e si
trasforma in polvere, polvere che noi respiriamo tutti i giorni.
Wooow, non
pensavo che sarei riuscita ad arrivare fin qui, cosa ne pensate? Piaciuta? Spero
di sì…è la prima volta che sperimento questo genere.. comunque vi chiedo di
sprecare un minutino per recensire (sono ben accolte le critiche). Grazie a
tutti quei splendidi angioletti che hanno letto e 3 grazie a chi si ferma un
minuto in più per recensire :D
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