Cinque dita di una mano. Schiuse. Sul fango impregnato di rosso.
La sera sussurra. Freddo. Il canto del gelo.
Il kunai, ancora stretto nell’altra mano. Due paia d’occhi. Scarlatti
anch’essi.
Scontro di sguardi. Di lame. Di cuori. Di anime.
Aveva
promesso di riportarlo a casa...
Nel momento in cui era partito per quella missione, non si aspettava di
incontrarlo.
Lo aveva cercato talmente a lungo.
Era stato l’altro, il primo a farsi avanti, svelando la sua presenza.
La pece si
rispecchia nel mare.
Poche parole, ordini chiari. Quel mantello, il fatal segno.
Le nuvole rosse, sul cielo nero: Akatsuki.
Catturare la volpe, naturale… la volpe…
Ma la forza portante non è tipo da consegnarsi al nemico.
Non in questo modo.
Non senza combattere.
La pece si
rispecchia nel mare.
Uno scintillio metallico, suono di migliaia di falchi: chidori.
Uno scintillio metallico, suono di vento durante un uragano: rasengan.
E in un batter d'occhio, pece e mare si trasformano in sangue.
Sangue che
si rispecchia in altro sangue.
Aveva
promesso di riportarlo…
Il respiro fa male. Dolore. Come gelida lama.
Quel desiderio di gridare, pur senza possedere la forza per farlo.
Hai perso la battaglia,
Naruto.
Piove.
Piove come quel giorno.
Come quel giorno Sasuke si inginocchia e accosta il viso a colui che
una volta era il suo compagno.
Compagno. Si sente male ora a richiamare alla mente quella parola.
Meglio la morte che il demone nelle grinfie di Alba.
È una scelta che ha congelato per un momento gli sguardi di entrambi,
poco prima.
Ora è finita.
Per capriccio,
misera giustificazione.
Per capriccio, aveva detto. Non l’aveva ucciso per capriccio.
Il tempo dei capricci è
finito.
L’ultimo respiro, l’ultimo battito.
Come se lo vedesse, nel momento in cui scompare sulle labbra
dell’altro.
Sembra stia sussurrando qualcosa.
Due.
Due parole.
Lo sconvolgono.
Ma non più di tanto, si rende conto.
In fondo, le conosceva già.
Anche io.
Pensa. Non usa la voce.
Tanto non può più sentirlo, Naruto.
E probabilmente non sarebbe riuscito neanche a pronunciarle.
Lo raggiungerà presto,
in ogni caso.
Si lascia andare.
Abbozzano un sorriso, nella morte.
Aveva
promesso…
Sono insieme, almeno.
Almeno questo.
Aveva…
Note: non so cosa sia, come sia
venuta, perchè io l'abbia scritta, nè perchè sia in uno stile così
diverso dal mio.
Non è Angst, non è NonSense, ma di sicuro non è allegra ne sensata.
Definirla non è semplice. Sono 360 e passa parole, senza un apparente
filo logico.
Comunque, lo so che ho molte storie da portare avanti, ma se l'avessi
scritta con l'umore che avevo ieri sarebbero morti tutti O.o
Bah o.o
Tra l'altro quest'anno ho gli esami, se ho tempo scrivo, altrimenti ci
se sente quest'estate...
Ok, ora vi lascio...
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