Some things we can't escape but if we try, if we try, we can leave this behind.

di Annabells
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Prima di tutto vi avviso che questa storia contiene tristezza a palate (da far invidia persino a Mariottide),
ma del resto è nata ascoltando a ripetizione 'Bitter taste' e 'Sleeping whit giants' (da cui ho preso il titolo)
non poteva ssere una cosa allegra u.ù
Il primo blocco è dal punto di vista di Ryan, il secondo di Brendon. Il fatto che sia una Ryden è scontato,
come è a dir poco scontato ribadire che Ryan e Brendon non mi appartengono e non scrivo per ricavare
soldi da ciò. Bene, buona lettura :D

Some things we can't escape but if we try, if we try, we can leave this behind.

E rianneghi, nuovamente, tra sensi di colpa e quell'odio che in fondo odio non è.
Lasci che ti riporti giù con lui, in un posto fatto di miseria, disperazione e lacrime,
fin troppe lacrime. Lacrime a cui ti aggrappi per mostrare la tua sofferenza, prima
di reagire cercando di portare con te anche lui.
Lui che è la tua zavorra, l'ancora che impedisce alla tua nave  di viaggiare (o vivere).
E poi ci sono lacrime che odi perchè ti ricordano la tua dannata vulnerabilità, il tuo
amore per lui che persiste dietro la barriera di finto odio. Lacrime che ti ricordano
che sei dannnatamente fragile.
Freud darebbe la colpa della tua inadeguatezza sociale a questa situazione, e per
quanto tu possa non sopportare quell'uomo, sei pienamente d'accordo. Manchi
di fiducia, sei assolutamente terrorizzato nel donare amore e se lo fai lo doni a
soggetti poco adatti, per niente adatti a dirla tutta. Qualcuno potrebbe dire che hai
paura di una relazione funzionale perchè sai di essere sbagliato, inadeguato, vorresti
dirgli che hanno torto ma non è così, hanno ragione da vendere, purtroppo.

[...]

E' incredibile come un sorriso, estremamente finto e disegnato, può riuscire a
nascondere la tua sofferenza. Avere sempre un sorriso sul volto è normale per te,
tu sei Brendon Urie, quello sempre esaltato e allegro. La gente si aspetta questo
da te, che sorridi e che li fai sorridere quando sono tristi.
E questo non ti và bene, non più, perchè a furia di celare ed evitare il tuo malessere
questo si è appropriato di te. Piano piano, lentamente, neanche te ne sei accorto
eppure adesso di te rimane solo la maschera sorridente e il nulla. Nessuno prova a
levartela, a parte Ryan, perchè lui sà che cosa vuol dire quando la cosa a cui credevi
più di tutto si rivela essere una grande bufala. La tua chiesa, la tua famiglia si è
sgretolata sotto ai tuoi piedi lasciando solo macerie.
Lasciando un vuoto difficile da riempire, nè l'alcol che il fumo aiutano. Eppure qualcosa
che allieva il tutto c'è: Ryan, sempre lui, con i suoi (rari e timidi) abbracci, le serate
passate a raccontarvi le cose più stupide mentre il bus vi porta chissà dove. E poi i baci
prima timidi e occasionali diventati una necessità, che si evolvono a loro volta in qualcosa
di più grande del consolarsi reciprocamente. Il vuoto che avevi dentro è ormai pieno di
Ryan e cose che si ricollegano a lui, potrebbe essere malsano essere così dipendente da
un'altra persona. Eppure questo è il solo modo che conoscete per superare la paura, il
dolore e la solitudine.


*distribuisce xanax a coloro che sono arrivati fino a qui*




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