E' pur sempre un
Pirata.
di
MellyVegeta
"Tieni gli
occhi piantati sull'orizzonte".
L'ultima frase di
Will, e poi l'avrebbe rivisto tra dieci anni.
Mancava ancora del
tempo, quattro anni per la precisione, ma contare i giorni che
l'avvicinavano al loro incontro sembrava alleviare la tortura
dell'attesa.
Quella frase era una
promessa, ecco cos'era.
Una promessa che non
vedeva l'ora di sciogliersi, nel momento in cui l'Olandese Volante
sarebbe comparso all'orizzonte.
L'Olandese Volante,
non la Perla Nera.
William Turner, non
Jack Sparrow.
Elizabeth
guardò sconcertata l'orizzonte, sull'orlo della scogliera su
cui aveva preso casa.
I raggi del Sole le
bruciavano gli occhi, ma non poteva distogliere lo sguardo dal veliero
che si avvicinava.
La Perla. Jack.
Possibile?
Suo figlio la
raggiunse, e con occhi sorpresi le domandò cosa stesse
succedendo.
<<
Nulla. Non è tuo Padre. Ho delle faccende da sistemare,
torna dentro e non uscire. >>
Il ragazzo
esitò; tentò di capirci meglio, ma la madre gli
riservò un occhiata che non ammetteva repliche, e il giovane
rientrò nella modesta casetta rioccupandosi del suo
passatempo.
Il veliero
all'orizzonte era ormai vicino alla costa; Elizabeth raggiunse la
spiaggia e attese che la Perla avesse attraccato.
Eccitata, vide come
una scialuppa fu messa in mare, e due uomini presero posto in essa;
identificò Jack, tra i due.
Il mozzo, - l'altro -
cominciò a remare con forza, e Jack in piedi sulla fragile
barca di legno assunse una postura fiera ed orgogliosa, mentre
osservava Elizabeth e sorrideva.
<<
Elizabeth, gioia mia, eccoti! >>
<< Jack!
>>
Annullò le
distanze tra i loro corpi, e abbracciò Jack con tutto il
calore che si può donare ad un amico che non si vede da
anni.
Jack le
circondò la vita, e le accarezzò i capelli con
fare paterno.
<< Ti
sono mancato? >>
<< Che
ci fai qui? Temevo di non rivederti più! >>
<< Siamo
reduci di un'impresa piratesca bella fresca, e non avendo rotte, ho
ignorato la mia bussola e ho pensato a te. >>
Elizabeth lo
guardò sorridente; non era cambiato molto da quando l'aveva
lasciato l'ultima volta, sedici anni prima.
I capelli erano
più lunghi, anche la barba, e sul viso bruciato dal sole
aveva qualche ruga in più.
Ma i suoi occhi erano
furbi e brillavano ancora come un tempo, la sua voce era ironica e
profonda come ricordava.
Anche la sua andatura
era sempre la stessa.
<< Ma
non perdiamoci in futili chiacchere; vieni, la Perla è
ansiosa di rivedere la sua piratessa preferita. >>
L'enfasi con cui
pronunciò quella parola le provocò un misto di
sensazioni non indifferenti; quanti ricordi, in un lampo, le inondarono
la mente.
Diede una rapida
occhiata alla casa sulla scogliera, poi accolse l'invito di Jack, gli
prese la mano e prese posto sulla scialuppa.
Durante il breve
tragitto tra la spiaggia e la Perla, Elizabeth inspirò
l'odore del mare; mentre Jack discuteva con il mozzo, lei osservava
l'imponente nave che andava avvicinandosi.
I mozzi e tutta la
ciurma era affacciata sulla balaustra, tra essi riconobbe qualche
vecchia faccia; il resto la guardava con stupore e curiosità.
<< Miss
Swann, Madre di Dio, quale gioia! >>
Mastro Gibbs
aiutò Elizabeth a salire a bordo; di fronte a lei rimase un
pò impacciato sul da farsi, ma Elizabeth riuscì
ad eliminare l'imbarazzo e abbracciò calorosamente anche il
primo ufficiale.
<< E'
bella come un tempo. Mi dica, ha per caso trovato anche lei la Fonte
della Giovinezza? >>
Rise, e con lui risero
anche alcuni membri della ciurma. Elizabeth sorrise, nonostante non
colse l'ironia della battuta.
<<
Mastro Gibbs, non mi spaventi l' ospite, se non le dispiace. E ora
tutti a lavoro, cani rognosi. Su, su! >>
Gibbs
ripetè l'ordine del Capitano alla ciurma, e rivolse un
timido sorriso ad Elizabeth.
