Norah

di _Elizabeth_
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                                                                                                                                                                                                          Chapter one


 Stavo facendo il bucato in una grande tinozza piena d’acqua calda. Non avevo molto da lavare. Un paio di sottovesti,qualche corpetto,alcune camicie,qualche capo di biancheria. Mentre risciacquavo le vesti pensavo a quanto fosse ingiusto il fatto che,anche se mio padre lavorava sodo in una miniera di carbone lì vicino,la nostra famiglia era molto povera. Eravamo in quattro in famiglia:mio padre,Gregory,mia madre Ellen,la mia sorellina Isabelle e io. Non eravamo gli unici ad essere poveri e a dover vivere accontentandosi di poco cibo al giorno. Infatti,a quell’epoca,nel 1551,  a Londra erano tutti molto poveri,nonostante il denaro che il buon re Enrico VIII, donava ai suoi cittadini e fedeli sudditi,che lo ripagavano  con i prodotti che la loro terra produceva. Ma neanche la Famiglia Reale se la passava molto bene in quel periodo. Il re era  deceduto recentemente a causa di una grave forma di colera,che aveva portato la morte anche da noi,nella periferia della città. Tutta la popolazione era molto dispiaciuta per la sua improvvisa scomparsa,tutti noi suoi sudditi lo rispettavamo e lo onoravamo come e quanto potevamo.Lui era il nostro re,la nostra guida, e, ora che non era più con noi ad aiutarci,tutti ci sentivamo un po’ smarriti,un po’ persi. A quanto si diceva in giro,ora  il nostro destino e quello di  quasi tutta la Gran Bretagna era nelle mani della giovane figlia del sovrano,la principessa Elizabeth. La principessa,(che aveva solo diciotto anni)infatti,era l’unica della famiglia che poteva succedere al padre e diventare la nostra nuova regina,in quanto sua madre- Anna Bolena – era venuta a mancare anni prima,mentre sua sorella maggiore Marie aveva deciso di prendere i voti, e quindi di rinunciare alla corona. Elizabeth e Marie avevano anche un fratello,Edward,che,però,sfortunatamente,viveva con gli angeli su in Cielo da qualche anno a causa di una grave forma di tubercolosi. Era tutto nelle sue mani,ma noi non eravamo molto preoccupati. La principessa era una ragazza molto intelligente,nonostante la sua giovane età, e noi eravamo sicuri che lei avrebbe fatto quello che riteneva più giusto per il suo regno e per i suoi sudditi.
 Continuai a  fare il bucato,a strizzare e a risciacquare le vesti in acqua calda. Quando finii di risciacquarle,cominciai a sfregarle su una tavoletta di legno, muovendole avanti e indietro con forza.
Mia madre entrò nella stanza e mi guardò. Mi si avvicinò,mi sorrise e prese a sfregare i vestiti al posto mio.
- Norah,tesoro-cominciò- Per favore,potresti andare al mercato a comprare un po’ di verdura?
-Certo,mamma- mi asciugai le mani,presi il cestino che usavo per mettere la spesa- Cosa vuoi che compri?
-Carote e patate-continuò a sfregare le vesti- Fa mettere tutto sul conto. Pagheremo,quando potremo farlo. Peter capirà. Si trova nella nostra stessa situazione,poverino.- sospirò- Spero che la principessa Elizabeth riesca ad aiutarci.
-Lo spero anch’io,mamma- mi misi sulle spalle una mantellina pesante- Vado e torno.-e mi chiusi la porta alle spalle.




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