“Basta! Ti prego lascialo stare!”
“Perché dovrei, eh? Questo bastardo si è intromesso tra noi, ha fatto di tutto per separarci, per allontanarmi da te! E lo dovrei lasciar stare?!”
“Amira... ti supplico...”
“Tu! Tu lo ami! Tu vuoi che mi scacci dalla tua vita per sempre! Cosa ti ho fatto di male, si può sapere? Ti ho sempre aiutata quando da sola non te la saresti saputa cavare! Quando anche i nostri genitori ti hanno abbandonata, chi ti è venuta in soccorso? Chi ti ha tirata fuori da quel postaccio dove ti avevano rinchiusa, eh?”
“Tu...”
“Ecco, appunto! E lo preferisci a me! Dolce, sciocca, romantica Maria! Sempre pronta a innamorarti del Principe Azzurro, lasciandomi da parte!”
“Non potrei mai, lo sai... Non posso...”
“Certo che no! Certo che non puoi! Il nostro damerino qui c'era quasi riuscito a farti dimenticare la tua Amira! Ma io lo osservavo, sai? Scrutavo ogni sua singola, subdola mossa volta a lasciarmi indietro... L'ho lasciato fare, ho avuto pazienza, tanta pazienza...
Stasera l'idiota ha provato riscuotere il suo premio! Voleva farti assaggiare il dolce frutto dell'amore, lo stolto! Non s'aspettava di trovare me, tra le lenzuola! La casta Maria non sa cosa sia il sesso, se non fosse per la sottoscritta fuggirebbe ogni volta...”
“Io volevo fare l'amore con lui!”
“Volevi fare l'amore con lui?! Ma l'hai fatto, tesoro!”
“No... l'hai fatto tu!”
“Non fa differenza, cara! E poi, non ne valeva la pena. Mi spiace, angelo mio, il tuo Principino non potrà più godere delle nostre grazie”.
“Mi amava...”
“Certo, amava TE!”
“Mi amava!”
“Sciocchezze! Io sono l'unica in grado di amarti!”
“E io amavo lui...”
“Maria... Maria, cosa stai facendo con quel coltello?!”
“Quello che avrei dovuto fare il giorno che mi rinchiusero in manicomio, sola per sempre con l'unico essere che non avrei mai voluto accanto.
Te.”