Jack le
appoggiò una mano sulla spalla e la giudò sul
ponte, tra i mozzi che sciaquavano e spolverizzavano tutto, sino alla
sua camera.
Una volta dentro, si
tolse il cappello; fece segno alla ragazza di sedersi, e prese una
bottiglia di Rum tra le sue casse personali.
<<
Evitiamo usanze formali, dimentichiamo bicchieri e facciamo alla
vecchia maniera. Rum? >>
<< Di
norma avrei riufiutato, ma sono dell'umore giusto per il Rum.
>>
<< Il
Rum è giusto per qualsiasi umore, cara. >>
Le porse la bottiglia,
ed Elizabeth fece un gran sorso, poi gliela passò.
<<
Allora, Jack. Cosa mi racconti? Ne ho sentite così tante
negli ultimi anni, che sinceramente non saprei a quale storia credere.
>>
Jack
appoggiò la schiena al muro, nella penombra della camera
illuminata solo da una soffusa lanterna ad olio.
<<
Dipende da cosa hai sentito. >>
Le rivolse un ghigno
ammicchevole, poi bevve dalla bottiglia con avidità.
Elizabeth
osservò la camera, non l'aveva mai vista prima d'ora.
Era la più
grande e bella dell'intera nave; sulle pareti c'erano tesori e averi -
rubati - di grande valore, ognuno testimone di chissà quale
impavida impresa piratesca.
Al centro c'era un
lungo tavolo in legno massiccio, sulla quale c'era appoggiata una mappa
in lino chiaro contrassegnata da diverse "x" e percorsi, cerchi e
sottolineature.
Di tanto in tanto un
cannocchiale vacillava a destra e a sinistra seguendo l'andatura della
nave, e la bussola di Jack era anch'essa lì, ma
evitò di guardarla.
C'era anche un grosso
guardaroba, e su una sedia dorata era appoggiato un lavorato vestito
femminile. Giusto il tempo di notarlo, poi distolse imbarazzata lo
sguardo, non chiedendosi il perchè si trovasse lì.
<< Il Tum Tum è ancora con te?
>>
La voce di Jack
distolse la sua attenzione dai particolari della camera.
<<
Certo. Lo tengo al sicuro in casa mia. Quando non posso tenerlo
d'occhio, mio figlio lo fa per me. >>
Notò il
cambiamento repentino dello sguardo di Jack, quando finì la
frase. Apparve confuso e sconcertato.
<<
Turner ti ha dato un marmocchio? >>
<< Non
è più un marmocchio, ha quasi sedici anni. E' un
bravo ragazzo, somiglia tanto a Will. >>
Una vena di malinconia
si impadronì della sua voce, pensando al marito navigare in
mari misteriosi e occupato in imprese che non le era dato sapere.
Jack apparve ancora
stupito; bevve con più insistenza il Rum, emettendo dei
rumori poco educati con la tracannazzione di quel liquido forte.
<<
Quell'eunuco. >>
Il dispiacere della
notizia per Sparrow fu un momento simpatico per Elizabeth, che rise
soffocatamente dello stupore del Capitano.
Jack si
schiarì la voce.
<<
Tralasciando questo figlio vostro, mi trovo d'accordo con
l'affermazione di Gibbs; bella come un tempo. E forse di
più. Saranno i lunghi anni passati a farmi questo effetto,
oppure il mio buon vecchio gradimento nei tuoi confronti che non si
è del tutto dissolto. >>
Elizabeth rise, e non
provò alcun imbarazzo.
<< Oh,
Jack. Se dovessi scegliere troverei più plausibile la prima
ipotesi, siccome ritengo improbabile che un uomo come te possa provare
gradimento per un'unica e semplice donna, per tutti questi anni.
>>
<<
Definiamolo
particolare
gradimento, allora. >>
<< Non
cambia la cosa. >>
<< Sono
pur sempre un uomo. >>
<< Sei
pur sempre un pirata. >>
Jack bevve dalla
bottiglia ormai mezza vuota, e appoggiandosi di peso sul tavolo, il suo
viso venne messo alla luce della lanterna.
<< Ai
pirati è dunque proibito provare un particolare gradimento
per una singola donna? >>
Elizabeth lo
guardò con sfida; prese la bottiglia tra le sue dita e fece
un gran sorso.
<< Trovo
questo discorso alquanto inutile, dal momento che sono sposata da ormai
sedici anni. E poi ricordi? Entrambi ci ripetemmo che non avrebbe mai
funzionato tra di noi. >>
Jack riprese la
bottiglia con un ammicchevole ghigno dipinto sul volto.
<<
Questo è quello che continui a ripeterti tu. >>
Bevve fin l'ultimo
goccio, poi osservò deluso il fondo vuoto della bottiglia e
senza cura la buttò in un cassa vuota.
<<
Avanti, Jack. Sono così felice di averti rivisto e di
trovarmi qui, con te, adesso. Non sfiguriamo questo memorabile momento
con certe futili chiacchiere. >>
Elizabeth sorrideva;
aveva dimenticato quanto fosse piacevole stare con Jack.
Essere in sua
compagnia significava tramutarsi momentaneamente in un'altra persona;
Jack rapiva con le sue parole e con i suoi modi di fare, tanto da far
dimenticare il proprio essere e il proprio rango di appartenenza.
Anche la propria
educazione, a volte.
Eliminava ogni
frontiera, superava ogni limite, spesso involontariamente.
Con lui Elizabeth si
sentiva libera; si sentiva bene.
Quel giorno fu un
giorno diverso dagli altri; niente casa da pulire, niente lezioni da
dare, niente inutili e noiosi passatempi da fare.
Nessuna
preoccupazione, nessun malinconico pensiero, nessun triste ricordo.
Quel giorno Elizabeth
lo passò in una calda e fastosa camera di un veliero, sulla
Perla, tra sorsi di Rum e l'odore del mare.
Chiacchierò
con Jack, parlò della propria vita, di quella trascorsa e di
quella che verrà, e lui fece lo stesso.
Risero e bevvero,
parlarono e raccontarono.
Fino a sera.
<< Devo
andare. >>
Elizabeth fu
accompagnata sulla scialuppa; salutò con un sorriso la
ciurma, e con un forte abbraccio Gibbs.
Jack
l'aiutò ad entrare nella barca, poi lui fece lo stesso.
Il mozzo
cominciò a remare.
Quando furono a riva,
il sole tramontava.
<< E'
stata una bella giornata. >>
Elizabeth e Jack erano
in piedi sulla riva, l'uno di fronte all'altro, nell'ultimo momento
prima dell'addio.
<< Sono
stata bene, Jack. >>
<< Me lo
dicono in molte. >>
<<
Grazie. >>
Sorrise imbarazzata; i
suoi occhi si inumidirono teneramente.
Era sincera.
Voleva bene a Jack.
Lui la guardava
dall'alto, la testa un pò inclinata verso un lato, per
poterla guardare bene negli occhi, un ultima volta ancora prima di
partire.
Le prese la mano con
delicatezza, e la strinse nella sua.
<<
L'atmosfera e il momento che si è creato susciterebbero in
me tante cose da fare, e fin tanto che il
Rum non ha fatto effetto, sono un uomo rispettabile, e voglio chiederti
una cosa. >>
Elizabeth
alzò gli occhi e osservò quelli color pece del
pirata, che assunsero un' improvvisa serietà.
<< E'
ancora valido quel bacio d'addio che volevi darmi e io incosciamente
riufiutai, sedici anni addietro? >>
La sua sfacciataggine
fece ridere apertamente Elizabeth, che lo abbracciò
calorosamente posando tutto il suo peso sul corpo del pirata, che
ricambiò con altrettanto trasporto.
Dopo, poi, lui se ne
andò.
Elizabeth
osservò la scialuppa abbandonare la spiaggia e dirigersi
verso la Perla;
Jack guardò
lei per tutto il breve tragitto.
Dopo di chè
la Perla si mosse, e piano piano si allontanò, seguita dagli
occhi fermi di Elizabeth.
Finchè la
sua visione non divenne che un'immagine sfuocata all'orizzonte.
Elizabeth non sapeva
se Jack un giorno sarebbe ritornato, con nuove storie e divertenti
annedoti da raccontare.
No, non lo sapeva.
E preferì
non pensarci; Jack poteva ritornare in qualsiasi momento, dettato dalla
curiosità, o dalla malinconia, o dalla ricerca di amica con
cui parlare.
Oppure non sarebbe mai
più ritornato, perchè troppo impegnato in altre
imprese, o donnine da corteggiare, o per semplice dimenticanza.
Questo lei lo sapeva;
Jack era fatto così.
D'altronde, era pur
sempre un pirata.